AstraRicerche fotografa il rapporto degli italiani con la tazzina del caffè

La tazzina di caffè è simbolo dell’italianità: piacere, convivialità, relax, energia ma, soprattutto, un motore importante per l’economia del Belpaese. E se sono tanti i modi per gustarlo e i luoghi dove farlo, su una cosa gli italiani sono d’accordo: oltre il 64% continuerà a bere caffè anche in futuro come fa ora ed addirittura uno su quattro aumenterà i propri consumi. Il caffè, infatti, è un rito irrinunciabile, anche decaffeinato, ed è amato da quasi un italiano su due. È questo lo scenario che emerge dalla seconda edizione dell’indagine “Gli italiani e il caffè” condotta da AstraRicerche per conto del Consorzio Promozione Caffè. Un’occasione per ribadire il profondo legame che gli italiani hanno con l’iconica bevanda a pochi giorni dalla Giornata Internazionale del Caffè, che si celebrerà in tutto il mondo venerdì 1° ottobre.

L’indagine, che segue ed aggiorna quella realizzata lo scorso anno da AstraRicerche, conferma ancora una volta quanto il caffè sia un rito che mette tutti d’accordo: ben il 97% degli intervistati afferma di bere, più o meno spesso, caffè o bevande a base di caffè (dato in leggera crescita rispetto al 2020). Per oltre la metà (54%) il consumo è di tre o più tazzine al giorno (+2% rispetto all’anno precedente), con un aumento significativo nella fascia 18 -35 anni.

Energia e piacere, le qualità più amate dal caffè… anche da Valentina Giacinti 

Valentina Giacinti 

Oltre alle abitudini di consumo, la ricerca ha esplorato le sensazioni e i valori associati alla tazzina. Per il 72,5% degli intervistati è uno dei piaceri della vita, mentre per oltre il 75% è un punto di forza del Made in Italy. Pur continuando ad essere un momento di relax (75%), il caffè è sempre più apprezzato per le sue qualità “energizzanti”, fondamentali in un periodo di ripartenza come quello che stiamo vivendo. Oltre ad aiutare la concentrazione e il risveglio (73,3%)la tazzina rappresenta per molti il vero inizio della giornata (40,8%) e il modo ideale per ritrovare la carica e la voglia di fare (39%). Qualità amate anche da Valentina Giacinti, stella del calcio femminile e attaccante della Nazionale italiana di calcio, nonché grande “coffee lover”, per cui il caffè è il rito irrinunciabile per ritrovare l’energia prima di ogni partita, oltre che uno scrigno che racchiude ricordi di famiglia e sensazioni positive: “Da amante del caffè, sono felice di scoprire da questa ricerca di essere in buona compagnia. Per me è una tradizione ‘di famiglia’, che negli anni ho portato con me perfino sui campi da gioco. Un buon espresso è un rito irrinunciabile prima di ogni partita, per aiutarmi a trovare la carica ed essere al massimo delle mie energie. Ma al di là dei benefici che può avere sulle prestazioni sportive, il caffè è per me un vero stile di vita, un momento di relax da assaporare in ogni sorso e un rito da celebrare ogni giorno”. 

I luoghi di consumo: la casa, il bar 

La casa si conferma ancora una volta il luogo più amato per bere il caffè: su 100 caffè, 57 sono consumate tra le mura domestiche, che siano le proprie o quelle di amici e parenti. Ma è tornata fortissima, più di prima, la voglia di uscire, di incontrarsi e di consumare un caffè al bar: con i locali ormai ritornati nel pieno delle loro attività, il bar continua a rappresentare uno dei posti preferiti dagli italiani per gustare l’amata tazzina. Le ragioni? È un luogo di chiacchiere di fronte ad un caffè (26,1%), un rito mattutino (31,5%) ma non solo: per oltre il 41% degli italiani, infatti, andare al bar significa sostenere l’economia e i piccoli esercenti. A esserne convinti sono specialmente i giovani (48% dei 18-24enni), che soprattutto in questo periodo di ripartenza hanno dimostrato come l’acquisto possa rappresentare un modo per supportare la ripresa del Paese. Gli italiani, inoltre, stanno ritornando con fiducia al bar: il 29,8% dichiara di aver bevuto più caffè al bar nei mesi di giugno e luglio, mentre il 21,3% afferma di esserci andato più spesso rispetto al periodo pre-Covid 19.

Dopo un anno e mezzo molto complesso per il settore, in particolare per il segmento dell’out-of-home, è interessante scoprire come per gli italiani il caffè non abbia solo un valore in sé come rito sociale e conviviale; si è affermata la consapevolezza del valore economico della bevanda, del suo impatto sul tessuto economico del Paese e sull’immagine del Made in Italy, aspetti che confermano una crescita culturale ed una maggiore sensibilità ed interesse dei consumatori al prodotto” dichiara Michele Monzini, Presidente del Consorzio Promozione Caffè. “Rispetto allo scorso anno, gli italiani riconoscono ancora di più in questa bevanda un alleato per trovare più energia, carica e voglia di fare, fondamentali in un periodo di ripartenza come questo. Non manca, poi, la voglia di scoprirlo in nuove modalità di consumo o di approfondirne le conoscenze. Il caffè, insomma, è un vero e proprio mondo che non smette di regalarci sorprese”. 

Capsule e cialde, le ragioni del successo 

Se un terzo degli italiani sceglie per prima la moka per preparare il caffè, non rinunciando al classico gorgoglio (31,5% in calo del 5,7% rispetto al 2020), capsule e cialde si confermano essere il metodo preferito di preparazione del caffè (43%, +3,6% rispetto al 2020), allungando ulteriormente il proprio distacco dalla celebre caffettiera.

Come ci rivela la ricerca, sono diversi i motivi dietro il successo delle capsule e delle cialde: per oltre il 77% sono comode da preparare, per il 62% hanno un ottimo gusto per un italiano su due hanno un giusto rapporto qualità prezzo. Il sorpasso di cialde e capsule non si attenuerà nemmeno in futuro: 1 italiano su quattro dichiara infatti che le userà più spesso. A sceglierle sono soprattutto gli intervistati tra i 45 e i 55 anni, mentre la moka continua a esercitare un grande fascino tra le donne e gli over 55. 

E-commerce e ripartenza: tutti i nuovi trend 

Sempre più a loro agio con gli acquisti online dallo scoppio della pandemia, gli italiani hanno iniziato a sperimentare maggiormente l’e-commerce anche per il caffè: più di due consumatori su tre (69,6%) hanno fatto acquisti sul web, sia sui grandi marketplace sia sugli e-store specializzati o attraverso il servizio della “spesa a casa”. Un trend destinato a continuare per una buona fetta degli intervistati (28%), che ha dichiarato di apprezzare questa modalità di acquisto perché consente di informarsi sul prodotto (21%), per la comodità (27,9%), la varietà di offerta (31%) e soprattutto la convenienza (32,7%). 

Caffè e benessere secondo la scienza 

Che il caffè sia un vero alleato del benessere è confermato da numerose evidenze scientifiche. Una vasta letteratura evidenzia i numerosi benefici associati ad un moderato consumo di caffè su importanti aspetti della fisiologia umana, dalla memoria alla concentrazione, dalla performance fisica al rallentamento del fisiologico declino cognitivo legato all’età, dalla riduzione del rischio di malattie neurodegenerative (come il morbo di Alzheimer e la malattia di Parkinson) a una forte azione preventiva e protettiva nei confronti del diabete di tipo 2 e di alcune malattie del fegato tra cui cirrosi, steatosi ed epatite. In particolare, visto che questo è stato l’anno dello sport per eccellenza e che stiamo parlando di energia, è interessante notare che questa bevanda può avere un effetto favorevole sulle performance sportive”, ha dichiarato il professor Luca Piretta, Nutrizionista e Gastroenterologo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Ad esempio, un’ampia meta-analisi di 21 studi pubblicata sul British Journal of Sports Medicine ha evidenziato il contributo positivo della caffeina sul miglioramento della resistenza muscolare e sulle attività aerobiche. La caffeina, e quindi anche il caffè che la contiene, può aiutare a migliorare tempi di reazione e memoria e a mantenere alta l’idratazione, oltre che incrementare le prestazioni in sport come il ciclismo, il calcio e il mezzofondo. Senza distinzioni di genere, anzi: una ricerca ha confermato gli effetti positivi della caffeina sulla forza nelle atlete donne”. 

EVIDENZE CAFFE’ E SALUTE – sintesi

  • Nel 2016 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il caffè come non cancerogeno per gli esseri umani e un corpus significativo di studi scientifici suggerisce che il consumo moderato di caffè non è associato ad un aumentato rischio di cancro anzi è protettivo verso una serie di patologie come, oltre al diabete di tipo 28, tumore al fegato e all’endometrio9 (https://www.iarc.fr/)

  • Due importanti ricerche pubblicate su “Annals of Internal Medicine” hanno evidenziato un’associazione tra consumo di caffè, anche decaffeinato, e un minor rischio di morte per malattie cardiache, cancro, infarto, diabete, malattie respiratorie e renali.

  • Un ampio corpus scientifico evidenzia che il consumo moderato di caffè può ridurre fino al 27% il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer.

  • Un consumo moderato di caffè, equivalente a circa 3-5 tazzine, è sicuro nella popolazione adulta, fa parte di una dieta sana ed equilibrata e di uno stile di vita attivo, come riconosciuto anche dal parere EFSA (European Food Safety Authority, l’Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare) del 2015 relativo all’assunzione di caffeina.