Le iniziative della giornata
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Incontro alla Coldiretti Roma: le acque sotterranee
“Acque sotterranee – rendere visibile l’invisibile”. Questo il tema scelto da UN-Water, organismo in capo alle Nazioni Unite, per l’edizione 2022 della Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita ogni anno il 22 marzo proprio dall’ONU per sottolineare l’importanza dell’acqua potabile (come indicato nell’obiettivo 6 dell’Agenda 2030) e richiamare l’attenzione sul fatto che oggi, nel mondo, oltre 2 miliardi di persone non possono accedervi.
Le acque sotterranee, che rappresentano ben il 99% delle risorse idriche dolci presenti allo stato liquido e distribuite sull’intero Pianeta possono garantire alle società enormi vantaggi sociali, economici e ambientali, anche in relazione all’adattamento al cambiamento climatico. Dalle acque sotterranee proviene già la metà del volume dei prelievi idrici per uso domestico effettuati dalla popolazione globale e circa il 25% di tutti quelli destinati all’agricoltura, che alimentano il 38% delle terre irrigate a livello mondiale. Tuttavia, nonostante la sua enorme importanza, questa risorsa naturale viene spesso trascurata e di conseguenza sottovalutata, mal gestita e addirittura sovrasfruttata.
E del ruolo di queste protagoniste invisibili – un ruolo del tutto visibile, in quanto fondamentali nell’adattamento ai cambiamenti climatici – della loro importanza e della loro gestione in termini di sostenibilità, si discuterà in collegamento dalla Coldiretti (Palazzo Rospigliosi, Sala delle Statue – Via XXIV Maggio, 43), martedì 22 marzo, alle ore 16:30, e sarà trasmesso in diretta streaming.
Polemiche sulla candidatura dell’Italia ad ospitare, nel 2024, il “Forum mondiale dell’Acqua”. “Fermare i signori dell’acqua” di Emilio Molinari
Intanto sul Manifesto è uscito domenica 20 marzo 2022 un articolo di Alex Zanotelli (leggere qui) “Il conflitto mondiale per l’acqua” che punta il dito sulle politiche del governo Draghi e in particolare con quello che Emilio Molinari ha chiamato “l’imbroglio attorno al Summit 2024 sull’acqua (leggere Gustoh24). Nell’articolo di Zanotelli si parla, tra l’altro, della candidatura dell’Italia ad ospitare, nel 2024, la decima edizione del Forum mondiale dell’Acqua. Che “non è un Forum indetto dall’Onu o da qualche altro organismo sovranazionale: è un’iniziativa del Consiglio mondiale dell’Acqua, che è un organismo privato, privatissimo, con sede a Marsiglia, in Francia. È una lobby di aziende multinazionali dell’acqua”. Ne riparleremo.
Dalla ricerca CREA soluzioni e strumenti per la tutela dell’oro blu
Indispensabile per la vita e l’agricoltura, l’acqua è una risorsa fortemente a rischio, proprio per l’uso eccessivo globale che ne viene fatto: si stima, infatti, che l’agricoltura rappresenti oltre il 70% dell’utilizzo idrico e che con la crescente domanda di cibo, l’uso dovrebbe aumentare ulteriormente. L’ultimo rapporto della FAO (SOFA, 2020), riporta che, negli ultimi vent’anni, in tutto il mondo le riserve di acqua dolce sono diminuite di oltre il 20% e che continueranno a diminuire in relazione ai cambiamenti climatici in atto, in particolare legati all’assenza di precipitazioni invernali, che creano riserve d’acqua per le successive irrigazioni, e alla siccità (il Po ad esempio sta registrando valori di secca come in estate). Proprio per arginare la carenza idrica, la ricerca sta studiando nuove strategie in ambito agricolo per l’uso razionale di questa preziosa risorsa.
PON Water4AgriFood – Miglioramento delle produzioni agroalimentari mediterranee in condizioni di carenza di risorse idriche. Il progetto, coordinato dal CREA Agricoltura e Ambiente, nasce dallo sforzo di ripensare la carenza d’acqua disponibile per le aziende agricole in chiave innovativa e resiliente, con soluzioni reali e praticabili. In tale direzione, il Centro, infatti, sta studiando e quantificando gli effetti del biochar (il carbone vegetale che si ottiene dalla pirolisi – ossia dalla decomposizione termochimica – di diverse biomasse vegetali), che, se applicato ai suoli, è un efficace ammendante, in grado cioè di migliorarne le proprietà fisiche e idrauliche. In generale, l’addizione di biochar al suolo aumenta la sua porosità e favorisce la ritenzione idrica e quella degli elementi nutritivi, che rimangono più a lungo disponibili per le piante. E’ stato evidenziato che l’aggiunta di biochar alla concentrazione del 20 o del 40% (in volume) a tre suoli medio sabbiosi, ne ha incrementato il contenuto idrico volumetrico alla capacità di campo (field capacity), in media del 10 o del 20%.
Uno degli obiettivi del progetto PON Water4AgriFood – Politiche economiche per migliorare l’efficienza d’uso dell’acqua e salvaguardare le risorse idriche, coordinato dal CREA Politiche e Bioeconomia, approfondisce il tema dell’introduzione di politiche dei prezzi, finalizzate a promuovere l’uso razionale dell’acqua, con un adeguato recupero, nella tariffa finale, anche di eventuali costi ambientali derivanti dal suo prelievo: “chi inquina/usa, paga”. Si vuole, inoltre, individuare una tariffa dell’acqua irrigua, che includa costi e benefici ambientali per valutarne la sostenibilità da un punto di vista economico, sociale ed ambientale. A tal fine, grazie ad attrezzature e sensori installati in un’area campione (l’azienda di Bonifiche Ferraresi SPA presso la sede di Bonifiche in Sardegna, provincia dell’Oristanese), vengono monitorati i volumi di acqua prelevati, distribuiti e restituiti al reticolo superficiale e in falda, alla scala di Consorzio e di azienda, e la qualità delle acque restituite all’ambiente. È stata ipotizzata una tariffa idrica, ma sono ancora in atto le analisi dell’impatto della stessa sugli agricoltori e l’integrazione dei costi ambientali al suo interno.
Supporto tecnico-scientifico al Mipaaf e per il PNRR. Nell’ambito di due accordi operativi, il CREA Politiche e Bioeconomia ha ideato, sviluppato e aggiornato due banche dati, SIGRIAN (Sistema informativo nazionale per la gestione delle risorse idriche in agricoltura) e DANIA (Database nazionale degli investimenti per l’irrigazione e l’ambiente), per programmare gli interventi e per la valutazione e monitoraggio fisico e ambientale delle politiche di settore, attraverso la quantificazione di indicatori di contesto e di processo. L’uso congiunto di queste due banche dati è stato fondamentale per il PNRR (l’investimento 4.3, “Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche” della M2C4) nello specifico per gli interventi finalizzati all’efficientamento e al telecontrollo delle reti irrigue collettive nonché per l’installazione di misuratori ad integrazione degli interventi promossi dagli altri Ministeri. Sono state raccolte, infatti, tramite SIGRIAN le informazioni del contesto irriguo nazionale su cui operare, la presenza o meno di misuratori; tramite DANIA le stime del fabbisogno di intervento (in termini monetari e delle tipologie di interventi richieste) e le statistiche dei costi dei risultati attesi dall’investimento. Unendo le due tipologie di informazioni, sono stati quindi valutati i target raggiungibili attraverso il Piano: le fonti di prelievo dotate di misuratori aumenteranno fino al 40% al 2026, mentre sul fronte dell’estensione almeno il 15% dell’area al 2026 passerà a gestione più efficiente della risorsa irrigua per effetto degli interventi.
Ma torniamo all’incontro sul tema “Rapporto WWAP 2022” che si svolge in casa Coldiretti
Si discuterà sul Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2022 che si propone di mettere in evidenza le acque sotterranee, ponendo l’attenzione sul ruolo, sulle sfide e sulle opportunità specifiche che esse presentano nel contesto della valorizzazione, della gestione e della governance delle risorse idriche a livello mondiale.
L’iniziativa sarà curata dalla Fondazione UniVerde e dall’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali, con il supporto di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme.
PROGRAMMA
Interventi introduttivi: Ettore Prandini (Presidente Coldiretti); Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde); Michela Miletto (Direttore UNESCO World Water Assessment Programme (WWAP).
Indirizzo di saluto: Stefano Patuanelli (Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali).
Intervengono: Loredana De Petris (Presidente Gruppo Misto – Senato della Repubblica); Alessia Rotta (Presidente Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici – Camera dei Deputati); Erasmo D’Angelis (Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale); Maurizio Montalto (Presidente IISPA, Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali); Adriano Maroni (Presidente Menowatt Ge); Gianfranco Nicolè (Presidente G.M.T. S.p.A.); Matteo Colle (Direttore Relazioni Esterne e CSR, Gruppo CAP); Carmine Esposito (Presidente C.S.I. Consorzio Servizi Integrati); Massimo Gargano (Direttore Generale ANBI); Andrea Villa (Vice Presidente AVR – Associazione Italiana Costruttori Valvole e Rubinetteria, ANIMA Confindustria). Conclusioni: Teresa Bellanova (Vice Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili). Modera: Gianni Todini (Direttore Askanews).
Per approfondire: Sito ufficiale della ricorrenza istituita dall’ONU nel 1992
World Water Day
“Fermare i signori dell’acqua” di Emilio Molinari. I frati di Assisi si smarcano
Il conflitto mondiale sull’acqua
di Alex Zanotelli
Dopo la vittoria referendaria del movimento per la ripubblicizzazione dell’oro blu, nulla si è mosso da undici anni. Martedì prossimo si celebra ovunque il World Water Day. Secondo il Wri l’Italia nel 2040 sarà in «stress idrico», col 50% di risorsa disponibile. (Leggere su Gustoh24)