Una sorpresa dal Gargano: Pascal Barbato, dell’Antica panetteria a San Marco in Lamis è entrato nella classifica dei primi 50. Lo intervista il nostro Mario Bolivar Pennelli

Non c’è solo la classifica dei 50 Top Pizza ma anche i “50 Top Pizza in Viaggio“. In questa nuova classifica resta immutato il podio delle pizzerie italiane specializzate nella pizza al taglio: Pizzarium di Gabriele Bonci, a Roma, è la Migliore Pizza in Viaggio in Italia per il quinto anno consecutivo. 

Al secondo posto si conferma Lievito di Francesco Arnesano, sempre a Roma, mentre al terzo posto ritroviamo Campana Pizza In Teglia di Daniele Campana, a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza.

La quarta posizione va ad Antico Forno Roscioli della famiglia Roscioli, a Roma; quinta posizione per La Masardona della famiglia Piccirillo, a Napoli; sesta posizione per O Fiore Mio Pizze di Strada di Davide Fiorentini, a Bologna; settima posizione per Tiri Bakery & Caffè, a Potenza. Per l’ottava posizione un nuovo ingresso in guida: direttamente nella top ten, Tiella, di Daniele Biagioni, a Roma. Nona posizione per il panificio Davide Longoni, a Milano e, a chiudere la top tenTellia, di Enrico Murdocco, a Torino. E nei primi 50 entra anche il pugliese  Pascal Barbato, dell’Antica panetteria a San Marco in Lamis che viene intervistato, in questa pagina da Bolivar. 

Una novità è l’inserimento di Eataly Fiumicino. Per la prima volta entra in classifica una pizzeria situata in aeroporto, che si posiziona al tredicesimo posto.

La guida fotografa un grande miglioramento, in tutte le regioni, di questa specialità molto amata dagli italiani, che riesce ad essere anche identitaria a seconda del territorio in cui viene proposta. Attenzione alle lievitazioni, tendenza al crunch, oggi molto di moda – e apprezzata anche grazie alla sensazione di leggerezza che regala al morso -, assoluta ricerca della qualità nelle materie prime, sono la cornice di un settore importante e qualificante.

Roma, anche grazie alla sua tradizione e alla rivoluzione di Bonci, si conferma capitale indiscussa della pizza al taglio con ben 10 locali presenti in guida, seguita da Napoli con 4 pizzerie e da Fiumicino e Torino con 3 locali a testa. La regione più rappresentata resta il Lazio con 13 indirizzi, seguita dalla Campania con 6 e dalla Calabria con 4.

Giorgio Trovato, Bolivar e Pascal Barbato

Una sorpresa dal Gargano: Bolivar intervista Pascal Barbato, il noto panificatore pugliese dell’Antica panetteria a San Marco in Lamis entrato nella classifica di “50 Top Pizza in Viaggio in Italia 2024”: 37 posto

a cura di Mario Bolivar Pennelli

Conosco Pascal Barbato da secoli ormai. Durante il periodo della quarantena, in piena pandemia, ci divertivamo sui social organizzando dirette in cui ospitavamo, assieme all’altro compagno d’avventure chef Gianvito Matarrese di Evo Restaurant, tutti i più grandi protagonisti del food regionale e nazionale. Come non citare, poi, il ‘’tour in bicicletta attraverso la Puglia’ nel quale sprezzante del pericolo e ricco d’amore ed incoscienza per la mia terra, mi lanciai un’estate di qualche anno fa. Bene, Pascal mi ospitò durante la tappa sul promontorio garganico, offrendomi un giaciglio, ma soprattutto il suo immenso bagaglio di cultura e sensibilità. Ma veniamo al punto di questo articolo: recentemente, Pascal è stato inserito nella prestigiosa lista “Top 50 Pizza. In Viaggio in Italia”, posizionandosi al 37° posto. Come al solito, quando gli capita qualcosa di bello (quindi molto, molto spesso) l’ho contattato chiedendogli di fare due chiacchiere per saperne di più sull’accaduto.

Pascal, prima di tutto congratulazioni per essere stato inserito nella “Top 50 Pizza”!

Grazie! “Top 50 pizza” è un po’ una mappa dov’è segnata una costellazione di oasi, di presidi, di botteghe del gusto, dell’ospitalità, dello studio, della ricerca. Quindi, farne parte mi riempie di orgoglio e di voglia di continuare a fare bene, esplorando e valorizzando questa arte, fatta di competenza e passione, fascinazione quasi mistica, ecco, tecnica, e molta concretezza, materiale, pragmatica, mani di fatica sporche di farina.

Pane nostro che sei nei cieli…

Santifichiamo i prodotti della terra, o almeno ci proviamo!

Come hai reagito alla notizia di essere stato inserito nella “Top 50 Pizza”?

E’ stata una sorpresa! Non me l’aspettavo affatto. L’ho scoperto aprendo i social, pensa un po’! È stata una piacevole scoperta e una grande emozione. Sai, queste cose ti galvanizzano, ti dicono in qualche modo che stai andando nella direzione giusta.

Perché dici che non te l’aspettavi? Non pensi di essere troppo umile alle volte?

Mah… è il mio carattere, non ci posso far nulla, ci ho provato tante volte! Scherzi a parte, l’umiltà è un valore a volte dimenticato. Soprattutto per noi che nel quotidiano ristoriamo il palato dell’ospite, lo accogliamo, lo coccoliamo, non dovremmo mai esternare un atteggiamento scontroso, saccente. Comunque, non mi aspettavo un tale riconoscimento perché penso di fare una pizza classica che più classica non si può. Una pizza da forno, una pizza da fornaio.

Una pizza così ‘’consueta’’ che forse ha fatto il giro largo ed è diventata rara! Lascia che ti dica allora, da cliente, che è un prodotto che piace molto. Senza considerare che penso che non si tratti solo della tua ‘’semplice’’ pizza quanto di tutto quello che tu racchiudi, e racconti in quella semplice pizza. C’è un segreto?

Il segreto? Beh, direi delle ovvietà se parlassi di qualità o di passione, quindi taccio. Il pane è un alimento semplice, si fa da sempre, in tutto il mondo… ma proprio per questo, farlo bene, non è facile. Un po’ come fare l’amore.

Come vedi il futuro della pizza e del pane in Italia?

Sono ottimista. La spinta è data dall’interesse crescente per i prodotti artigianali e di qualità. Ma vedo anche una grande apertura verso l’innovazione e la sperimentazione. Penso che il futuro della panificazione sarà un equilibrio, tra antico e moderno.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Ho un po’ di progetti in piedi! Continuo sulla mia strada, esplorando nuove collaborazioni con altri imprenditori, andando anche oltre quella che è la mia casa di fuoco e farina.

Un parere sulla scena della pizza e del pane in Puglia, la tua regione?

La Puglia! Per quant’è lunga, ovunque è costellata da eccellenze, non solo di prodotti, ma anche di professionalità umane eccellenti e spesso giovani. Bene o male siamo tutti amici, li stimo tutti, c’è un grande fermento e fortunatamente tanta complicità in questa regione.

Grazie mille, Pascal, per questa chiacchierata. Ah, già che ci sei, tu che ce l’hai più vicino rispetto a me, porteresti i miei complimenti a Orazio Chiapparino? Anche lui è entrato nella ‘’Top 50 pizza’’! Solo qualche settimana fa eravamo tutti nella sua pizzeria, Regina Margherita, a San Giovanni Rotondo, per un evento riuscitissimo organizzato da Ambasciatori del Gusto.

Assolutamente, auguri di cuore a Orazio e a tutta la squadra del Regia Margherita! Quante risate quella sera! Ma ancor più, era la felicità tangibile degli ospiti in sala, ad appagarmi. Colsero lo spirito dell’evento non limitandosi solo al mangiare con la bocca, ma intercettando lo spirito comune che tra me, Orazio ed il maestro Igino Ventura (anche lui protagonista della cena) si sviluppò con grande naturalezza. Uno spirito comune perché a tutti e tre sta a cuore la qualità, il ristorare il pubblico, il portarlo a nuove consapevolezze, il portare la nostra terra nel mondo, ed il mondo qui. Quando tutto questo succede, hai fatto centro.

50 Top Pizza: la classifica delle migliori pizzerie in Italia

I Masanielli di Francesco Martucci, a Caserta, e Diego Vitagliano Pizzeria, a Napoli, si confermano le migliori pizzerie in Italia anche nel 2024. Al secondo posto Confine a Milano, di Mario Ventura e Francesco Capece. Il terzo gradino del podio è occupato da I Tigli di Simone Padoan, a San Bonifacio. Tutto su Gustoh24