A fare gli onori di casa il diplomatico Arnaldo Minuti, nato a Parma, Console Generale d’Italia a Boston e dal 1998 al Ministero degli Esteri. Una serata dove non mancava il Prosciutto di Parma di autentica dolcezza, la pasta fresca e un risotto servito all’interno di una forma di Parmigiano Reggiano
Grande festa il 2 giugno, la Festa della Repubblica italiana a Boston per celebrare la food valley parmigiana presso il Consolato Generale d’Italia. Davanti a 350 partecipanti, tra imprenditori, professori, accademici, scienziati, autorità locali, rappresentanti della comunità italiana e italo-americana del New England, a fare gli onori di casa il diplomatico di carriera, Arnaldo Minuti, nato a Parma nel 1971. Console Generale d’Italia a Boston e dal 1998 al Ministero degli Esteri.
La bellissima cerimonia “golosa” con pranzo di gala ha visto il sostegno di ALMA, la Scuola internazionale di cucina italiana e il coinvolgimento, tra tantissimi operatori del food, di Mario Marini, chef e responsabile marketing territoriale e city branding del Comune di Parma oltre che Presidente dei Musei del Cibo della provincia di Parma.
Nella serata di gala non poteva mancare il Prosciutto di Parma di autentica dolcezza, la pasta frasca e un inedito risotto servito all’interno di una forma di Parmigiano Reggiano.
E proprio il Parmigiano Reggiano, o meglio il “taglio” del Parmigiano Reggiano è stato il protagonista della serata. Infatti se la produzione del Parmigiano Reggiano può essere considerata, e non a torto, un’autentica espressione d’arte culinaria, altrettanto possiamo dire del taglio, da realizzarsi con accuratezza e secondo un procedimento, che è sinonimo di esperienza.
Chi se non l’esperto Mario Marini poteva cimentarsi in questa opera senza rovinare il sapore del re del Made in Italy? Mario si è subito munito del classico coltello a forma di mandorla, uno strumento a lama corta ed appuntita che permette di aprire la forma di Parmigiano Reggiano.
Grazie al coltello a mandorla si produce nella forma un’apertura che mantiene inalterata la parte interna e la tipica granulosità, e non va a discapito del gusto e del sapore.
Il taglio della forma di Parmigiano Reggiano: operazione effettuata da Mario Marini
Gli esperti spiegano che prima del taglio vero e proprio, con la punta del coltello si procede alla tracciatura di una linea, che separa la forma in due parti perfettamente uguali, e prosegue tutto intorno sul profilo del diametro, per poi passare alla parte laterale.
La linea tracciata permette di avere un punto di riferimento per incidere la crosta, che viene attraversata a tratti dal coltello, che affonda a pochi centimetri di profondità.
Per ogni metà così ottenuta si procede partendo dai due punti estremi del diametro, penetrando la parte con forza grazie a due coltelli a mandorla.
Attraverso questo percorso i due coltelli fungono da cuneo e la forza messa nell’operazione consente di aprire in due la forma di Parmigiano Reggiano.
Ed ecco una fotogallery della serata
La cucina parmigiana celebrata a Boston con gli chef Walter Potenza e Mario Marini
Durante la serata inoltre non poteva mancare lo chef giramondo, Walter Potenza, abruzzese che vive e lavora a Providence capitale dello stato di Rhode Island dove ha aperto il primo Ristorante e una Scuola di Cucina italiana e mediterranea che porta il suo nome “Chef Walters Cooking Scool”.