Il titolo della tavola rotonda “Il futuro dell’enogastronomia tra intelligenza artificiale e tradizione”

Si è svolto lo scorso 10 marzo a Milano l’edizione 2025 di Ambasciatori del Gusto: una tre giorni finalizzata a illuminare il percorso enogastronomico.

Il titolo dell’edizione 2025 è stato Futura” e il sottotitolo “Suggestione e Realtà”.

Per dare concretezza operativa a “Futura” nel pomeriggio del 10 marzo presso Auditorium Testori di Palazzo Lombardia si è svolta la tavola rotonda “Il futuro dell’enogastronomia tra intelligenza artificiale e tradizione”, cui hanno preso parte: Paolo Marchi quale moderatore, e come relatori Vincenzo Tanania, digital innovation partner di PwC, Davide Cassi dell’Università di Parma, e gli chef stellati Andrea Berton e Andrea Aprea.

La conclusione dell’interessante dibattito si può così riassumere.

La tradizione è un trampolino che permette ovviamente di fare tuffi migliori e, quindi, se ci si allontana dalla medesima la conseguenza è una sola: quella di rinunciare a un vantaggio competitivo avuto in eredità dai nostri avi. L’intelligenza artificiale risulta oltremodo utile al fine di acquisire dei consigli (si pensi alle soluzioni collegate all’impiattamento), ma tali consigli debbono necessariamente essere assoggettati a verifica di buon senso e di buon gusto.