La premiazione il 27 maggio. La guida dedicata ai rosati fermi e frizzanti è curata da Chiara Giorleo e Adele Elisabetta Granieri
Alcuni anni fa, precisamente nel 2018, è stato firmato un Patto d’intenti per la valorizzazione del vino rosato autoctono italiano insieme ai vini rosè italiani di lunga tradizione.
Partiva così una stretta alleanza tra i vini rosè italiani, dal lago di Garda alla Puglia passando per l’Abruzzo, un patto sottoscritto da Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio del Bardolino (capofila del progetto), Alessandro Luzzago, presidente del Consorzio Valtènesi, Eugenio Manieri direttore del Consorzio del Salice Salentino, Valentino Di Campli presidente Consorzio vini d’Abruzzo e da Francesco Liantonio, presidente del consorzio di Castel del Monte.
Ora arriva un’altra grande notizia, la Campania ospita la serata finale di una Guida di vini rosè.
Il 27 maggio a Procida si terrà la serata finale della prima edizione del concorso “50 Top Rosè”, la guida dei migliori 50 vini rosati italiani
La selezione dei vini è stata curata da due grandi professioniste: Chiara Giorleo e Adele Elisabetta Granieri. la prima guida italiana ad essere curata esclusivamente da donne!
Questa guida online nasce sull’onda dello straordinario successo ottenuto da 50 Top Pizza, 50 Top Pasticcere e 50 Top Italy che hanno ribadito due verità elementari: la valutazione realizzata in anonimato e senza condizionamenti è l’unico strumento che soddisfa appieno i lettori-clienti, così come gli sponsor che credono nel progetto, rispettando l’assoluta autonomia della redazione.
La considerazione di partenza è che in Italia e nel Mondo ci sono ottime guide che fanno un grande lavoro, ma poche sono dedicate esclusivamente ai vini rosati che, anzi, proprio nelle guide tradizionali appaiono decisamente in secondo piano rispetto ai vini rossi, ai bianchi e perfino alle bollicine.
I dati di mercato -affermano i promotori- ci dicono esattamente l’opposto: la crescita del mercato dei rosati è in continua ascesa, un fenomeno che non riguarda solo le bollicine, ma anche i vini fermi. Non solo, è proprio intorno a questa tipologia di vini, forse perché libera da condizionamenti tradizionali, che si sta sviluppando un vero e proprio movimento creativo legato al packaging e al design di settore.
Come è accaduto di recente per le bollicine, l’anarchia creativa e culturale dei produttori italiani spinge alla produzione di rosati anche al di fuori delle zone più conosciute e consolidate (Puglia, Garda e Abruzzo su tutte): praticamente si lavora ovunque sfruttando l’immenso patrimonio ampelografico italiano e la diversità delle condizioni pedoclimatiche lungo tutto lo Stivale.
Ma con quale criterio procedere per la selezione?
La guida si articola in due fasi distinte e separate
La prima si basa sulle preziose segnalazioni espresse in forma di sondaggio da oltre quaranta esperti sparsi su tutto il territorio nazionale: professionisti impegnati come sommelier in alcuni dei migliori e più importanti ristoranti e locali italiani e giornalisti specializzati la cui competenza è universalmente riconosciuta.
Si forma così un elenco di vini rosati divisi in due categorie, fermi e bollicine, che saranno valutati attraverso una degustazione alla cieca (quindi senza conoscere in alcun modo l’etichetta) coordinata dalle due curatrici. In tal modo si crea una classifica vera e propria dei primi cinquanta vini secondo il punteggio in centesimi.
Ma c’è anche un’altra novità rispetto alle guide tradizionali: al punteggio finale sarà aggiunto anche un bonus, pari a un sesto del totale, determinato dalla qualità estetica della bottiglia e del packaging.
Un punteggio assegnato da esperti in design, che andrà ad aggiungersi a quello della degustazione. La classifica dunque risulterà essere una combinata proporzione tra la degustazione tecnica alla cieca e una valutazione estetica.
Questo perché 50 Top Italy Rosé vuole rimarcare un dato che condiziona il mercato in maniera decisiva, infatti più della metà degli acquisti dei rosati è determinata da come si presenta la bottiglia al primo colpo d’occhio del cliente.
Dunque la guida 50 Top Italy Rosé ha l’ambizione di portare alla luce le tendenze di settore, pur lasciando sempre in primo piano la qualità intrinseca del prodotto, che resta la componente principale e determinante della valutazione.
La serata finale e i premi speciali saranno annunciati quest’anno in remoto dall’isola di Procida, capitale italiana della Cultura 2022, con una presentazione in riva al mare, su una delle spiagge più famose e amate del Mediterraneo.
Il commento dell’Assessore con Delega al Turismo Leonardo Costagliola
“Il fascino e la bellezza della nostra isola farà da cornice a questo prestigioso evento. Ringrazio di cuore Luciano Pignataro, Albert Sapere e Barbara Guerra. Questo è solo l’inizio: uno dei tanti progetti che vede l’enograstronomia dei Campi Flegrei e della Campania al centro del nostro disegno turistico”.
Le curatrici
CHIARA GIORLEO
Dopo la laurea in Economia Aziendale si specializza in marketing e comunicazione enogastronomica con esperienze di studio e lavoro in Italia, Malta, Canada, California e Regno Unito. Oggi lavora come critica enogastronomica freelance con collaborazioni e pubblicazioni in Italia, USA, Russia e UK; titolare del blog chiaragiorleo.com in italiano e inglese. Giudice per concorsi nazionali e internazionali come l’IWC – International Wine Challenge a Londra; Referente Italia del concorso londinese sull’enoturismo WBV – World’s Best Vineyards. Docente AIS e wine tour leader. Si occupa di formazione e traduzioni nel settore enoico, collabora con guide di settore. Certificata WSET (WSET Level 4 DIPLOMA in Wines and Spirits).
ADELE ELISABETTA GRANIERI
Napoletana, classe 1984, una laurea in legge e una grande passione per il vino, ereditata da una nonna di Monforte d’Alba e messa a punto attraverso corsi di formazione, un master su Champagne e bollicine e tante esperienze in vigna e cantina in Italia e Francia. Oggi scrive di vino per alcune delle principali testate specializzate italiane, partecipa a commissioni di assaggio internazionali ed è coordinatrice della guida Slow Wine per Campania e Basilicata.