Cuore pulsante della manifestazione sarà il Foro Annonario, con attività dislocate anche in piazza Manni, tra stand, masterclass, incontri con gli esperti, show cooking e degustazioni

Tutto pronto a Senigallia per accogliere la XXI edizione di “Pane Nostrum – il Salone Nazionale dei Lievitati”, appuntamento per tutti i professionisti dell’arte bianca. Un evento di Confcommercio Marche Centrali e CIA Provincia di Ancona, che si è imposto a livello nazionale come punto di riferimento per gli addetti ai lavori e che punta quest’anno a superare le 50mila presenze dell’edizione 2023.
Dall’11 al 13 ottobre, il Foro Annonario e le aree attigue diventeranno teatro di masterclass, convegni, show cooking e dimostrazioni dedicate al mondo della panificazione, della pasticceria, della pizzeria e della ristorazione, con protagonisti di rilievo del settore. E come ribadiscono gli organizzatori, Pane Nostrum si configura non più come un evento per i professionisti ma come l’evento dei professionisti, protagonisti in prima persona e attori anche nell’organizzazione e nella scelta delle tematiche da trattare.

Cuore pulsante della manifestazione sarà il Foro Annonario, con attività dislocate anche in piazza Manni, tra stand, masterclass, incontri con gli esperti, show cooking e degustazioni. Nell’area fiera B2B ci saranno gli spazi degli espositori (aziende e professionisti che porteranno materie prime, ingredienti, macchinari, attrezzature, arredamento, packaging e servizi) per far incontrare domanda e offerta e confrontarsi a livello tecnico sulle novità del settore e gli expertise nel campo dei lievitati. Mentre nell’area B2C i visitatori potranno scoprire a acquistare i prodotti finali di panificatori, pizzaioli e pasticcieri, molti ottenuti anche da ingredienti alternativi come farine senza glutine o lieviti naturali, per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più attento alla salute e alla sostenibilità. In totale, tra le due aree, sono previsti circa 50 espositori provenienti da tutte le regioni d’Italia. Ci sarà un’aula Masterclass dove si svolgeranno corsi e laboratori rivolti prevalentemente ai professionisti, mentre il “Caffè con i Maestri”, nell’ex pescheria del Foro Annonario, ospiterà storytelling, convegni, dibattiti, eventi editoriali, presentazioni di nuovi progetti e approfondimenti per esplorare il mondo agroalimentare partendo dalle origini, dalla semina fino al consumo, con un focus sulle novità e le nuove tendenze di mercato. Nella Temporary Bakery gli spettatori potranno assistere a originali show cooking e dimostrazioni tecniche da parte degli esperti nell’arte della panificazione.
Pane Nostrum è divenuto un evento di riferimento a carattere ultra regionale, c’è tanto interesse per un settore in continua evoluzione ma sempre radicato alle tradizioni dei territori ha spiegato Francesco Acquaroli, Presidente della giunta di Regione Marche -. Per noi è un grande orgoglio perché esalta un’eccellenza che parte dall’agricoltura e finisce sulla tavola. La nostra regione dal punto di vista cerealicolo dà un grande contributo alle politiche nazionali e la trasformazione di questo prodotto viene poi eseguita con grande professionalità e tantissime specialità. L’auspicio è della migliore riuscita di questa 21esima edizione”.
“Pane Nostrum rappresenta non solo un momento promozionale ma soprattutto un momento di grande riflessione dal punto di vista enogastronomico. La possibilità di avere qui nella città di Senigallia per tre giorni i professionisti dell’arte bianca rappresenta una grande opportunità anche dal punto di vista turistico, molte strutture ricettive sono ancora aperte e la richiesta è molto alta”, ha aggiunto Massimo Olivetti, Sindaco di Senigallia.

Fa piacere sottolineare la grande capacità di iniziativa di Confcommercio Marche Centrali che ripropone un evento che è diventato riferimento a livello nazionale – ha proseguito Andrea Maria Antonini, Assessore Regione Marche -. Senigallia stupisce per la capacità di intercettare iniziative di questo spessore, che hanno la forza di mettere insieme le competenze e attrarre anche un certo tipo di turismo legato al cibo e alla gastronomia”.