Sara Brancaccio, una fatina dai “capelli rosa”, molto amata e apprezzata dal pubblico televisivo e dalle migliaia di followers su Instagram, dispensa con entusiasmo e semplicità ricette, suggerimenti, trucchi, chicche dolciarie non solo sui suoi canali social, ma anche in tv. Guardarla attraverso lo schermo televisivo maneggiare con destrezza farina, uova, glasse e ganache, sembra un (gioco di prestigio?) gioco magico ma dietro quell’aspetto frizzante e gaio si cela tanta determinazione e rigore, unito alla voglia di regalarci esperienze nuove e sorprendenti. 

Andiamo a svelare il segreto del suo successo: alla ribalta televisiva come ospite fisso di “E’ sempre mezzogiorno condotto dal pilastro per eccellenza dei programmi di cucina e di intrattenimento di mamma RAI Antonella Clerici, Sara ha esordito sin dall’inizio della messa in onda di questo nuovo format televisivo.

Facciamo un passo indietro e intraprendiamo il racconto del suo percorso, dall’origine della sua passione per il mondo della pasticceria. Sin da piccola viaggia moltissimo seguendo il suo babbo, il quale per lavoro gira in lungo e in largo. Visitando diversi luoghi lontani e differenti dall’Italia per cultura, consuetudini e memoria, rimane affascinata soprattutto dall’arte della pasticceria, tanto insolita rispetto a quella della tradizione italiana.

Sara Brancaccio

Quando Sara approda negli Stati Uniti d’America, terra di contaminazioni e mescolanze, di influenze delle tante etnie, scopre le più incredibili realtà caratterizzate dalle nuove tendenze, nuove mode che da qui si propagano nel resto del mondo, anche sul fronte della pasticceria; appare incantata innanzi alle vetrine di quei dolci sontuosi, colorati, e spettacolari, dall’aspetto gioioso e accattivante, molto più simili a delle boutique del gusto.

Pertanto, inizia ad appassionarsi a questo mondo variopinto e deliziosamente dolce. 

Intanto, Sara Brancaccio, intraprende un percorso di studi universitario e, tra un viaggio e l’altro, durante un soggiorno a Parigi, scatta letteralmente quel colpo di fulmine per l’arte dolciaria. Stregata dalle raffinatezze francesi, note in tutto il mondo per il loro fascino e considerate tra le opere più importanti dell’uomo in ambito gastronomico, sussulta alla vista di quella fine pasticceria colorata, voluttuosa e deliziosa.

Pensate ai Macaron, il cui nome deriva dall’italiano “maccarone” una miscela di albume d’uovo montato a neve, farina di mandorle con un pizzico di sale e zucchero a velo, farcito con crema ganache, marmellata o creme varie. Al suo fianco, altri dolci simbolo come il Tarte Tatin, la Saint Honoré – che prende il nome del protettore dei pasticceri francesi – i bignè, la millefoglie, il croissant, l’indispensabile compagno d’ogni colazione che si rispetti nelle sue forme più invitanti.

Come non rimanere conquistati e rapiti da cotanta bontà? Impossibile!

Quello di Sara è un percorso che si snoda tra gli studi giuridici e la costante necessità di metter mano nell’arte dolciaria, da una parte un percorso di studi intrapreso e dall’altra una passione che giorno dopo giorno diviene sempre più intensa.

Tant’è che, dopo il suo conseguimento, decide di riporre la laurea nel cassetto ed aprire quello magico, da cui estrapolare il suo sogno più grande e, per fare ciò, frequenta un corso di formazione professionale di pasticceria al Gambero Rosso e poi, di decorazione, a Londra. Il suo desiderio di aprire un posticino tutto suo dove offrire brunch, torte, biscotti e cupcakes artigianali, diviene realtà “Cookiss Bakery” è il nome del suo locale inaugurato nel 2012 a Pisa.

Però, dopo qualche anno, decide di chiudere per dedicarsi completamente alla figlia nata prematura. 

La voglia di preparare dolci non si smorza e dopo un periodo di smarrimento iniziale, Sara Brancaccio trova il modo di mettersi in gioco e con l’incalzante ascesa dei social media, “Cookiss Bakery” diventa un blog, dandole l’occasione di esprimere il suo estro creativo, tanto da divenire oggi, una famosa influencer. 

Antonella Clerici e Sara

Dall’esperienza di Cookiss Bakery a blogger e influencer, fino a giungere direttamente al programma di RAI 2 “Il Ristorante degli Chef”.

Domanda: Il tuo è un percorso ricco ed entusiasmante, pieno di aspettative, ma anche irto di ostacoli. Come ci sei scesa a patti?

Risposta: “Ripercorrendo all’indietro il mio percorso professionale, step dopo step, me lo sono conquistato. Ogni piccola cosa mi ha permesso di diventare la donna che sono adesso, nulla mi è stato regalato. Dall’amministrare il blog, al trovarsi in mezzo alla gente, al presentarsi davanti alle telecamere, ogni cosa mi faceva tremare dal terrore. Mi sono sorpresa timidissima, ma tutto ciò mi ha costretta ad esserne consapevole e a lavorare su me stessa. Dopo le esperienze televisive, sono diventata una persona diversa, indubbiamente più sicura grazie anche al supporto della mia famiglia e di tutte quelle persone che mi hanno aiutata a superare alcuni momentacci che non sono mancati nella mia vita”. Il blog mi ha permesso di esprimere la mia passione e a farla diventare una vetrina digitale in cui postare ricette e sfiziosi trucchi di cucina”. 

La storia di Sara Brancaccio è fatta di passione, energia e determinazione. 

Sono questi i tre ingredienti speciali che stanno alla base di ogni ricetta racchiusa in “Dolci senza bilancia” un libro sulla pasticceria stimolante e curioso come solo la cucina sa essere. Uscito nelle librerie a ottobre 2020, immediatamente ha conquistato tutti per la sua semplicità nei contenuti. Descrivere, raccontare un dolce, mettere nero su bianco grammature, ingredienti, preparazione, non è cosa banale, affatto.

La pasticceria è arte, tecnica, precisione!

Il bilanciamento degli ingredienti è fondamentale in una ricetta dolciaria e con il suo libro Sara ha rimodulato le modalità di pesatura degli ingredienti, dimostrando che “tutti possono fare un dolce”.

Quando ho iniziato a condividere le ricette sul mio blog, mi sono resa conto che le persone erano in difficoltà con alcuni passaggi – per me veramente ovvi – e perciò ho iniziato dalle basi, descrivendole minuziosamente: ad esempio, togliere il dolce dal forno dopo i minuti di cottura, sembra futile ma va esplicitato. Molte cose non sono scontate per la maggior parte delle persone, ed io ho deciso di partire dagli errori più comuni per spiegare le tecniche con un approccio diverso e in modo divertente. Le persone si scoraggiano nei confronti della pasticceria, come quando arriva Iginio Massari in tv e sono tutti terrorizzati; mi sono detta: “Cerchiamo di sfatare il mito della pasticceria difficile, facendola sembrare più semplice”.

Se in una ricetta c’è un margine di errore di 20-30 grammi per la maggior parte delle preparazioni non cambia molto, specialmente se conosci dei trucchetti del mestiere che fanno la differenza nel risultato finale. Nel libro illustro come fare un dolce senza usare la bilancia e farlo in modo perfetto, con un bicchiere ed i cucchiai, come faceva mia nonna con la torta ai bicchierini di yogurt.

Pratico e vantaggioso in quei contesti in cui non hai la bilancia e non puoi pesare niente, come quando sei in vacanza. Poi nel libro ho inserito anche i grammi, per essere ancora più precisa!  Il mio libro vuole essere, per chi si approccia le prime volte alla pasticceria, una chance perché sfiduciato dal fatto di dover pesare qualsiasi cosa, è trovare così conforto in questa nuova modalità di pesare utilizzando strumenti differenti dalla classica bilancia…

Nel contempo si rivolge anche a chi è un grande appassionato, il quale vuole seguire, con rigore e precisione, la grammatura degli ingredienti in una preparazione dolciaria.  È un libro per tutti, semplice e senza pretese. Un volume di ricette, collezionate nel corso di questi anni, di dolci base, biscotti, dolcetti, dolci da colazione, crostate e crostatine, torte delle feste, dolci al cucchiaio ed anche dolci senza cottura. Sono felice, perché tante persone – sfogliando il mio libro – hanno provato a dedicare il loro tempo alla preparazione di un dolce, spinte dalla curiosità e dalla semplicità delle descrizioni”.

D: Se qualcuno volesse dedicarti un dolcetto, una torta, come dovrebbe essere per renderti davvero felice?

R:Per rendermi felice…non ho bisogno di riflettere, istantaneamente direi una crostata al cioccolato e lamponiLa crostata ha un aspetto lineare e genuino con un design basico, ma al contempo è elegante con semplicità. La crostata è un dolce rassicurante, non nasconde nulla e quanto è fatta bene, è buona e basta. 

Ma la cosa più coinvolgente di questo dolce è il sapore: la squisita sensazione della frolla che si sbriciola sotto i denti sprigionando tutto l’avvolgente aroma del burro, lasciando poi spazio alla densità del cioccolato, coccola perfetta, che crea l’armonia giusta con i lamponi dal sapore dolce-acidulo.

D: Il tuo sogno nel cassetto? 

R: “I sogni non si raccontano” ride. (n.d.r.)

Un anno fa era scrivere un libro, oggi qualcos’altro. Sto costruendo un luogo in cui lavorare per altre aziende e per me stessa, con un team tutto mio, a partire dal videomaker.

Altro non posso svelare”.   

Per testare una sua ricetta, Sara ci regala quella dei muffin ai mirtilli con crumble, che rappresentano la ricetta originale e perfetta dei muffins americani che si possono trovare in qualunque caffetteria londinese o americana.

È una ricetta must pubblicata all’interno del suo libro, senza dimenticare di allegare le sue preziosissime accortezze.

È una delle prime che ho inserito nel mio libro Dolci senza bilancia, perché si presta bene ad essere preparata con un semplice bicchiere, cucchiaio e cucchiaino.
Quel che conta è ricordare poche e semplici regole:
– montare per 3 minuti le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso;
– unire prima gli ingredienti liquidi, poi quelli secchi SETACCIATI (non dimenticatelo);
– non mescolare troppo l’impasto. I muffins sono un “quick bread”, quindi simili al pane e perciò non devono avere un impasto liscio ed omogeneo, ma dovrà essere un po’ grumoso, con addirittura della farina che ancora è visibile!
– riempite i pirottini fino al bordo, solo così otterrete una bella cupola.

I muffins sono SENZA burro, ma a renderli così soffici per giorni è l’olio e lo yogurt.

Muffin: la ricetta

Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Porzioni 12 Muffins

Ingredienti

Muffin: 

1 uovo,

3 bicchieri di farina,

1 bicchiere di zucchero,

mezzo bicchiere + 4 cucchiai di olio di semi,

1 vasetto di yogurt bianco intero,

mezzo bicchiere + 1 cucchiaio di latte,

1 pizzico di sale,

2 cucchiaini di lievito per dolci,

mezzo cucchiaino di bicarbonato,

mirtilli

Crumble: 

mezzo bicchiere + 2 cucchiai di farina 00,

40 g burro morbido,

mezzo bicchiere di zucchero di canna

Procedimento

Per i muffins:

In una ciotola sbattere a mano con una frusta l’uovo e lo zucchero, finché il composto non sarà chiaro e spumoso. Poi, unire l’olio, il latte e lo yogurt;

A parte, mescolare farina, lievito, bicarbonato, sale ed i semi di vaniglia. Unirli agli ingredienti liquidi. Mescolare con la frusta finché il composto non sarà amalgamato. Unire i mirtilli. ATTENZIONE: se usate quelli congelati uniteli ancora congelati, non lasciarli scongelare altrimenti coloreranno di viola l’impasto!

IMPORTANTE: non mescolare troppo. Il composto dovrà essere grumoso! Foderare una teglia da muffins con i pirottini e, con l’aiuto di un porzionatore da gelato, riempirli fino in cima.

Per il crumble:

Mescolare il burro fuso, la farina e lo zucchero. Riporre il composto in frigorifero per 10 minuti o finché non sarà solido, poi spezzettarne un poco sopra i muffins prima di infornali a 180° per 20 minuti.

Sara Brancaccio è una donna senza troppi fronzoli, con un cuore friabile e decisamente dolce come la sua crostata preferita al cioccolato e lamponi.