La 56esima edizione ha offerto numeri record. Il tema dazi ha tenuto banco: la meccanizzazione agricola non è nel mirino degli Usa ma la penalizzazione dell’agroalimentare italiano danneggerebbe la domanda interna già in crisi

Oltre 600 capi zootecnici presenti, 451 espositori e 20mila metri quadri di ampliamento superficie espositiva a fronte delle numerose richieste di partecipazione. Così il presidente di Umbriafiere spa, Stefano Ansideri, ha tratteggiato i numeri della 56 edizione di Agriumbria, evento di riferimento nazionale per la zootecnia, la meccanizzazione e altri comparti agricoli tra cui l’ortofloravivaismo e la forestazione.

Anche quest’anno la manifestazione ha riscosso un grande successo di pubblico, con migliaia di visitatori giunti per l’occasione a Umbriafiere a Bastia Umbra.

All’evento è intervenuto nella giornata inaugurale il ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che ha espresso un particolare apprezzamento per questa fiera, dove, ha sottolineato il ministro, “sono rappresentati tutti i comparti e si riesce a capire bene il senso e l’importanza del settore primario”.

Negli 85.000 mq di Agriumbria 2025 – dove non sono mancate le novità, come uno spazio dedicato alle federazioni di costruttori e rivenditori di macchine agricole, Federunacoma e Federacma -, il tema dazi ha tenuto banco. Il settore della meccanizzazione agricola, a differenza dell’automobilistica, non è nel mirino dell’amministrazione Trump ma gli operatori temono l’eventualità di brutte sorprese e quindi il mercato verso gli Usa, principale sbocco di export, è fermo, ci ha detto Fabrizio Giovannini, responsabile vendite di Enorossi, produttore di macchine agricole a Calzolaro di Umbertide, in provincia di Perugia.

Sulla questione dazi è intervenuto anche il ministro Lollobrigida nel suo intervento inaugurale, osservando che “Bisogna abbassare i toni, diciamo no a rapporti muscolari e guerre commerciali che ci danneggiano”. “Gli Stati Uniti – ha continuato il ministro – sono per l’Italia un mercato e un partner importante. Bisogna mantenere la calma ed evitare il panico. Aspettiamo i primi di aprile e capiamo come, in caso di dazi, mettere in campo risposte comuni, europee, a sostegno di quei comparti che saranno eventualmente danneggiati, tenendo aperta la finestra del dialogo e non dello scontro”.

Si è detta preoccupata per la minaccia dazi anche la presidente di FederUnacoma, Mariateresa Maschio, per le ricadute indirette che la penalizzazione dei prodotti agricoli nazionali può portare sulla meccanizzazione. FederUnacoma ad Agriumbria ha presentato l’ottava edizione di Agrilevante, fiera dedicata a macchine, impianti e a tecnologie per le filiere agricole e zootecnia che si svolgerà dal 9 al 12 ottobre a Bari.

Intanto, FederUnacoma si è soffermata sulla crisi di mercato interno della meccanizzazione agricola. Nel 2023, a fronte di 17.600 trattrici di prima immatricolazione, sono state acquistate in Italia ben 52.800 trattrici di seconda mano. Mezzi che molto spesso hanno un’età di esercizio superiore ai 20 anni e che non sono in grado di soddisfare le esigenze della moderna agricoltura. Per questo, secondo l’associazione dei costruttori, è necessario che a supporto delle attuali politiche agricole europee venga considerata un’agenda specifica per la meccanizzazione.

Ad Agriumbria 2025 è stata ancora una volta l’occasione per la zootecnia nazionale di mettersi in mostra con la sua ricca vetrina della biodiversità bovina, equina ed ovicaprina e convegni ed incontri per fare il punto sul settore.

Nel ricco programma della kermesse c’è stato spazio pure per le premiazioni: alla presenza di una qualificata delegazione Arga Lazio-Associazione Regionale Giornalisti Agricoltura Alimentazione Ambiente, che comprendeva anche il presidente dell’Unaga-Unione nazionale dei giornalisti agricol, alimentari, ambiente ed energie italianiRoberto Zalambani, è stato assegnato il “Premio Antonio Ricci, per la categoria stampa-divulgazione, al conduttore di Linea Verde e Camper (Rai 1) “Tinto”, Nicola Prudente. Insieme a lui è stata premiata anche Paola Almonte, Università degli Studi di Teramo, per la categoria dedicata alle tesi di laurea.