Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta Fabrizio Boca, Capo del Settore Cucina del Segretariato Generale (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Dopo l’incontro al Quirinale con il Presidente Mattarella anche Ferrari Formaggi e Barilla aprono le porte al Club degli chef di 30 capi di Stato

Club des Chefs des Chefs, la società gastronomica più esclusiva al mondo fondata nel 1977, nel ristorante Paul Bocuse – il leggendario tempio della gastronomia a Collongesd au Mont d’Or – e che riunisce gli chef dei capi di Stato mondiali, sono  in tour in Italia.  Dopo un incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono stati ospiti per due giorni del Gruppo Barilla e di Academia Barilla, per scoprire l’identità gastronomica italiana e poi alla Ferrari Giovanni Industria Casearia partner ufficiale del tour annuale della delegazione degli Chef dei Capi di Stato (Club des Chefs des Chefs).

Gazzetta di Parma del 3 ottobre 2024

Per la prima volta a Parma nel quartier generale di Barilla

Durante la loro accoglienza a Parma, i maestri della cucina hanno visitato a Pedrignano il più grande stabilimento di pasta al mondo per un’esperienza davvero unica. A seguire in Academia Barilla una serata di grande cucina all’insegna della convivialità, del gusto e della storia della regina della tradizione culinaria italiana.

Siamo onorati di accogliere nella Food Academy di Barilla il Club des Chefs des Chefs per vivere insieme un momento unico di condivisione e gusto, celebrando la pasta – dichiara Ilaria Rossi, responsabile di Academia Barilla –. Questa è inoltre un’ulteriore occasione per sostenere la diffusione della Cultura Gastronomica Italiana, in linea con la nostra mission tesa a creare una cultura del cibo in tutto il mondo”. La cucina italiana in movimento è anche il titolo della lecture che ha tenuto in Academia Alessandro Massi, editore di Italia Squisita: “La cucina italiana contemporanea è eccezionale poiché è il frutto di un lungo processo evolutivo e storico; più che di una cucina si tratta di un insieme di cucine locali e di un ‘metodo’, che attraverso infinite contaminazioni culturali, agro-alimentari, sociali e industriali ha dato vita a un’identità che resta per sua natura sempre in movimento”. Numerosi gli Chef, membri del Club che saranno ospitati in Barilla, tra questi gli Executive Chef di palazzo del Quirinale, Fabrizio Boca, dell’Eliseo, Fabrice Desvignes, della Casa Bianca, Cristeta Comerford, e del Principato di Monaco, Christian Garcia, presidente del Club.

Gli chef al Quirinale

La visita all’azienda Ferrari Giovanni Industria Casearia

 

Il 3 ottobre, gli chef saranno ospiti del caseificio di Bedonia, dove assisteranno alla produzione del Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna DOP, il fiore all’occhiello dell’azienda Ferrari, che ha recentemente ricevuto un premio all’International Cheese and Dairy Award (ICDA), una delle competizioni più importanti nel settore lattiero-caseario. Questo formaggio è realizzato esclusivamente con latte di montagna proveniente dalla Val di Ceno e dall’Alta Val Taro, che gli conferisce il suo sapore unico e ben bilanciato. A Bedonia, gli chef vivranno un’esperienza immersiva che li avvicinerà ai valori che distinguono Ferrari Giovanni Industria Casearia, attiva dal 1823 e sinonimo di qualità, italianità e rispetto delle materie prime. In 200 anni di storia, l’azienda ha saputo evolversi, rinnovando la propria offerta per adattarsi ai tempi moderni, ma senza mai perdere di vista la propria tradizione, che la rende oggi un esempio di eccellenza nel settore alimentare Made in Italy.

Il 4 ottobre, Ferrari Giovanni Industria Casearia sarà nuovamente al fianco degli chef durante la visita all’Abbazia di Chiaravalle, luogo simbolico per la fondazione del Grana Padano, la DOP più esportata al mondo. La tradizione vuole che proprio qui, nel 1135, i monaci cistercensi, a seguito dell’aumento delle attività agricole e dell’allevamento, abbiano iniziato a produrre il formaggio per sfruttare il latte in eccesso rispetto alle necessità della comunità religiosa.