Ci siamo. Il 5 ottobre, è il giorno in cui sarà celebrata la quarta Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia. 

Ma noi iniziamo l’articolo partendo da una caffetteria pariginaCafé Le Procope, è (forse) il più antico caffè operativo di Parigi e, probabilmente, uno dei più antichi del mondo occidentale. Fu rilevato nel 1686 dal ristoratore siciliano Francesco Procopio dei Coltelli, emigrato a Parigi nella seconda metà del Seicento da Aci Trezza, paese a poca distanza da Catania, dopo una prima esperienza a Palermo, Ad oggi è ancora uno dei luoghi più noti di Parigi, sebbene sia stato trasformato in un ristorante. E’ situato nel cuore del quartiere bohémien di Saint-Germain des Prés, proprio nella cosiddetta Rive Gauche, la riva sinistra della Senna.

Ed ora veniamo alla Giornata organizzata dallAssociazione Nazionale Locali Storici d’Italia, che porterà con sé molte novità, a partire dal compleanno del celebre Ristorante Del Cambio di Torino, un locale famosissimo che Casanova ne parla nelle sue Memorie. Lo frequentavano statisti e ministri del Risorgimento come Rattazzi, Lamarmora e Depretis dove cenava d’abitudine Camillo Benso Conte di Cavour.

Alcuni piatto del Ristorante Del Cambio

Questo locale torinese festeggia, proprio il 5 ottobre, 267 anni di storia, e ancora oggi è una assoluta eccellenza della ristorazione con lo Chef stellato Matteo Baronetto.

Caffè Greco di Roma

Tra i locali che hanno contribuito alla storia d’Italia, alla sua cultura e alle arti, c’è senz’altro l’Antico Caffè Greco di Roma, un vero monumento della capitale dove tutti i pensatori hanno fatto sosta e dove la grande filosofa spagnola, Maria Zambrano, scrisse “i quaderni del Caffè Greco”: lo storico caffè di via dei Condotti quest’anno riapre le sue porte all’attesa kermesse annuale dei locali storici. Ancora Roma vede un’importante new entry, il Ristorante Il Vero Alfredo entrato a far parte dell’Associazione nel 2023. Il vero Alfredo ha reso celebri le fettuccine nel mondo con una ricetta unica apprezzata da un numero infinito di celebrità mondiali le cui foto tappezzano la storica sede di Piazza Augusto Imperatore.

Partecipano alla Giornata Nazionale anche il Ristorante Locanda del Cerriglio di Napoli, la famosa taverna del porto partenopeo dove, il 24 ottobre del 1609, uscendo da una cena Caravaggio venne assalito e sfregiato; la Confetteria Pietro Romanengo fu Stefano di Genova, la più illustre d’Italia, famosa per i suoi frutti canditi di cui Giuseppe Verdi scrisse “condiva squisitamente ogni sorta di frutto”; e per la prima volta il Caffè Confetteria Abrate di Torino, già fornitore della Real Casa e fornitore ufficiale della colazione dei Principi che si formavano alla “Scuola Regia di Cavalleria” servita su vassoi d’argento; l’Hotel al Sole – Palazzo Marcello di Venezia, situato in un nobile palazzo del ‘500 appartenente alla famiglia Marcello, stirpe di Dogi. Negli anni ’30 del secolo scorso l’edificio fu riservato al corpo diplomatico della Serenissima, di recente ha ospitato la regina del Belgio e l’attore Robert De Niro.

Al Caffè Al Bicerin, lo storico locale torinese dove è nato quel caffè speciale

Il Bicerin, deve il suo nome a una bevanda, il bicerin appunto, composta da cioccolata, caffè e crema di latte, servita in piccoli bicchieri senza manico, lo storico caffè torinese che vanta ben oltre 257 anni di attività. Il locale, affacciato su Piazza della Consolata, di fronte al Santuario, conserva intatto il suo fascino con un’atmosfera ed un’accoglienza tipica delle cioccolaterie ottocentesche. Aprono nuovamente le loro porte in questa nuova edizione l’Albergo Palazzo Seneca di Norcia (PG), storico albergo con posta dei cavalli che, nel tempo ha ospitato personaggi illustri come Vittorio Gassman, Michelangelo Antonioni e Aldo Moro. Ma è anche la storia recente che colpisce di questo hotel: gravemente danneggiato dal terremoto del 1997 è stato perfettamente restaurato per conservare la sua storia e tutta la sua bellezza; il Caffè dell’Ussero di Pisa, altro monumento alla storia e alla cultura italiana, ha le pareti ricoperte di illustri frequentatori risorgimentali, qui nel 1899 furono proiettate le prime immagini animate dei fratelli Lumiere; l’Antica Focacceria San Francesco di Palermo, dove la leggenda vuole che Giuseppe Garibaldi durante la conquista di Palermo con i Mille venne qui a rifocillarsi, ancora oggi è il tempio delle tradizioni e dei sapori come le “guastedde”, “pane ca meusa”, sfincione, panelle e crocchè di patate, anelletti al forno e sarde “a beccafico”. Dalla Sicilia si ritorna in Piemonte, a Torino, con due indirizzi d’eccellenza: la Gelateria Pepino 1884, fondata da Domenico Pepino, un gelataio di origini napoletane. Qui nel 1938 venne inventato il Pinguino, il primo gelato ricoperto su stecco al mondo, un gelato che ancora oggi conserva il gusto originale dell’epoca e il Caffè Pasticceria Pfatisch, nel 1921 l’attività venne trasferita nella sede attuale di via Sacchi 42, nello splendido edificio Liberty firmato dal famoso architetto Pietro Fenoglio, in pieno stile Art Déco.
Tra le ultime osterie fuori porta il Ristorante da Berti di Milano, nell’Ottocento era conosciuto come “osteria dei ladri”, e questa dicitura racconta davvero una storia d’altri tempi. Oggi in questo locale si trovano i tavoli cui amavano sostare, tra i tanti, Rita Levi Montalcini, Enzo Biagi, Carlo Castellaneta.
Ma i locali storici non sono soltanto custodi di memorie, sono luoghi d’eccellenza i cui nomi sono diventati veri e propri brand internazionali e stanno aprendo molte sedi all’estero come, ad esempio, la Pasticceria Cova che è presente in svariate città in Europa, Medio Oriente e Asia, o il Caffè Florian che si può trovare Taiwan in due sedi, una nella capitale Taipei e una a Taichung all’interno del lussuoso centro commerciale Shin Kong Mitsukoshi; anche il Ristorante Zeffirino di Genova, ovvero quello del pesto più famoso del mondo, ha aperto a Parigi, a Montecarlo e con prossima apertura a Istanbul; così come il Vero Alfredo di Roma che oggi si può trovare a Jedda, in Arabia Saudita e a Cozumel in Messico.

Tutto questo non stupisce se si pensa con quale tenacia, con quale forza, con quale determinazione le famiglie e i gestori hanno mantenuto eccellenza e tradizioni passando attraverso guerre, stravolgimenti politici, sociali e culturali, cambi di confini e di stati, mode e innovazioni, rimanendo saldi a rappresentare sé stessi e, in questi casi, a diventare messaggeri del Made in Italy nel mondo e messaggeri di storia e cultura d’Italia, un trend destinato a crescere e ad attrarre sempre più investimenti e investitori internazionali determinati a esportare il bello e il buono del nostro Paese” sottolinea l’Associazione dei Locali Storici d’Italia, che raggruppa oltre duecento locali su tutto il territorio italiano.

Per partecipare alla giornata del 5 ottobre e scoprire le attività in programma è possibile consultare la pagina speciale dedicata alla Giornata sul sito dell’Associazione