Dopo il sì dell’Europa alla modifica del disciplinare per il Prosciutto di Parma Dop dichiara: “Un risultato importante, così si rafforza il valore della nostra Dop sui mercati nazionali ed esteri”
Il Prosciutto di Parma Dop, uno dei prodotti distintivi dell’Emilia-Romagna sul mercato nazionale e internazionale ha un nuovo disciplinare di produzione (leggere l’articolo di Gustoh24) approvato dalla Commissione europea che ne rafforza, rispetto alla concorrenza, la suaidentità e unicità, innalzando gli standard qualitativi e consolidando l’attenzione verso le esigenze del consumatore e la sostenibilità ambientale.
Ora è arrivata la soddisfazione anche dell’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Alessio Mammi, con queste parole: “Assieme al Consorzio del Prosciutto di Parma e agli operatori del settore abbiamo lavorato per aggiornare il documento in un’ottica di tutela e di valorizzazione di questo prodotto unico e riconoscibile, puntando sull’identità che coinvolge l’intero territorio, la qualità e le sfide del mercato, e tutto il grande tema della sostenibilità ambientale”.
“Oggi- prosegue l’assessore regionale Mammi- abbiamo una revisione completa del disciplinare, a circa trent’anni dalla sua prima stesura, frutto dell’evidente necessità, sollecitata oramai da tempo da parte dei protagonisti della filiera, di adeguamento ai cambiamenti del contesto economico e sociale. Una revisione che rende più competitiva la nostra Dop sul mercato domestico e su quelli internazionali”.
I dettagli del nuovo Disciplinare
Si ricorda che le nuove disposizioni riguardano diversi aspetti della produzione e commercializzazione: aspetti genetici, peso e alimentazione dei suini, benessere animale, peso e caratteristiche delle cosce fresche.
La zona di allevamento viene allargata al Friuli Venezia Giulia; sono definiti i tipi genetici di suini ammessi e gli alimenti da utilizzare in allevamento.
Sono inoltre indicati il peso alla macellazione legato al singolo animale (peso minimo per la carcassa a freddo pari a 110,1 kg e un peso massimo di 168,0 kg) in sostituzione del peso vivo medio in partita e il peso delle cosce all’ingresso nel prosciuttificio.
Novità del disciplinare anche per le fasi di preparazione e per il prodotto finito: e quindi sono rivisti il metodo di lavorazione, il peso e la stagionatura del prosciutto, la modalità di vendita, il prodotto pre-affettato e il confezionamento. Il periodo minimo di stagionatura passa a 14 mesi, è ridotto il tenore salino ed è definito un range di peso del prodotto finito (da 8,2 a 12,5 kg). Le nuove disposizioni sono già state pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e successivamente il disciplinare definitivo sarà anche sulla Gazzetta Ufficiale italiana.
Prosciutto di Parma DOP, la Commissione europea approva le modifiche al Disciplinare di produzione
Quattro anni dopo l’avvio dell’iter il Consorzio comunica con soddisfazione l’approvazione da parte della Commissione Europea delle modifiche proposte con la loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE. Leggere su Gustoh24