Ritorna la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare

One health, one earth. Stop food waste è il tema della 9^ Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, in calendario sabato 5 febbraio

Venerdì 4 febbraio Convegno e presentazione del report Waste Watcher 2022 a Roma

La sede di rappresentanza della Commissione Ue a Roma 

Gli eventi ufficiali sono in programma venerdì 4 febbraio dalle 10.30 a Roma nello Spazio Europa, sede di Rappresentanza Permanente della Commissione Europea (via IV Novembre 149) e sono promossi per iniziativa della campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio della Commissione Europea, dei Ministeri della Transizione Ecologica e degli Affari Esteri, di RAI per il sociale.

Indagine  Waste Watcher International– Ipsos

A)  il 75% degli italiani utilizza l’etichetta nel processo decisionale e di acquisto.
B) Il sistema #Nutrinform vince su #Nutriscore, per gradimento dei consumatori e completezza delle informazioni.

Qui sotto alcune anticipazioni dell’indagine.

Roma nello Spazio Europa – sede di Rappresentanza Permanente della Commissione Europea si parlerà di prevenzione e riduzione degli sprechi come elemento chiave a presidio della salute dell’uomo e dell’ambiente: interverranno il fondatore della giornata, l’accademico e agroeconomista Andrea Segrè, il Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Antonio Parenti, il vicedirettore FAO Maurizio Martina, la Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Marina Sereni, il Sottosegretario al Ministero della Transizione Ecologica Vannia Gava. II Report dell’Osservatorio Waste Watcher International sarà illustrato dal Direttore Scientifico Ipsos Enzo Risso con i coordinatori del “Caso Italia” Luca Falasconi e “Cross Country Report” Matteo Vittuari, entrambi docenti all’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari.

Si  parlerà anche delle Buone Pratiche che nascono dall’analisi delle abitudini alimentari degli italiani: interverranno fra gli altri gli Ambasciatori di Buone Pratiche 2022 della campagna Spreco Zero, la divulgatrice scientifica Eliana Liotta e lo scrittore e giornalista Massimo Cirri, e lo chef stellato Moreno Cedroni.

Le anticipazioni dell’Osservatorio Waste Watcher International

A proposito di buone pratiche, secondo le anticipazioni dell’Osservatorio, usare la tecnologia contro lo spreco è ancora un’abitudine ristretta che interessa dal 3 al 7% della popolazione in Italia, dal 4 al 9% in Spagna, dal 5 al 7% nel Regno Unito e in Canada, fino al 9% negli Stati Uniti e non più del 5% in Russia, mentre sono i cinesi i più tecnologici del pianeta: fino al 17% utilizzano app dedicate, in particolare per monitorare il cibo conservato a casa, ma anche per catturare l’invenduto di negozi e ristoranti.

È un po’ la rivincita dell’intelligenza “alimentare” dei consumatori – osserva Segrèsu quella “artificiale”, o meglio tecnologica. Che resta pur sempre una risorsa preziosa, ma se utilizzata meccanicamente non stimola l’impegno attivo del consumatore in chiave di prevenzione. Le soluzioni più rapide ed efficaci arrivano ancora dall’esperienza dell’economia domestica”.

Tra le strategie antispreco nelle case prevale ancora il buon senso: se la classica lista della spesa viaggia oltre il 70% quasi ovunque – dall’Europa al Canada agli Stati Uniti, un po’ peggio in Cina dove la utilizza solo 1 consumatore su 2 (49%) e in Russia solo il 54% – si privilegia l’attenzione a verificare e consumare prima i cibi a ridosso di scadenza (4 consumatori su 5 un po’ ovunque), si pratica spesso il check di frigo, freezer e dispensa per avere la situazione sotto controllo – tra 7 e 8 cittadini su 10 ad ogni latitudine del pianeta – e ci si accerta di aver disposto in evidenza il cibo a ridosso di scadenza, attività che russi e spagnoli eseguono con grande attenzione (84%), ma anche gli italiani e gli inglesi (79%). È pratica diffusa nei Paesi europei e anglofoni l’assaggio del cibo appena scaduto, per accertarsi se sia ancora consumabile prima di gettarlo: ammettono di farlo soprattutto spagnoli, inglesi, tedeschi e canadesi (oltre 4 cittadini su 5), a ruota seguono Italia e Stati Uniti, meno convinti di questa pratica i cinesi, solo 1 cittadino su 2. Tra le strategie di approvvigionamento del cibo una linea comune sembra quella di privilegiare confezioni di piccolo formato: in media lo fanno 4 consumatori su 10 ad ogni latitudine. E al ristorante, come ci comportiamo? Gli italiani e in generale i cittadini europei sembrano piuttosto timidi e impacciati, la “doggy bag” è richiesta in media da 4 avventori su 10 che non riescono a consumare il pasto. Un’abitudine che sembra invece consolidata negli Stati Uniti, dove la family bag è prassi per 3 consumatori su 4 (74%). Scendiamo al 68% in Canada, al 61% in Cina, al 37% in Russia e nel Regno Unito.
E ancora, a livello planetario, gli Stati Uniti sembrano essere i meno virtuosi con 1.403 grammi di cibo gettato ogni settimana, e lo spreco del cibo è certamente il primo nemico della Dieta Mediterranea: nella hit dei cibi più sprecati svetta la frutta fresca, con oltre 30 grammi gettati a settimana un po’ a tutte le latitudini del pianeta. Ma in Russia è il pane l’alimento più sprecato e in Cina la verdura fresca, alimenti base della piramide mediterranea.

Dopo la frutta fresca i prodotti più sprecati sono l’insalata (in Italia 22 grammi, nel Regno Unito 36 e negli Stati Uniti 41) e la verdura fresca, dai 25 grammi settimanali in Spagna ai 38 del Canada. Puntando lo sguardo sulle tipologie “sprecone” spicca certamente la categoria dei single in Italia, vera maglia nera del fenomeno con il 50% in più di cibo sperperato, in particolare frutta e insalata, rispetto alle famiglie numerose, che anche in Cina e Stati Uniti risultano più virtuose. In Italia anche le famiglie senza figli risultano facili allo spreco della verdura fresca, in Spagna al contrario i single sembrano essere i più virtuosi, mentre a sprecare di più sono le famiglie numerose. Un dato in controtendenza rispetto agli altri Paesi. In Canada, Cina e Stati Uniti si spreca per aver acquistato troppo e in generale, in tutti i Paesi a prescindere dalle abitudini alimentari e dalle differenze culturali, uno dei motivi principali di spreco continua a essere la scarsa attenzione a quanto abbiamo già acquistato e stiamo conservando a casa. Semplicemente, ce ne dimentichiamo.

Se i cinesi sono gli unici a prospettare soluzioni drastiche come la tassazione dello spreco alimentare, la richiesta di etichette più chiare e informative apposte sugli alimenti è considerata uno strumento importante dai cittadini di tutti i Paesi: 6 su 10 negli Stati Uniti e 8 su 10 in Italia, Russia e Canada. Così come tutti i cittadini chiedono ai governi di fornire maggiore informazione ai cittadini sulle conseguenze ambientali ed economiche dello spreco, a partire dalle scuole: l’Italia è una punta avanzata con l’86% di cittadini che chiedono l’educazione alimentare dai banchi di scuola.

La Giornata contro lo spreco nasce su iniziativa di Andrea Segrè

Il professore Andrea Segrè

La Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare ricorre dal 2014 quando, su iniziativa del fondatore prof. Andrea Segrè, coordinatore Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare (PINPAS) del Ministero dell’Ambientefurono convocati gli Stati generali della filiera agroalimentare italiana. Dal 2014 ad oggi la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare è stata inserita nella Campagna Spreco Zero con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana su una questione centrale del nostro tempo.

Streaming live del Forum al link:  https://www.youtube.com/watch?v=kXt6U0nUSpo

La Federdistribuzione per un’economia circolare che blocchi gli sprechi

Lo Spreco alimentare impatta anche sul #sistemaeconomico globale, contribuendo alla perdita di ingenti somme di denaro. Per #Federdistribuzione è fondamentale che tutta la #filiera adotti un modello di #economiacircolare per arginare il fenomeno degli #sprechi. 
Noallospreco QUI.

Spreco alimentare, il 5 febbraio la Giornata nazionale di Prevenzione.

A Roma il 4 febbraio la presentazione del report Waste Watcher 2022 e i dati del “Caso Italia”. Spreco alimentare, tutti i dati nazionali. (leggere su Gustoh24)

Spreco alimentare, torna il 5 febbraio la Giornata nazionale di Prevenzione