“Alta Cucina Italiana, Alma apre a Bangkok e prepara l’arrivo a Milano” con questo titolo il quotidiano “Il Sole 24 Ore”, annuncia l’intesa di Alma con il gruppo tailandiese Dusit per l’apertura di una scuola di chef a Bangkok.
La Scuola internazionale di cucina italiana, nata nel 2004 da una alleanza pubblico-provata tra istituzioni e industriali di Parma, associazioni dell’agrifood e Consorzi di tutela nazionali e “diventata grande -sottolinea il Sole 24 Ore– sotto la guida del Maestro Gualtiero Marchesi è pronta a fare il salto sui mercati esteri”.
La Scuola di Colorno aprirà nella primavera 2022 a Bangkok la prima accademia oltreconfine a una joint venture con Dusit International, multinazionale thailandese leader nel settore alberghiero e nello sviluppo immobiliare.
La dichiarazione del presidente di Alma, Enzo Malanca
“Andremo a occupare un interno piano della “Food School” che sta aprendo a Bangkok, in zona universitaria, un nuovo edificio di tremila metri quadrati su tre livelli, un investimento di oltre otto milioni di euro complessivamente“, racconta al quotidiano della Confindustria, Il Sole 24 Ore, il presidente di Alma, Enzo Malanca.
“A Bangkok avvieremo a partire dal prossimo autunno lunghi corsi di cucina e pasticceria per formare cuochi professionisti, mentre già ad aprile, Covid permettendo, inizieranno le masterclass e i corsi brevi. Cominceremo inviando dall’Italia due istruttori chef, attualmente in forze alla scuola di Colorno.
Gli studenti avranno anche accesso alla piattaforma di incubazione imprenditoriale di The Food School, The Test Kitchen, che offrirà strutture per il test e la sperimentazione dei prodotti; servizi di pianificazione aziendale; coaching professionale e tutoraggio di rinomati chef locali; e opportunità esclusive per ottenere supporto finanziario dagli investitori durante sessioni di pitching appositamente organizzate”.
“Per promuovere prodotti made in Italy e cultura del cibo italiano -sottolinea Malanca- non basta esportarli in giro per il mondo, bisogna conoscerne le qualità e saperli preparare”.
“Per Alma, il principale riferimento di istruzione e formazione per la cucina italiana nel mondo (forma in media mille studenti l’anno, il 10% stranieri, con un bilancio di 12 milioni di euro) si tratta solo di un primo passo sui mercati internazionali”.
Alma si prepara a sbarcare a Milano e in Cina
Malanca annuncia anche come prosegue il proprio percorso di crescita. “Nel 2022 apriremo una succursale a Milano, dove è più facile calamitare aspiranti chef stranieri, stiamo individuando lo spazio dove avviare corsi brevi. E stiamo lavorando alla prossima apertura di una scuola Alma in Cina, dove siamo già presenti con un ufficio di rappresentanza a Shanghai e dove collaboriamo con Ice e istituti alberghieri locali, con una deadline al 2023“, conclude Malanca.