Le foto scattate da Ivano Zinelli: oggi Andrea Grignaffini
Cari lettori, su Gustoh24 nella rubrica “Le facce che si fanno guardare” (QUI) oggi troverete un erede della grande tradizione veronelliana del giornalismo italiano: Andrea Grignaffini, che racconta con le parole il “buono” dell’enogastronomia made in Italy.
Non tutti lo sanno ma Andrea Grignaffini oltre al vino la sua prima grande passione è stato il calcio, e proprio appena laureato in Giurisprudenza, nel 1988, comincia a scrivere di calcio per il quotidiano della sua città, la “Gazzetta di Parma”.
Ma c’è stato un momento preciso che gli ha cambiato la vita, quando incontra il grande maestro della critica enogastronomica italiana, Luigi Veronelli.
Comincia a scrivere per “Etichetta” e poco tempo dopo si trova a dirigere “Cose buone di Veronelli”, annuario che mette in fila i migliori prodotti italiani. Riferendosi a Gino Veronelli al sito di Identità Golose Grignaffini recentemente ha dichiarato: «Gli devo moltissimo mi catapultò subito nella serie A della gastronomia concedendomi la massima libertà di espressione e insegnandomi il valore dell’umanità dietro a ogni tecnicismo. Lezioni che cerco non dimenticare mai».
Da allora è sempre rimasto nel girone della serie A del migliore giornalismo enogastronomico continuando a recensire vini e a scrivere sulla Gazzetta di Parma, il più vecchio quotidiano d’Italia ora diretto da Claudio Rinaldi, anche Claudio Rinaldi nasce scrivendo di calcio e sempre stato un devoto di Gianni Brera, il più grande giornalista sportivo del ‘900.
Ma passiamo agli “scatti” di Ivano Zinelli ad Andrea Grignaffini.
Andrea Grignaffini ci spiega “chi è”
Nasco a Parma nel 1963.
Dal 1989 inizio una collaborazione giornalistica con il mio maestro: Gino Veronelli. Scrivo di ‘Buone Cose’ nell’omonima guida, lavorando nella Guida Ristoranti e nell’Etichetta. Divento quindi direttore creativo del bimestrale Spirito diVino, collaboro con Gusto la pagina enogastronomica della Gazzetta di Parma.
Sono stato coautore dell’Enciclopedia del Vino di Dalai Editore. Mi viene assegnato il premio Luigi Veronelli come miglior giornalista e nel 2013 il Grand Prix du Sommelier conferito dall’Accademia Internazionale della Cucina. Nel 2012 ho curato e ideato il premio Best Italian Wine Awards con Luca Gardini. Nel 2013 ho partecipato all’ottava edizione di Cuochi e Fiamme su La 7D condotto da Simone Rugiati. Poi è la volta nel 2020 della trasmissione ‘Senti chi Mangia’ con Benedetta Parodi su La 7.
Sono Membro del Comitato Scientifico di Alma, la Scuola internazionale di cucina Italiana e del Comitato di Direzione della Guida Ristoranti de L’Espresso di cui curo la sezione vini.