La giornalista di Linkiesta Gastronomika ha ricevuto il prestigioso riconoscimento a Firenze durante PrimAnteprima
Anna Prandoni, giornalista e scrittrice, coordinatrice di Gastronomika, la sezione food & wine de Linkiesta, ha ricevuto il “Premio Kyle Phillips 2024”. istituito dall’Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana (Aset) per ricordare il collega tosco-americano prematuramente scomparso nel 2013.
Il Premio assegnato ogni anno al giornalista che incarni le caratteristiche di «assoluta mancanza di pregiudizi, curiosità professionale, serenità di giudizio, voglia di esplorare, franchezza, scrittura brillante e sobrietà di comportamento» le è stato assegnato durante PrimAnteprima, l’evento che ha inaugurato la Settimana delle Anteprime del vino toscano 2025, dalla commissione composta dai soci Aset e coordinata dalla storica giornalista toscana, Marzia Morganti, con il supporto di Mariangela Della Monica, Selin Sanli ed Elisabetta Failla. .

Ricordiamo che la giovane Prandoni è stata direttrice responsabile di “La Cucina Italiana” e di “Grande Cucina”, nonché web editor di Italian Gourmet ed ha ricoperto il ruolo di responsabile dei corsi gourmet e digital advisor per l’Accademia Gualtiero Marchesi.
I commenti di Anna Prandoni e di Leonardo Tozzi
“Sono onorata e commossa di ricevere questo premio, che arriva in un momento in cui sento sempre di più l’esigenza di lavorare giornalisticamente su un tema a me caro, molto di moda ma mai abbastanza approfondito e conosciuto. Attraverso il racconto della piccola storia dell’alimentazione -ha affermato Anna Prandoni- possiamo raccontare la grande Storia del nostro Paese e del mondo. Spero che questo riconoscimento sia l’occasione per ricordare che la democrazia passa anche attraverso un racconto etico, puntuale, riflessivo e di indagine del cibo e del vino. Senza approfondire e senza sfatare i troppi falsi miti che alimentano questo argomento non saremo in grado di fare le giuste scelte come consumatori, e non potremo migliorare il nostro Pianeta e la vita delle persone che in questo settore lavorano”.
“Forse qualcuno penserà che in Italia ci sono troppi premi di cui si potrebbe anche fare a meno. Nel nostro caso, -ha detto il Presidente di ASET, Leonardo Tozzi– il Premio che assegniamo oggi alla memoria del collega Kyle Phillips, così prematuramente e ingiustamente scomparso, è in realtà uno strumento per leggere lo sviluppo del giornalismo enogastroagroalimentare anno dopo anno, i colleghi che lo esercitano, le tendenze che analizzano, le storie che raccontano. Quindi non è un premio alla semplice memoria, ma un modo concreto, per quanto possibile, di tenere in vita lo spirito professionale del collega cercando ogni anno di ritrovarne l’estro e la capacità professionale nel corpo e nel mestiere di altri giornalisti che con analoga tempra, indipendenza e autonomia di giudizio rinnovano il meglio della nostra professione, così come era nello stile dell’ottimo Kyle”.