E’ nato a Parma l’Ospedale di Comunità. Un primo passo per riconoscere in pieno la tutela alla salute che la Costituzione richiama all’art. 32 “come fondamentale diritto dell’individuo e della comunità”.
La struttura si trova al terzo piano della residenza “I Tigli” di via Fiume ed è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Azienda USL e ASP Ad Personam
Sono 20 i posti letto disponibili e l’ospedale è già operativo, con i primi degenti che hanno fatto il loro ingresso, nel pieno rispetto delle norme di contrasto alla diffusione del coronavirus.
Le dichiarazioni di Petrini, Borghi e Rossi
“E’ con grande soddisfazione – afferma Anna Maria Petrini, Commissario straordinario dell’AUSL di Parma – che annunciamo l’apertura dell’Ospedale di Comunità nella città di Parma. Un’innovazione del modo di fare sanità che coinvolge tutte le componenti del sistema salute, dai medici di famiglia alle Aziende sanitarie, fino agli Enti, come ASP, nostro partner in questa iniziativa. E’ un servizio di prossimità, dove è fondamentale il ruolo dei medici di famiglia, anello di collegamento tra il cittadino, le sue esigenze di salute e una risposta appropriata rispetto a queste ultime. Grazie a chi ha creduto fin da subito in questo ambizioso progetto – conclude Petrini – ai professionisti dell’AUSL, di ASP e ai medici di medicina generale. A loro il merito di offri re una nuova opportunità ai cittadini di risposta ai propri bisogni e di potenziare ulteriormente il già ricco e diversificato sistema sanitario di questa provincia”.
“Asp ha saputo raccogliere anche questa sfida, realizzando la prima esperienza in cui un servizio sanitario è inserito in un contesto a prevalenza socio sanitaria – afferma Gianluca Borghi, amministratore unico di Asp di Parma -. Mesi di intenso lavoro hanno portato a definire un’alta dimensione di integrazione tra le aziende pubbliche sanitarie e quella sociale, in piena relazione con il Comune di Parma. Questo nuovo servizio dimostra la centralità della Azienda pubblica di servizi alla persona nel welfare cittadino, coniugando innovazione ed efficienza, ottimizzando risorse e sperimentando percorsi inediti, grazie alla disponibilità degli operatori, al servizio dei bisogni delle persone”.
“Il nuovo Ospedale di Comunità – afferma l’assessore al welfare del Comune di Parma Laura Rossi– un importante traguardo per Asp ma soprattutto per il distretto di Parma: finalmente 20 posti a valenza sanitaria per gestire meglio le dimissioni dall’ospedale, la continuità delle cure casa e ospedale e le fasi acute di assistenza. Una grande opportunità per i cittadini del distretto che arricchisce la rete dei servizi presente. Da parte mia una grande soddisfazione per il risultato e un plauso a chi ha lavorato per ottenerlo”.
A CHI E’ RIVOLTO IL SERVIZIO
La struttura accoglie chi per condizioni di salute non può essere assistito al meglio a casa propria o in altra struttura e – al contempo – non necessita di ricovero ospedaliero. L’Ospedale di Comunità risponde ai bisogni di salute di chi,superata la fase acuta della malattia è trasferito dall’ospedale in quanto necessita ancora di assistenza sanitaria seppur meno intensiva o, più semplicemente, di chi ha bisogno di stabilizzare le proprie condizioni, laddove non sia strettamente necessario il ricovero in ospedale.
COSA OFFRE
Per ogni ospite è definito un Piano Assistenziale Individuale – PAI – per rispondere in modo puntuale e personalizzato ai bisogno di salute. La degenza media è fissata in circa 20 giorni.
E’ garantita assistenza infermieristica h 24, tutti i giorni della settimana. E’ assicurata la presenza del medico di medicina generale di almeno due ore al giorno (si turnano secondo un calendario definito 10 medici di famiglia di Parma che ad oggi hanno aderito) e di un fisioterapista per almeno 18 ore settimanali. In caso di necessità, sono attivate consulenze di medici specialistici in struttura o organizzati trasferimenti in altri centri sanitari, come ad esempio presso l’Ospedale Maggiore. Direttore Sanitario dell’Ospedale di Comunità è Antonio Balestrino, direttore anche del Dipartimento cure primarie e del Distretto di Parma dell’AUSL,
Referente medico è Mario Scali, medico di famiglia e medico in staff del Distretto di Parma, Referente infermieristico è Francesco Pappacena.
COME SI ACCEDE
Alla struttura si accede tramite segnalazione all’Unità di valutazione multidimensionale del distretto di Parma, da parte dell’ospedale nell’ambito di dimissioni difficili oppure con segnalazione del medico di famiglia, se il cittadino è al proprio domicilio.
Una battaglia che continua: Per i diritti negati e violati degli anziani cronici non autosufficienti
Una bella notizia che non può rimanere isolata. Ritorneremo a parlare di questo innovativo progetto tra Azienda USL e ASP Ad Personam che cerca di integrare il lavoro delle aziende pubbliche sanitarie e quella più vocata al sociale con un occhio che, nel futuro prossimo, deve essere maggiormente rivolto agli anziani cronici non autosufficienti.
L’auspicio è quello che si affronti maggiormente, a tutti i livelli, gli aspetti che coniugano il sociale e il sanitario per riflettere su uno dei problemi più gravi della nostra società per troppo tempo trascurato ma venuto a galla con prepotenza durante questa pandemia. L’abbandono degli anziani malati.
Una battaglia portata avanti negli anni ’90 con un Convegno nazionale svoltosi proprio a Parma con l’elaborazione di una Carta rivendicativa dei diritti degli anziani cronici non autosufficienti.
Ma ne riparleremo su queste pagine.