Un piano di investimento per un Centro di ricerca e Sviluppo innovativo, con oltre 200 dipendenti. Intervista di Fabio Tamburini a Guido Barilla
Barilla annuncia un investimento di un miliardo in cinque anni, “per metà saranno investiti in Italia, che è e rimarrà il cuore del gruppo” precisa Guido Barilla, presidente della multinazionale alimentare, intervistato dal direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini.
“Abbiamo un valore chiave che ci permette di competere nel mondo e a cui non vogliamo rinunciare: l’italianità. La holding del Gruppo Barilla rimane in Italia”.
Continuare nel percorso di Sostenibilità
L’obiettivo dell’operazione è entrare a far parte della cerchia delle big mondiali nel mercato alimentare, che, nello specifico, si tradurrà in un plafond per migliorare i processi di qualità e sicurezza dei prodotti, il potenziamento delle infrastrutture digitali, l’aumento della capacità produttiva a livello globale, l’innovazione dei prodotti e nei mercati e il percorso di sostenibilità.
Per l’imprenditore di Parma “il Made in Italy non può essere un valore statico nel tempo, deve avere la capacità di evolversi. Mi piace infatti usare un concetto leggermente diverso, che combina la nostra storia e le nostre competenze con la capacità italiana di essere degli innovatori: il Made by Italy. Guardiamo con gli occhi degli italiani qualunque tipo di prodotto. Un esempio è Back To Nature, una recente acquisizione negli Stati Uniti dove abbiamo rivisto tutte le ricette per riformularle con pochi ingredienti di altissima qualità”.
Come rivela nell’intervista al direttore del maggiore quotidiano economico, è prevista anche l’apertura di una sede ad Amsterdam, un centro di sviluppo internazionale, “ma continueremo a pagare le tasse in Italia e ovunque nel mondo dove abbiamo società operative”, dichiara il presidente dell’iconico marchio di pasta. In Italia appunto, sono presenti la metà degli stabilimenti (15 su 29), dove si generano il 41% dei ricavi complessivi e dove lavorano oltre 8700mila persone.
“Barilla è un grande gruppo italiano, ma vuole fare di più. La sfida – prosegue Guido Barilla – è con le grandi aziende alimentari mondiali, vogliamo andare a giocare in Champions League. Quello che vogliamo diventare è un’azienda globale del food, facendo leva sull’italianità e utilizzando al meglio la potenzialità del nostro assetto produttivo italiano. Questo è il caposaldo della nostra strategia e, soprattutto, è l’elemento che ci distingue dai competitor internazionali”.
Il gruppo Barilla, con sede centrale a Parma ha visto lievitare il suo fatturato alla chiusura del 2022, che corrisponde a ben 4,6 miliardi di euro e quasi 490 milioni di Ebitda. Il risultato è ancor più sorprendente contestualizzato con l’impatto considerevole che hanno avuto la guerra e la crisi energetica sul business.