Un viaggio con tappe nelle principali città italiane per promuovere il consumo di prodotti biologici ed incrementare la consapevolezza sugli standard biologici dell’Unione Europea.
La Biomobile si è già fermata in numerose città tra cui Bolzano, Verona, Milano, Bologna, Torino, Udine, Pesaro, Firenze e Perugia per illustrare il progetto “Più biologico regionale in Europa”, incontrare consumatori e professionisti del settore e proporre eventi educativi sul biologico..
Presenza anche a Sana Food per presentare “Bio Fair Südtirol”, un nuovo e ambizioso concetto gastronomico che mira a portare nel piatto sempre più alimenti biologici regionali
Bioland è una grande famiglia composta da circa 10 mila tra allevatori, agricoltori, orticoltori, apicoltori e viticoltori tutti dislocati tra Italia e Germania oltre a più di 1.000 partner nella produzione e nel commercio alimentare tra panifici, caseifici, macellerie e gastronomie. Questi numeri la rendono l’associazione leader per l’agricoltura biologica in Alto Adige e Germania.
Il ramo italiano di Bioland è nato nel 1991 grazie a dieci frutticoltori altoatesini – pionieri dell’agricoltura biologica – che fin da subito iniziarono ad occuparsi dell’incremento della fertilità del suolo, della salute degli animali, di un utilizzo accorto delle risorse naturali e della produzione di alimenti di valore.
Oggi il sodalizio, forte ed innovativo, conta in Alto Adige conta circa 1000 soci, la cui mission è il biologico di altissima qualità. Infatti le aziende associate sono impegnate a garantire la sostenibilità ambientale, la tutela del suolo e il miglioramento della biodiversità, producendo alimenti biologici destinati sia al mercato italiano che paneuropeo. In Italia, Bioland è un attore chiave, detentore di quote di mercato importanti nel settore dei prodotti lattiero-caseari e delle mele biologiche.
Il progetto Più biologico regionale in Europa
Nei giorni scorsi a Sana Food, fiera italiana dedicata al biologico, che si è svolta a Bologna dal 23 al 25 febbraio scorsi, è stato illustrato il progetto “Più biologico regionale in Europa”, cofinanziato dall’Unione Europea. Avviato nel 2023, ha l’obiettivo di promuovere il consumo di prodotti biologici in Italia e Germania, incrementando la consapevolezza sugli standard biologici dell’Unione Europea.
«Il progetto “Più biologico regionale in Europa” cofinanziato dall’Unione Europea – hanno detto Daniel Boni e Anastasija Epstein, responsabili dell’iniziativa – ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare i consumatori sull’importanza dell’agricoltura biologica, facilitando la comprensione dei benefici che derivano dalla scelta di prodotti biologici. Il nostro impegno è quello di promuovere una maggiore consapevolezza del ruolo fondamentale che l’agricoltura biologica ha per la salute e l’ambiente».
Il suo cuore è il tour della Bio Mobil, un veicolo itinerante che ha fatto tappa in numerose città italiane, tra cui Bolzano, Verona, Milano, Bologna, Torino, Udine, Pesaro, Firenze e Perugia, per incontrare consumatori e professionisti del settore, sensibilizzare il pubblico sui benefici e sulle eccellenze del biologico regionale in Europa e proporre eventi educativi sul biologico. Il road show proseguirà in altre città dello Stivale. Infatti il progetto prevede di coinvolgere 15 città in Italia e 18 in Germania. Gli interessati possono seguire l’andamento del progetto attraverso il sito web “Più biologico regionale in Europa” e i social media @bioinpiazza.
Bio Fair Südtirol: un concetto gastronomico improntato al bio
Nel contempo a Sana Food è stato presentato “Bio Fair Südtirol”, un nuovo e ambizioso concetto gastronomico che mira a portare nel piatto sempre più alimenti biologici regionali, promuovendole l’impiego nei ristoranti altoatesini, dalle malghe ai ristoranti stellati, dalle mense scolastiche a quelle aziendali. I prodotti devono provenire esclusivamente dall’Alto Adige, collegando così in modo ottimale i settori del turismo e dell’agricoltura. In questo modo si crea una situazione vantaggiosa non solo per la gastronomia altoatesina, ma anche per i produttori e i trasformatori locali.
«Tutti i nostri partner gastronomici – ha raccontato Reinhard Verdorfer direttore Bioland Südtirol – sono sinonimo di sostenibilità certificata, onesta e vincolante. Le nostre aziende partner si impegnano a utilizzare prodotti biologici provenienti dall’Alto Adige (ad esempio mele, latte fresco) e prodotti biologici provenienti dal commercio equo e solidale (ad esempio caffè, cioccolato) per prodotti selezionati e disponibili. In base alla percentuale di impiego di questi prodotti, le aziende vengono certificate e suddivise in tre diversi livelli: (1) con il 30%-60% di alimenti e bevande biologici, l’azienda riceve lo status di Bronzo; (2) con il 60-90% di alimenti e bevande biologici, l’azienda riceve lo status di Argento; (3) con oltre il 90% di alimenti e bevande biologici, l’azienda riceve lo status di Oro».
Il cooking show di Chloe Facchini
Nel corso del cooking show condotto dalla nota chef emiliana Chloe Facchini sono stati preparati diversi piatti per esaltare le eccellenze biologiche altoatesine ed emiliano romagnole. I piatti sono poi stati serviti in degustazione, per offrire un’interpretazione gastronomica delle potenzialità del biologico in vari ambiti della ristorazione, dalle malghe ai ristoranti stellati.