C’è tempo fino al 19 settembre per partecipare alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione Eu con l’obiettivo di raccogliere pareri su come rendere l’ecosistema industriale agroalimentare più verde, digitale e resiliente
L’esecutivo Ue dà la parola ai protagonisti della transizione
Il Gren Deal europeo va avanti per rendere l’ecosistema industriale agroalimentare più verde, digitale e resiliente. E per rendere concreta la direzione green sul ripristino della natura e il regolamento per dimezzare l’utilizzo di pesticidi entro il 2030 apre una consultazione “all’intera catena del valore industriale, alle autorità pubbliche, alle parti sociali e agli enti di ricerca“.
Bruxelles invita “le parti interessate a proporre azioni per accelerare la duplice transizione” verde e digitale. La consultazione pubblica terminerà il 19 settembre, ma parallelamente la Commissione organizzerà diversi seminari per discutere e raccogliere opinioni su come rendere più competitivo questo ecosistema industriale.
L’obiettivo è “co-creare” un percorso di transizione per il settore agroalimentare entro la fine del 2023. Un’iniziativa che rientra nel più ampio aggiornamento della strategia industriale dell’Ue presentata a marzo 2020.
Deforestazione, perdita di biodiversità, degrado del suolo, inquinamento delle acque. Oltre a essere responsabile del 70 per cento dei prelievi di acqua dolce e per circa il 30 per cento delle emissioni globali di gas a effetto serra: una filiera agroalimentare che causa effetti ambientali negativi è un cane che si morde la coda. In un’analisi sulle politiche europee a sostegno del settore pubblicata oggi dall’esecutivo comunitario, la Commissione ha individuato le principali sfide per il sistema alimentare. L’equazione da risolvere è la seguente: mitigare e adattarsi all’impatto del cambiamento climatico garantendo al contempo il reddito di agricoltori e pescatori e la sopravvivenza di aree rurali. E assicurando diete sane e sostenibili per i cittadini.
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