BUONA PASQUA A TUTTI I NOSTRI LETTORI
La Pasqua, insieme al Natale, è una delle feste più sentite in tutto il Paese e i dolci spiccano nelle tavole di tutti con le loro origini impregnate di simboli, storia e tradizioni legate al passato dei nostri avi e dei luoghi di nascita di ogni persona.
Oggi vi diamo la Buona Pasqua parlando di due eccellenze dolciarie abruzzesi.
La Sfogliatella e il Taralluccio, ambedue a Denominazione Comunale (De.Co.). Questi due pregiati dolci di Villalfonsina e Casalbordino, firmati Paolo Cavuto, Giovina Miserere e Vittorio Cavuto, (quest’ultimo titolarei del panificio C&M a Villalfonsina), sono sbarcati, in questi giorni, nelle redazioni di Gustoh24 a Parma e Ponteranica di Bergamo.
Dopo i dovuti ringraziamenti a Paolo, Giovina e Vittorio, solo due parole su questi dolci che, come recita un noto spot televisivo, sono “facili da preparare ma impossibili da imitare“.
In questa pagina ve li presentiamo come un dolce augurio pasquale di serenità per tutti, un augurio tanto più necessario in questo periodo, mentre da una parte infuria una guerra sanguinosa con la Russia che aggredisce l’Ucraina e dall’altra, un Covid che non si decide di lasciarci in pace.
Ma crediamo che ci sia davvero bisogno di dolci auguri, nonostante tutto.
Parliamo dell’ Abruzzo. I protagonisti assoluti dei dolci di Pasqua in questa regione, e in particolare in provincia di Chieti, si chiamano pupe, cavalli e cuori. La tradizione vuole infatti che ai bambini venga realizzato un dolce a forma di cavallo e alle bimbe uno a forma di “pupa”, cioè di bambola, mentre tra gli “innamorati/morosi” ci si regala un cuore, con lo stesso impasto e le stesse vivacissime decorazioni colorate del cavallo e della pupa.
Ma torniamo a Villalfonsina per continuare ad “offrire” (solo in foto) ai nostri lettori le sfogliatelle DeCo e i Tarallucci DeCo della “premiata Ditta villese”, il Forno collocato a pochi passi dalla storica Fontana del 1881 che si trova proprio all’ingresso di Villalfonsina (come avevamo fatto tempo fa con le dolcezze di Franco Loreto e Ugo Massa). Eccoli:
Ed ora, dopo la Buona Pasqua, vi diamo, qui sotto, anche la notizia della giornata.
Pasqua: in alto i prezzi all’ingrosso dei prodotti tipici
Quest’anno rispetto ad un anno fa, a Pasqua, le famiglie italiane dovranno fare i conti con gli evidenti rincari, anche all’ingrosso, dei prezzi dei prodotti alimentari tipicamente consumati. Partendo dalla più tradizionale delle pietanze, l’agnello, il prezzo nel circuito del vivo, secondo l’analisi di BMTI sui dati delle Camere di commercio, registra un aumento medio del +23% (confronto rispetto alla settimana precedente la Pasqua 2021). In rialzo anche i prezzi delle uova, ancora sulla scia degli aumenti registrati a febbraio e marzo a causa di una poca disponibilità di prodotto e all’aumento dei costi di produzione. Dai listini della CUN Uova da consumo il prodotto proveniente da allevamenti da terra (categoria L) questa settimana si attesta su 1,91 €/kg (+47% rispetto a un anno fa),
Anche la farina di grano tenero, utilizzata per molte preparazioni, è in forte crescita, nonostante la stabilità osservata da metà marzo, conseguente ad un alleggerimento delle tensioni nel mercato del grano tenero nazionale (+48% per la farina di tipo 00).
Ben più marcata la crescita dei prezzi all’ingrosso del burro, a seconda della tipologia, tra il +70% e il +120%, complice la ridotta disponibilità di prodotto nel mercato.
In generale, gli incrementi registrati, sono da ricondurre ai balzi dei prezzi delle materie prime agricole (dai cereali per l’alimentazione umana ai mangimi zootecnici, dal burro agli oli vegetali) e dei costi energetici registrati nei mesi scorsi, ulteriormente accentuati con lo scoppio del conflitto russo-ucraino.