L’evento è stato sponsorizzato dalla cantina di vini salentini Conti Zecca e parte del ricavato è stato donato a Save the Olives

Un concerto da applausi ha fatto calare il sipario sull’estate Salentina. Sto parlando di un grande evento musical-gastronomico, allestito in una delle strutture di maggiore charme dell’intera regione: il Castello di Ugento. Vi invito a cercarlo su google, resterete a bocca aperta. Così, infatti, sono rimasto io, varcando il portale del castello ed atterrando nel regno della bellezza. Scenario migliore di questo non poteva esserci per “Il Concerto degli Chef” – evento che ha unito alta cucina, musica, arte, socializzazione e finalità ambientali – tenutosi il 31 agosto in collaborazione con il format innovativo Supper Segreta.

L’evento ha visto la partecipazione di 75 ospiti, suddivisi in 3 gruppi, che hanno vissuto un’esperienza culinaria indimenticabile in un’atmosfera di convivialità e raffinatezza.

L’evento è stato sponsorizzato dalla cantina di vini salentini Conti Zecca e parte del ricavato è stato donato a Save the Olives. Supper Segreta, crea connessioni tra persone sconosciute attraverso social table in location insolite e solitamente inaccessibili per delle cene comuni. Le founders di EFFE studio, che hanno ideato il format, hanno curato la direzione creativa dell’evento, rendendolo unico nel suo genere. Nelle storiche sale del Castello di Ugento, cinque chef stellati hanno orchestrato una vera e propria sinfonia culinaria, ciascuno dedicandosi a una portata della cena. 

Giovanni Solofra e Roberta Merolla

Gli Chef e i Loro Piatti:

Pietro Zito ha aperto la serata con un raffinato entre: Freddo di ricotta profumata al limone e sedano dolce. L’allestimento richiamava il giallo e il verde, con limoni, sedano ed erbette dall’orto personale dello chef, creando un’atmosfera fresca e vibrante.
Roberto Pisciotta ha deliziato con un sorprendente antipasto: Ostrica, Opuntia e olio d’Oliva. La tavola, adornata con candele, fichi d’india, ostriche, perle e pietre, evocava le rocce dei muretti a secco e gli scogli, con un allestimento in bianco candido.
Domingo Schingaro ha presentato il primo piatto: Raviolo freddo con pesto di basilico, cipolla rossa, cocomero barattieri, pomodori, basilico, origano e cetriolo cucumarazzo. La tavolata era un inno al verde, con vegetali che richiamavano un orto estivo pugliese.
Cristina Bowerman ha sorpreso con il secondo primo: Mischiato forte di mare con alghe e miso. L’allestimento, nei toni del rosso e nero, ricordava le alghe marine e le cozze, con rocce e anturium rossi che creavano un’atmosfera misteriosa e intensa.
Fernando Rizzello ha servito un secondo di grande effetto: Ombrina gold alla pizzaiola. La tavola, impreziosita da dettagli dorati, si fondeva perfettamente con la sala affrescata del castello, creando un connubio di eleganza e semplicità.
Giovanni Solofra ha chiuso la cena con un dessert che omaggiava la tradizione pugliese: Una nuova memoria dell’antica colazione con pane raffermo arrostito, latte e caffè, rivisitato con latte di mandorla e caffè leccese. L’allestimento con chicchi di caffè e mandorle secche, evocava i sapori autentici della terra pugliese.

L’intero evento dunque è stato un armonioso susseguirsi di grandi maestri d’orchestra, ognuno armato di storia e sensibilità ovviamente differenti, che però hanno saputo dar vita ad un unico, sorprendente, convincente, racconto gastronomico. Il format è stato particolarmente apprezzato dagli ospiti i quali, peregrinando negli spazi sbalorditivi del castello, ciascuno dei quali allestito come un micro-mondo del tutto assestante (vale a dire con il suo cuoco, la sua tavola, il suo arredo, la sua musica dal vivo), hanno camminato non solo con le gambe e con il palato, ma anche con gli occhi, la mente e soprattutto l’anima. Tappa dopo tappa infatti gli ospiti sono giunti alla fine del viaggio consci di aver raccolto dei nuovi preziosi ricordi da portare sempre con sé.

Dunque complimenti agli chef, ai musicisti, gli organizzatori ed a tutti i protagonisti del concerto.

Bene, bravi, bis! E grazie per le foto offerte da Ilenia Tesoro.