Domenica 30 ottobre in occasione della VI edizione della Giornata nazionale della Camminata tra gli olivi– promossa dall’Associazione Città dell’Olio con il patrocinio di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Ministero della Cultura e LILT – in 168 Città dell’Olio italiane si terrà il flash mob #Abbracciaunolivo per sensibilizzare la popolazione sulla salvaguardia dell’ambiente e il contrasto all’abbandono dei terreni olivicoli attraverso la riduzione di emissioni di gas serra (CO2) e il ritorno all’olivicoltura tradizionale e all’agricoltura sociale.
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GIORNATA NAZIONALE DELLA CAMMINATA TRA GLI OLIVI
Da Nord a Sud migliaia di partecipanti alla Camminata tra gli olivi si terranno per mano e daranno vita a cerchi e girotondi umani intorno agli olivi siti nelle Città dell’Olio. Un abbraccio condiviso e collettivo che servirà a manifestare con un atto dal grande valore simbolico l’amore verso la pianta che più di ogni altra protegge l’ambiente e l’impegno dell’intera comunità nella conservazione del paesaggio olivicolo e nel recupero dei terreni agricoli abbandonati.
“Recenti studi condotti dal COI, il Consiglio Oleicolo Internazionale, hanno dimostrato che produrre olio EVO rispettando la biodiversità del territorio fa bene all’ambiente – ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio – forse non tutti sanno che un ettaro di olivo cattura l’impronta di carbonio annuale di una persona e che con un litro di olio prodotto si catturano ben 10,65 kg di CO2 dall’atmosfera. Ciò significa che l’intera produzione mondiale di olio di oliva sarebbe in grado da sola di assorbire le emissioni di una città di oltre 7milioni di abitanti come Hong Kong. Per questa ragione quest’anno abbiamo deciso di dedicare le nostre Camminate tra gli olivi a due grandi temi: la crisi ambientale e l’abbandono olivicolo, sensibilizzando la popolazione e sollecitando il Governo sulla necessità di incentivare il ritorno all’olivicoltura tradizionale e sostenibile. Inoltre, riteniamo importante valorizzare l’agricoltura sociale attraverso nuovi bandi specifici per l’imprenditoria giovanile e femminile. In Italia, ci sono alcune eccellenze che fanno scuola e possono costituire un modello da imitare”
Le emergenze
Camminare tra gli olivi, dunque, per riaccendere i riflettori su due grandi emergenze: una nota e una dimenticata. La prima riguarda l’impatto che le emissioni di CO2 hanno sull’ambiente provocando cambiamenti climatici che producono effetti spesso devastanti. Secondo i ricercatori FAO se non verranno adottate strategie di riduzione, i gas serra aumenteranno del 30% entro il 2030. Tra queste strategie per migliorare la capacità di accumulo di carbonio nella biosfera con conseguente mitigazione del riscaldamento globale, ricorrere alla piantumazione e provvedere alla conservazione delle piante arboree – tra cui gli ulivi – che per il loro ciclo poliennale risultano più efficienti rispetto alle piante erbacee. La seconda è un’emergenza dimenticata: l’abbandono degli uliveti. In una sola generazione, l’Italia ha perso più di un terreno agricolo su quattro e ha visto la scomparsa del 28% delle sue campagne (dati Coldiretti). Solo in Toscana sono 4 milioni gli olivi abbandonati e trascurati dal cui recupero si potrebbero generare un fatturato di 30-40 di euro in più di produzione di extravergine. Ismea ha messo all’asta ben 386 terreni agricoli abbandonati in tutta Italia: oltre 10mila ettari che si trovano soprattutto tra Sicilia e Calabria. Di fronte a questa situazione sono necessari investimenti e piani di sviluppo che tengano conto del crescente interesse dei turisti per l’oleoturismo come dimostrano le tendenze registrate dal Rapporto annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano 2022 curato dalla prof.ssa Roberta Garibaldi.
Le Camminate
Quest’anno sono 17 le Regioni coinvolte nella Camminata tra gli olivi. La Toscana e la Sardegna primeggiano con 21 città aderenti, seguono la Liguria (18), Lazio (15) e Veneto (14). Tante le proposte di itinerari da vivere in famiglia, in coppia o da soli alla scoperta dei paesaggi legati alla storia ed alla cultura millenaria dell’oro verde. Si va dalle passeggiate tra gli uliveti alle visite ai frantoi, dai tour in bike tra gli olivi come quello da Bassano del Grappa a Marostica in provincia di Vicenza e il tour esperienziale in ebike (bici assistite) fra borghi antichi della Valle del Farfa a Toffia (RI). Ovunque sono previsti corsi di assaggio e degustazioni con visite al patrimonio artistico e culturale delle Città dell’Olio come nel caso del complesso monumentale di San Giovanni in Venere a Fossacesia (CH), del percorso emozionale nel Convento Francescano “Scrigno di rituali e conoscenze” di Colobraro (MT) e dei poderosi resti della Tintoria ducale di Cerreto Sannita (BN). Di particolare interesse sono i percorsi alla scoperta dei paesaggi storici rurali iscritti nel Registro nazionale come quello previsto al Parco Storico di Venafro, ma di particolare pregio sono anche i percorsi nei parchi archeologici e tra i nuraghi e quelli sulle antiche mulattiere come quella a Ronco del Carro a Monte Isola (BS). Sono previste anche esperienze originali come la Camminata tra gli olivi delle mura di Siena e consigliate le visite agli ulivi millenari e centenari tra cui Collezione Mondiale degli Ulivi “Ole Mundi” di Lugnano in Teverina (TR). Da non perdere, le Camminate in cui sono previsti spettacoli e musica come a Minturno (LT) dove si esibiranno i gruppi folklorici di Minturno, con gli Sbandieratori e le Pacchiane (costume tipico minturnese). C’è anche la possibilità di mettersi alla prova con esperienze dirette nella raccolta e nella piantumazione in tante Città dell’olio oppure la scelta dell’olio sugli scaffali del supermercato che è la divertente iniziativa prevista a Lavagna (GE) per educare i consumatori. Tanti i percorsi naturalistici e i laboratori per bambini a Seneghe (OR) ad esempio, attraverso lo yoga si divertiranno ad imitare i movimenti di animali e le loro voci e andranno alla ricerca del cibo e costruiremo insieme la rete della vita, per approfondire i principi etici della permacultura: cura della terra, cura delle persone e condivisione delle risorse. Un’altra esperienza didattica da non perdere riguarda l’impianto di nuovi olivi nel “Parco urbano della biodiversità olivicola molisana” di Termoli (CB) alla scoperta delle 20 cultivar molisane presenti.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti, basta scegliere la propria camminata sul sito: www.cammintatragliolivi.it