L’istanza per “coltivare” il foie gras. Al via le valutazioni dell’Autorità per la sicurezza alimentare – EFSA. Il commento del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura della Lega
La start-up francese Gourmey ha annunciato di aver presentato alle autorità di regolamentazione dell’Ue una richiesta di autorizzazione per il suo foie gras coltivato, la prima richiesta di vendita di carne coltivata nell’Unione Europea.
L’azienda ha presentato domanda di autorizzazione alla commercializzazione anche a Singapore, negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Svizzera.
La sicurezza dei consumatori è al centro delle richieste di autorizzazione presentate agli enti regolatori, tra cui la Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti, la Singapore Food Agency (SFA), la Food Standards Agency (FSA) nel Regno Unito, l’Ufficio federale svizzero per la sicurezza alimentare e di veterinaria (FSVO).
Per essere commercializzata in Ue, la carne coltivata deve essere approvata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma (Efsa). Il processo di valutazione dovrebbe durare almeno 18 mesi e riguarda anche i potenziali impatti sociali ed economici.
Nicolas Morin-Forest, CEO di Gourmey, ha dichiarato:“Non vediamo l’ora di continuare a lavorare a stretto contatto con le autorità di regolamentazione per garantire la piena conformità ai requisiti di sicurezza durante queste procedure. Siamo certi che i nostri prodotti soddisferanno questi standard altamente esigenti, in modo che chiunque lo desideri possa godere di nuove esperienze gourmet in tutto il mondo”.
Il commento del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega
“È arrivato il momento della verità per l’Europa. Bruxelles dovrà decidere quale modello alimentare scegliere: la qualità e il benessere garantiti dai prodotti tradizionali oppure cibi realizzati in laboratorio, privi di proprietà organolettiche e nutritive che li distinguano? Noi abbiamo già fatto la nostra scelta e vogliamo che tutti possano mangiare bene. Non lasceremo che chi è in difficoltà debba accontentarsi di queste paccottiglie insapori”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.
“Noi pensiamo che la carne debba provenire dagli animali, non dai laboratori. Noi pensiamo che sia un diritto di tutti mangiare cibo nutriente e saporito. Noi pensiamo che i nostri allevatori non vadano colpevolizzati, ma debbano essere aiutati a produrre in maniera sempre più sostenibile. Servono investimenti, controlli di qualità, principi commerciali severi e, quando serve, anche dazi per impedire l’importazione di alimenti potenzialmente dannosi. Queste sono le idee della Lega e questo continueremo a ripetere a Bruxelles e ovunque ne avremo la possibilità”, conclude l’ex Ministro dell’agricoltura Centinaio.