L’azienda marchigiana ha festeggiato al ristorante Pipero il debutto del nuovo rosso Igt e i 20 anni della storica etichetta Ludi. Angela Velenosi, “racconto al mondo le mie colline”

Annunciamo la nascita di Ninfa, che crediamo diventerà un instant classic di Velenosi, mentre la nostra storica etichetta Ludi compie 20 anni: di motivi per festeggiare la nostra cantina ne ha molti in questo 2021 di fermento, che sta segnando la ripartenza del mondo del vino dopo lo stop causato dalla pandemia”. Con queste parole e alzando i calici riempiti con il suo Grand Cuvée Gold 2010, Angela Velenosi, alla guida, assieme ai figli Marianna e Matteo, dell’ azienda vitivinicola Velenosi ad Ascoli Piceno, ha festeggiato il debutto del nuovo vino Ninfa e i vent’anni di Ludi con una cena-degustazione organizzata per la stampa al ristorante stellato Pipero di Roma.

Da tre anni Angela Velenosi ha intrapreso un percorso di incontro e dialogo dei propri vini con alcuni grandi interpreti della cucina stellata di Roma: dopo Francesco Apreda di Idylio nel 2019 e Anthony Genovese de Il Pagliaccio nel 2020, la scelta è caduta su Ciro Scamardella, ispirato chef campano alla guida della brigata del ristorante di Alessandro Pipero.

La serata al Pipero

Il commento di Angela Velenosi

Il Piceno non brilla per essere un terroir famosissimo – ha dichiarato Angela Velenosi -, invece è un gioiellino che va scoperto. Immaginate 37 anni fa, quando è iniziata la mia avventura imprenditoriale nel vino, le difficoltà incontrate. Giravo il mondo a raccontare le mie bottiglie e le mie colline, soprattutto orgogliosa di vivere lì. Sono partita da zero e sono arrivata ad essere una azienda di riferimento sul territorio marchigiano ma direi anche nazionale. Produciamo due milioni e mezzo di bottiglie ed esportiamo in 55 Paesi del modo. Lavoriamo tenendo sempre bene in mente che il nostro cliente è il mercato, ho sempre guardato al mercato, ho interpretato le mie colline in modo che anche in Nuova Zelanda e in Canada capissero cosa sto dicendo”.

L’attenzione al mercato è senz’altro servita alla cantina marchigiana a difendersi bene nel periodo Covid, tanto che nel 2020 le vendite dei vini Velenosi sono cresciute del 3%, come racconta a Gustoh24 la sales manager Antonella Di Palma. “Quando si è fermata l’Italia – spiega Di Palma – abbiamo spedito all’estero, e quando si è fermato l’estero, abbiamo ripreso a consegnare sul mercato interno, inoltre ci ha favoriti il fatto di essere bene attrezzati nel commercio on line”.

La cena evento da Pipero è servita per apprezzare il nuovo nato dell’azienda Velenosi,il Ninfa Marche Igt Rosso 2019 – ben sposato con la mitica carbonara di Pipero – e il perfetto abbinamento che l’iconico Ludi (proposto nelle annate 1998, 2002, 2010 e 2018) trova con la carne e i piatti elaborati. Il Ninfa Marche IGT Rosso 2019 – lanciato in anteprima a Vinitaly – vuole stare vicino a Millennials e Generazione Z e celebra il lato seduttivo del vino. Il nuovo nato delle cantine Velenosi è caratterizzato dall’incontro tra Cabernet, Merlot, Montepulciano e Syrah e il nome rende omaggio alla divinità dell’uva, che emerge dalla spuma del mosto e si muove sinuosa nel bicchiere (in etichetta è rappresentato da una donna giovane, vivace e piena di fascino, ndr).

Il Moscato Velenosi ha concluso in dolcezza la cena-degustazione in cui hanno trovato spazio per l’assaggio anche uno storico cavallo di battaglia di Velenosi, come Roggio del Filare Rosso Piceno DOC Superiore che, con la vendemmia del 2018, ha appena conquistato per la diciassettesima volta i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, Rêve Offida DOCG Pecorino /annata 2019 e Verso Sera Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo DOCG 2019.