Il responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega, Gian Marco Centinaio guarda con favore alla proposta notificata alla Commissione Ue
Verso il divieto di denominazioni di carne per prodotti vegetali
La Francia pone un vero e proprio paletto all’uso di denominazioni utilizzate per la carne, per prodotti a base di proteine vegetali, quali filetto, controfiletto, costata, lombata, bistecca, scaloppina, grigliata, costolette, prosciutto e altro.
Il governo francese ha infatti notificato all’Unione Europea il progetto di decreto nazionale per vietarne l’utilizzo.
Una “conferma della bontà della nostra proposta già approvata in Senato” dice Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato e responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.
“Tra qualche mese in Francia non esisteranno più ‘hamburger vegetali’ o ‘bistecche di tofu’ e altre espressioni del cosiddetto meat sounding. La norma voluta dal governo francese e notificata in questi giorni alla Commissione europea conferma – afferma Gian Marco Centinaio- che anche noi ci siamo mossi nella giusta direzione, con la nostra proposta già approvata in Senato, che ora attende il sì definitivo della Camera”.
“La carne è carne e i vegetali sono vegetali e ciascuno deve chiamarsi con il proprio nome. Solo così possiamo garantire la giusta informazione ai consumatori e impedire una concorrenza scorretta. È questo l’obiettivo dell’emendamento mio e del collega Giorgio Bergesio, approvato agli inizi di luglio a Palazzo Madama all’interno del ddl contro i cibi sintetici. Sapere che anche altri Paesi condividono questa impostazione conferma l’importanza del tema sia per il settore zootecnico che per le famiglie”, conclude Gian Marco Centinaio.