Arriva dal Ministero dello Sviluppo Economico alle Politiche agricole Stefano Patuanelli. 47 anni, tre figli, laureato in ingegneria, è nato a Trieste, dove nel 2005 è stato tra i primi ad animare il gruppo Beppe Grillo.
Patuanelli, da sempre fedelissimo di Di Maio rappresenta l’area moderata dei 5 Stelle.
È stato consigliere comunale nel capoluogo giuliano e poi Capogruppo del Movimento in Senato. E soprattutto è stato fra i protagonisti della trattativa perchè il governo M5s-Pd arrivasse al traguardo.
Dal Ministero dello Sviluppo economico Patuanelli si porterà il nuovo capo di gabinetto Francesco Fortuna.
I commenti e gli auguri di buon lavoro
“I migliori auguri di buon lavoro al neoministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli che ha già dimostrato capacità ed impegno nelle battaglia a difesa del vero Made in Italy agroalimentare”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Siamo fiduciosi che l’intero nuovo Esecutivo guidato dal premier Mario Draghi – sottolinea Prandini – saprà valorizzare l’agroalimentare nazionale che è diventato nell’emergenza Covid la prima ricchezza del Paese con un valore che supera i 538 miliardi e garantisce dai campi agli scaffali 3,6 milioni di posti di lavoro ma è anche leader in Europa grazie ad una agricoltura da primato per qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale.
“Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per il Recovery Plan” conclude Prandini nel sottolineare che “occorre ripartire investendo sui punti di forza del Paese e l’agroalimentare è stato l’unico settore cresciuto all’estero nel 2020 facendo registrare il record storico per il Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo, nonostante le difficoltà della pandemia Covid.
“La persona giusta per le prossime sfide dell’agricoltura”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta a caldo la nomina di Stefano Patuanelli a Ministro delle Politiche Agricole.
“Il neo ministro porta al dicastero dell’Agricoltura un’importante eredità, quella della guida del Ministero dello Sviluppo Economico. – afferma Giansanti – Con lui abbiamo lavorato a stretto contatto durante il precedente governo e fondamentale è stato il suo impegno per l’Agricoltura 4.0, fortemente voluta da Confagricoltura per la spinta propulsiva necessaria a dare nuova linfa al settore primario”.
“Per le imprese agricole ci sono sfide importanti sul mercato interno, in Europa e nel mondo – continua Giansanti – che richiedono un accompagnamento politico in grado di valorizzare l’agricoltura italiana, ma al contempo di costruire quella del futuro, con il supporto della ricerca, dell’innovazione e con la giusta attenzione alla sostenibilità. Insieme dobbiamo programmare il piano di sviluppo del settore, che ha bisogno di slancio e programmazione, soprattutto in questo periodo di difficoltà economica aggravata dalla pandemia. L’agricoltura è anche fattore chiave della transizione ecologica su cui si fonderà il PNRR”.
Con il neo ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, Confagricoltura ha creato un dialogo proattivo per la crescita e lo sviluppo del Paese, per il quale è fondamentale l’apporto del settore agroalimentare, prima voce del PIL nazionale.
L’auspicio di Palazzo della Valle è quindi di continuare in questa direzione. “Al Governo Draghi – conclude Giansanti – vanno i migliori auguri di buon lavoro”.
Auguri di buon lavoro al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e alla squadra del Governo presieduto da Mario Draghi, con l’obiettivo strategico di “riprogettare il futuro dell’Italia”‘ insieme a tutte le forze sociali. E’ questo il messaggio di Cia-Agricoltori Italiani, all’indomani della formazione del nuovo esecutivo, da cui si attendono le soluzioni politiche che permettano di superare la crisi determinata dal Covid-19, ponendo le basi per il rilancio economico del Paese. Secondo Cia, con il passaggio dallo Sviluppo economico al dicastero agricolo, il ministro Patuanelli potrà mettere, con grande efficacia, la sua esperienza al servizio del comparto, grazie all’impegno profuso nel credito d’imposta “Transizione 4.0” in agricoltura, inserito nell’ambito del “Piano Industria 4.0”.
Cia sottolinea, inoltre, come sia importante il protagonismo attivo del mondo agricolo nella fase di riscrittura del Recovery Plan. “Chiediamo al ministro –afferma il presidente nazionale Dino Scanavino– un rafforzamento dell’apparato produttivo del Paese, che ricrei un ciclo economico virtuoso. Con particolare attenzione alle aree rurali interne, dove 11 milioni di cittadini italiani soffrono la scarsa dotazione di servizi sociali e reti infrastrutturali, fondamentali per il trasporto delle merci di qualità del nostro Made in Italy agroalimentare. La costruzione di qualsiasi riprogettazione futura non potrà, infatti, prescindere da politiche che promuovano l’implementazione dei servizi fondamentali alla crescita economica in questi territori”.
“Occorrerà quindi un Recovery Plan -prosegue Scanavino- che, invece di sussidi a pioggia, preveda robusti investimenti, sia nella digitalizzazione che nei servizi infrastrutturali. Abbiamo davanti il futuro dell’Italia e occorre programmare nuove strategie per mettere in atto la transizione green, che ci viene richiesta dall’Europa. Sarà, dunque, essenziale il contributo degli agricoltori italiani, vere sentinelle del nostro territorio e prime vittime degli effetti dei cambiamenti climatici. Siamo disponibili -conclude Scanavino- a continuare il dialogo costruttivo con le istituzioni per progettare insieme questo indispensabile piano strategico, lanciato con convinzione da Cia già prima della crisi pandemica”.
“Formuliamo i migliori auguri di buon lavoro al nuovo responsabile del Dicastero dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, nella certezza che grazie al grande lavoro portato avanti al Ministero dello Sviluppo Economico saprà contribuire a dare una sensibile accelerata alla necessità di promuovere l’innovazione nel comparto primario; siamo pronti sin da ora a confrontarci e a collaborare con lui sulle tante sfide che attendono il settore agricolo”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo la nomina del neomimistro delle Politiche Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, che giurerà oggi nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“Ricordiamo con piacere, infatti, che Patuanelli ha avuto il grande merito di portare a casa il Piano nazionale Transizione 4.0 2020-22, estendendo la platea dei beneficiari del super e iperammortamento alle imprese che godono di un regime fiscale forfettario e dando così concreto impulso allo sviluppo dell’agricoltura e alla promozione della sostenibilità ambientale, della sicurezza sul lavoro e di quella alimentare, favorendo al contempo lo sviluppo economico del Paese”, osserva il presidente della Copagri.
“Il nostro augurio di buon lavoro va ovviamente esteso a tutta la squadra di governo del Presidente del Consiglio Mario Draghi, con particolare riferimento al ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, al quale ricordiamo che l’agricoltura è il motore propulsivo del tanto decantato cambio di passo green e a cui diamo la medesima e immediata disponibilità per un confronto”, conclude Verrascina.
“A nome di tutta la cooperazione agroalimentare formuliamo le nostre congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro al nuovo ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli. Siamo pronti ad offrire al neo Ministro tutta la nostra collaborazione per contribuire allo sviluppo e alla crescita dell’agroalimentare italiano, che passi per l’innovazione, la sostenibilità e il rafforzamento del made in Italy sui mercati internazionali. Abbiamo già avuto modo di conoscere ed apprezzare il Ministro Patuanelli quando era al Dicastero dello Sviluppo Economico e siamo sicuri che saprà portare la sua esperienza e la sua conoscenza delle principali esigenze delle imprese per dare maggior dinamismo al settore agroalimentare, lavorando sulla semplificazione burocratica, sugli strumenti di capitalizzazione e di accesso al credito e sulle forme di aggregazione e concentrazione dell’offerta”. Così il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri commenta la nomina del neomimistro delle Politiche Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, che ha giurato questa mattina alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“Estendiamo il nostro augurio di buon lavoro – prosegue Mercuri – anche all’intera compagine governativa, a partire dal Presidente del Consiglio Mario Draghi e a tutti gli altri ministri, in particolare quelli dello Sviluppo Economico, degli Esteri, della Transizione ecologica e della Transizione digitale, che potranno a nostro avviso svolgere un ruolo fondamentale nel dare la giusta rilevanza all’agroalimentare all’interno del processo di ammodernamento e di crescita del Paese, in un’ottica di sviluppo sostenibile, che sarà al centro del Recovery Plan”.
Il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (Conaf) porge i migliori auguri di un proficuo lavoro al nuovo Governo e al Presidente del Consiglio Mario Draghi, ai nuovi Ministri e ai Sottosegretari di prossima nomina. Ad essi spetterà il fondamentale compito di guidare l’Italia verso le sfide del futuro, durante mesi complicati dall’emergenza pandemica, cogliendo le opportunità di fare investimenti di lungo periodo grazie ai fondi europei.
Consci della complessità e dell’importanza di queste sfide, il CONAF offre la propria collaborazione al Governo, e in particolare ai Ministeri le cui competenze ricadono sulle attività dottori agronomi e forestali: il Ministro dello Sviluppo economico e lavoro, Giancarlo Giorgetti, il Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione internazionale, Luigi di Maio, il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, il Ministro alla Transizione ecologica, Roberto Cingolani, il Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, il Ministro dell’Università e ricerca, Cristina Messa, il Ministro dei Beni e attività culturali, Dario Franceschini, il Ministro dell’Innovazione e transizione digitale, Vittorio Colao, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, al Ministro per il Sud, Mara Carfagna e, infine, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli.
“Il ruolo del comparto agricolo è decisivo nel pensare al futuro e alle sfide che ci attendono, partendo dalla sostenibilità delle produzioni per arrivare alla lotta ai cambiamenti climatici, passando per la tutela e la valorizzazione del paesaggio, della biodiversità, delle colture locali. Ed è anche un comparto capace di portare innovazione tecnologica e sicurezza, per esempio nelle tecniche di risparmio idrico o nella cura del territorio dal dissesto.
Nonostante l’emergenza che stiamo tutt’ora vivendo, che auspichiamo presto si concluda, pensiamo che l’Italia sia pronta ad affrontare queste sfide e offriamo al Presidente del Consiglio e alla squadra di Governo le competenze tecnico-scientifiche e l’aiuto dei dottori agronomi e dei dottori forestali”. – ha dichiarato Sabrina Diamanti, Presidente CONAF
“Buon lavoro al nuovo Ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, a cui spetterà il compito di progettare un piano strategico olivicolo nazionale serio in grado di dare prospettive a lungo termine a tutto il settore, che ha bisogno di guardare al futuro e all’innovazione”.
Così il Presidente di Oliveti Terra di Bari, Gennaro Sicolo, sulla nuova nomina a via XX Settembre e sulle priorità per il mondo olivicolo.
“Oltre a pianificare il futuro, il nuovo Ministro dovrà sempre guardare con attenzione al problema xylella, cercando di eliminare ogni ostacolo burocratico che impedisce il rilancio del Salento”, continua Sicolo.
“Desidero però ringraziare il sottosegretario Giuseppe L’Abbate per l’impegno ed il grande lavoro di questi mesi, l’olivicoltura ha trovato in lui un politico attento alle esigenze del settore e una persona seria in grado di colmare molte lacune”, conclude Sicolo.
I migliori auguri di buon lavoro al neo ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, da parte del sistema dei Consorzi di tutela delle oltre 300 produzioni agroalimentari DOP IGP.
“Piena disponibilità e collaborazione al Ministro Patuanelli, sin da subito – sottolinea Cesare Baldrighi, presidente Origin Italia -, per affrontare le importanti sfide che ci attendono, sia in Italia sia in Europa; in particolare per affrontare i processi di riforma in atto sul tema agricolo ed alimentare, per sostenere la transizione ecologica e attuare i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.
La pandemia ha accelerato le necessità di un ripensamento radicale dei modelli di produzione, distribuzione e consumo del cibo e questo comporterà delle scelte politiche e strutturali molto importanti.
Sarà importante confrontarsi, anche in vista del G20 in Italia, sui temi della tutela internazionale delle Indicazioni Geografiche – aggiunge Origin Italia -, per rafforzare la difesa delle nostre produzioni, e avere voce in capitolo in Europa per i temi del Farm to Fork e per la riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche.
“Offriamo al Governo la disponibilità dei nostri consorzi e della rete delle nostre 80mila imprese – prosegue Baldrighi – per collaborare in maniera attiva sui territori a supporto della transizione ecologica; tema che riteniamo strategico e a cui da molti anni ci stiamo dedicando, con progetti che vanno dalla sostenibilità sociale a quella ambientale”.
Da FederBio gli auguri di buon lavoro al neo ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli.
Dalla Federazione italiana dell’agricoltura biologica e biodinamica massima disponibilità a collaborare con il nuovo Ministro alle politiche agricole, in una fase decisiva per il futuro dell’agricoltura e per la ripresa economica del Paese.
Tante le questioni da affrontare per il bio e per tutto il sistema agroalimentare: dall’approvazione definitiva della legge sull’agricoltura biologica, al nuovo regolamento europeo sul bio, alla Riforma della PAC e alla definizione del Piano strategico Nazionale che FederBio auspica procedano in coerenza con le Strategie Farm to Fork e Biodiversità, che puntano a triplicare la superficie coltivata a biologico e a ridurre del 50% l’uso dei pesticidi entro il 2030.
“Vorrei esprimere i migliori auguri al nuovo Governo Draghi e in particolare al neo Ministro delle Politiche Agricole chiamati ad affrontare impegni fondamentali che riguardano il futuro del Paese a iniziare dalla ripresa economica.
In un’ottica di totale collaborazione, FederBio mette a disposizione il proprio sistema di conoscenze, consapevole che l’esperienza di tante imprese bio rappresenti un patrimonio a disposizione del Paese per supportare la transizione ecologica dell’agricoltura italiana. Si avvicinano appuntamenti strategici come la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post 2020 e la redazione del Piano Strategico Nazionale. Il biologico è l’innovazione che abbiamo a disposizione non solo per soddisfare la richiesta di salute dei cittadini, il contrasto al cambiamento climatico e frenare la perdita di biodiversità, ma soprattutto per il rilancio economico di tanti territori rurali e per l’occupazione delle donne e dei giovani che sempre di più scelgono il bio”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.