Oggi lunedì 6 marzo il voto del Consiglio comunale di Parma, martedì l’assemblea degli azionisti e poi le decisioni finali verranno prese dal CdA della Fiera di Milano
Durante la recente presentazione a Roma di “Cibus Connecting Italy” alla domanda di come procede l’alleanza tra Cibus Parma e Tuttofood Milano, Antonio Cellie Ad di Fiere di Parma aveva affermato: “Ne discuteranno i nostri organi delegati, il Consiglio comunale di Parma il 6 marzo e il 7 marzo alla nostra assemblea degli azionisti e poi i soci nuovi, come Fiera di Milano, i soci pubblici e privati. Noi manager abbiamo fatto il nostro compito, abbiamo messo a punto il dossier, abbiamo costruito un piano industriale condiviso, sta adesso ai soci esprimersi sulla opportunità o meno di dar seguito a questa proposta“.
Ora ci siamo. Il Comune di Parma sceglie oggi e comincia la settimana decisiva
Oggi lunedì 6 marzo si terrà il voto in Consiglio comunale di Parma e provinciale, domani martedì l’assemblea dei soci di Fiere di Parma e mercoledì il Cda di Fiere di Milano e poi avremo “una fiera unica al mondo”.
Intanto sulle prospettive di internazionalizzazione e di business dell’accordo Cibus&Tuttofood sono stati illustrati nei giorni scorsi in commissione Politiche economiche. Ad esporre il progetto industriale e il nuovo assetto azionario di Fiere di Parma sono stati il presidente di Fiere di Parma Gino Gandolfi e l’amministratore delegato di Fiere Parma, Antonio Cellie.
Fiera di Parma a capo di Cibus e Tuttofood
La Fiera Ducale coordinerà le due principali fiere agroalimentari che si svolgono in Italia rimarcando il posizionamento specifico e il livello di internazionalizzazione di entrambe. In particolare, Cibus consoliderà e svilupperà il ruolo di “Bandiera del Made in Italy alimentare” con un focus sulle eccellenze, sui territori e sui prodotti DOP e IGP che da 10 anni stanno guidando le nostre esportazioni mentre Tuttofood verrà proiettato in uno scenario competitivo globale assimilabile alle manifestazioni delle grandi capitali europee.
Fiera Milano con una quota di minoranza
Fiera Milano diventerà a sua volta azionista di Fiere di Parma con una quota di minoranza qualificata entrando nel patto fra soci privati con Credit Agricole e Unione Parmense degli Industriali.
I vertici di Fiere Parma hanno spiegato che “alla base dell’operazione c’è un chiaro disegno industriale che specializza due manifestazioni nell’interesse di Parma, e quindi del sistema Fieristico Regionale, ma anche del Paese, perché ambisce, grazie all’azione combinata con Tuttofood, a portare in Italia ad esporre le aziende estere che attualmente prediligono altre piazze in Europa e nel mondo e quindi diventare sempre più attrattivi per i grandi buyers internazionali“.
Cibus Parma da biennale ad annuale
Sul piano economico i benefici attesi sono diversi: Cibus da biennale diventerà annuale, operazione che consentirà la distribuzione di un dividendo straordinario per i soci di 2 milioni di euro; i ricavi di Fiere di Parma potranno continuare a crescere a doppia cifra anche nei prossimi anni; l’alleanza con Milano potrà premettere altre nuove iniziative che potranno implementare il calendario di Fiere di Parma; i flussi di cassa incrementali potranno essere utilizzati per realizzare oltre 20 milioni di investimenti nel quartiere.
La condizione: Cibus non si sposta da Parma
L’assessore Colla ha poi sottolineato l’importanza di tre condizioni presenti nello statuto: Cibus non si sposta da Parma; non si possono deliberare operazioni straordinarie e nuovi assetti azionari se non si ha l’85% delle azioni; investimenti, grazie ai flussi di cassa previsti nel piano industriale che verrà approvato, che garantiscano che la Fiera progredisca anche da un punto di vista strutturale (parcheggi per un investimento di 9,5 milioni di euro, magazzini e uffici per 10 milioni, digitalizzazione per 1 milione).
Parma del futuro
“Penso che questo progetto debba anche stimolare la visione di Parma nel futuro, rafforzando asset strategici come, ad esempio, l’aeroporto”, ha affermato l’assessore. Innovativo, secondo il titolare dello Sviluppo economico, è “il patto di sindacato fra soggetti pubblici: è la prima volta. I soci pubblici (Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio) hanno definito che nessuno può vendere le proprie azioni, ma solo darle a un socio pubblico e tutti sono vincolati a rispettare lo statuto”. Colla ha ricordato come ci fossero timori su questa operazione (“non dimentichiamo che il 50% di Cibus è di Federalimentare”), ma “oggi questa operazione garantisce tutti. Fiera Milano è controllata da una Fondazione, la cui maggioranza è di Regione Lombardia. Noi non abbiamo guardato al mix politico ma a cosa vogliamo per il futuro del territorio di Parma e della nostra Regione. Ci sono le condizioni per condividere, con un partner di grande qualità come Fiera Milano, attrattività di nuove fiere ed economie di scala indispensabili. Il 6 marzo – ha concluso Colla – si dovrebbe tenere il Consiglio comunale di Parma e subito dopo l’Assemblea dei soci, per consegnare poi tutte le decisioni assunte alla valutazione del CdA della Fiera di Milano”.
TuttoFood Milano e Cibus Parma: piattaforma unica
La parola a soci: la prima assemblea il 27 gennaio a Parma e poi spetta a Milano…leggere Gustoh24
Cibus Connecting Italy 2023
ritorna nei giorni 29 e 30 marzo 2023 al quartiere fieristico di Parma
I partecipanti, leggere QUI
La presentazione a Roma QUI