Ma per Natale 2018, la spesa per i regali resta stabile, l’86% farà comunque acquisti
Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, nel mese di dicembre i consumi sono calati del 2,4% rispetto al 2017, ma l’86% farà comunque acquisti.
Natale 2018, la spesa per i regali resta stabile
Quest’anno gli italiani spenderanno per i regali di Natale 171 euro a testa e 1400 a famiglia, cifre sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno.
Tutto ciò emerge dalla consueta analisi di Confcommercio, presentata nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri a Roma presso la sede nazionale della Confederazione.
La spesa di 1400 a famiglia: si tratta di una spesa resa possibile in gran parte da un ammontare di tredicesime pari a 27 miliardi, ai quali se ne aggiungeranno altri 5 dei lavoratori autonomi (il totale delle tredicesime viene stimato in 42 miliardi, 7 dei quali se ne andranno via in tasse e in 8 in risparmio).
Trend negativo delle vendite nella Gdo (dal 26 novembre al 2 dicembre). Come sarà nelle prossime settimane?
“Inserite da parecchio tempo in un trend negativo, le vendite della distribuzione moderna hanno fatto registrare un preoccupante crollo (-5,17%) nella prima settimana statistica del mese di dicembre, quella che va dal 26 novembre al 2 dicembre, secondo lo studio Nielsen pubblicato da Affari & Finanza de la Repubblica.
Una battuta d’arresto così brusca in un periodo che non deve fare i conti con effetti stagionali solleva non pochi dubbi sullo stato di salute dell’economia italiana che, non a caso, ha fatto registrare una frenata del Pil nel terzo trimestre (-0,1% congiunturale). Una conferma di questa lettura viene dal fatto che tutte le macro-aree in cui Nielsen ha suddiviso il territorio italiano e tutti i canali di vendita hanno mostrato grandi difficoltà. La crisi dunque è diffusa e non risparmio nessuno.
Nei sette giorni in esame Nord-ovest ha perso il 5,09%, il Nord-est il 4,88%, il Centro il 6,29% e il Sud il 3,85%. Per quel che riguarda i canali, invece, va registrato il -8,2% degli iper, il -3,4% dei supermercati, il -1,4% del libero servizio e il -3,6% dei discount”.
Ora non rimane che attendere le prossime settimane per fare il consuntivo delle vendite.