Il neo presidente succede a Christiane Lambert (Fnsea, Francia), alla testa del Copa negli ultimi quattro anni. Anche a Giansanti rilanciamo la proposta di impegnarsi verso la nuova Commissione per ampliare ed estendere i poteri e le competenze dell’EFSA di Parma alla Sostenibilità e alla Qualità del Cibo
Dopo 30 anni, l’Italia torna alla guida degli agricoltori europei. Massimiliano Giansanti, attuale di Confagricoltura, è stato eletto presidente del Comitato delle organizzazioni professionali agricole, Copa, e prenderà il posto dell’uscente francese Christiane Lambert. L’ultimo presidente italiano di Copa è stato Augusto Bocchini, sempre di Confagricoltura, nel 1993-95.
Una realtà, il Copa, che coinvolge che riunisce 60 organizzazioni agricole che rappresentano 22 milioni di agricoltori in Europa.
“Massimiliano Giansanti assume questo ruolo in un momento cruciale, in quanto la visione dell’Ue per il suo futuro agricolo sta prendendo forma, in un momento in cui le preoccupazioni sul campo sono aumentate”. È stato questo il primo commento di Copa e Cogeca all’elezione del nuovo presidente del Copa.
Giansanti guiderà l’organizzazione europea degli agricoltori per i prossimi due anni insieme a un team di sei vicepresidenti. Ecco gli eletti:
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Nikolaus Berlakovich (LKÖ, Austria),
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Søren Søndergard (Dafc, Danimarca),
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Franck Sander (Fnsea, Francia),
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Pedro Barato (Asaja, Spagna),
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Jan Doležal (Akcr, Repubblica Ceca),
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Francie Gorman (IFA, Irlanda)
Nella sua prima dichiarazione dopo l’elezione, Giansanti ha dichiarato: “Sono profondamente onorato di questo voto di fiducia e pienamente consapevole delle responsabilità della mia presidenza. I prossimi mesi a Bruxelles saranno cruciali su molti fronti, a partire dalla presentazione della visione per l’agricoltura e l’alimentazione delineata da Ursula von der Leyen. Seguiremo con attenzione anche gli eventuali annunci della Commissione in merito ai progressi degli accordi commerciali come il Mercosur”.
Presentando le sue priorità, Giansanti si è rivolto ai rappresentanti delle organizzazioni agricole presenti oggi affermando: “il mio obiettivo è quello di far sì che la voce del Copa sia ascoltata forte e chiara e che le istituzioni europee riconoscano l’importanza strategica dell’agricoltura per il nostro futuro comune. La mia presidenza si concentrerà su cinque priorità fondamentali: una Pac forte e con un bilancio adeguato, una catena alimentare più equa, una politica commerciale coerente, un nuovo approccio al Green Deal e al settore agricolo e una forte enfasi sull’innovazione. Queste priorità hanno tutte un obiettivo comune: rafforzare il reddito, la competitività e l’attrattiva della nostra agricoltura”.
Giansanti è presidente di Confagricoltura dal 2017 e vicepresidente del Copa dal 2020.
Come sottolinea l’identikit diffuso Copa Cogeca dopo l’elezione, è imprenditore agricolo e gestisce con la famiglia aziende agricole che producono principalmente cereali, kiwi, prodotti caseari ed energia solare. In particolare, è produttore di Parmigiano Reggiano e fornitore di latte di alta qualità alla Centrale del Latte di Roma.
La presidente uscente del Copa, Christiane Lambert, ha dichiarato: “Negli ultimi quattro anni alla guida della Copa, mi rendo conto di quanta strada abbiamo fatto. Abbiamo contribuito a cambiare l’approccio della Commissione sulle questioni agricole, promuovendo una rinnovata attenzione all’ascolto, riportando la competitività all’ordine del giorno e prendendo in considerazione le realtà degli agricoltori: il voto dei giorni scorsi sullo status di protezione del lupo è un ottimo esempio di questo cambiamento positivo. Conosco molto bene Giansanti, avendo lavorato a stretto contatto con lui, e sono fiducioso che sotto la sua guida, insieme al nuovo team, il Copa continuerà ad essere un forte sostenitore degli agricoltori europei”.
Noi aggiungiamo infine che con Massimiliano Giansanti vince il blocco occidentale contro quello orientale. Ma, principalmente è una vittoria italiana.
Appello per ampliare le competenze dell’EFSA
E in questo quadro proprio a Giansanti, insieme alla nuova Commissione, ci rivolgiamo per rilanciare la proposta di ampliare ed estendere i poteri dell’EFSA di Parma alla Sostenibilità e alla Qualità del Cibo. La scelta di Parma, oggi come quella di oltre vent’anni fa, conferma Parma capitale della food valley con le sue eccellenze in tutta la sua filiera agroalimentare dal campo alla tavola. Leggere su Gustoh24.