Iniziative e azioni definite con i partner di Planet O-Live Academy che riunisce anche Università, Confagricoltura, Assoprol, passando per gli olivicoltori e i tecnici agronomi
“Conoscenza, condivisione e crescita sono le parole chiave del Manifestodella Produzione Olivicola Sostenibileche presentiamo oggi: un documento attraverso il quale diamo la nostra visione e il nostro piano di azione per costruire il futuro della filiera olivicola”. Così Pascal Pinson. direttore generale dell’azienda olearia Costa d’Oro, ha presentato, presso Palazzo Della Valle, sede di Confagricoltura, il documento messo a punto da Planet O-Live Academy, comitato scientifico promosso dalla stessa aziendache riunisce università, associazioni di settore, agricoltori e frantoiani.
“La missione del Manifesto – ha continuato Pinson – è fare in modo che oltre 1 milione di alberi siano recuperati, gestiti o piantati in modo più sostenibile entro il 2030, con un impatto positivo anche sull’occupazione agricola”.
“Apprendere come un agricoltore vede la produzione e vive i problemi che affronta quotidianamente è per noi tutti un incentivo in più per focalizzare l’attenzione sugli aspetti che vanno approfonditi – ha osservato Luca Sebastiani, docente della Scuola Superiore Sant’Anna Di Pisa – Questo rende la ricerca scientifica più vicina alle necessità degli olivicoltori. Se le storie di Academy attireranno l’attenzione, proponendo soluzioni concrete, sarà per noi un grande successo, perché desideriamo produrre qualcosa che anche altri imprenditori agricoli possano utilizzare in maniera proficua”.
Valorizzare la filiera è anche al centro del gruppo di lavoro guidato da Maurizio Servili, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia: “Soltanto il 15% dell’oliva che si trasforma in olio viene opportunamente utilizzato- afferma – Il resto del frutto ha attualmente una valorizzazione molto bassa o nulla. A volte l’inefficace gestione dei sottoprodotti diventa addirittura un costo, rendendo la coltivazione a rischio dal punto di vista economico. Da anni siamo impegnati a valorizzare il processo di estrazione meccanica degli oli vergini di oliva con progetti di recupero e utilizzo degli scarti in un’ottica di economia circolare. Siamo convinti che collaborazioni con aziende organizzate come Costa d’Oro possano dare la spinta decisiva necessaria al cambiamento”.
Attraverso le testimonianze di olivicoltori, nel Manifesto della produzione olivicola sostenibile si condividono esperienze reali (le Storie di Academy), mettendo la conoscenza a fattor comune, sotto la guida del comitato scientifico.
In questo primo volume, dedicato a Sostenibilità e Produttività, si presentano due testimonianze: quella di Pierluigi Taccone, che condivide come le scelte fatte per lavorare all’alta qualità abbiano compensato la minore produzione, e quella di Sabina Cantarelli e Pier Riches, che parlano della loro visione di produttività e ambiente sostenendo che una sinergica integrazione ‘è possibile ed è il futuro di tutti’.
Nelle prossime Storie di Academy saranno approfondite, di volta in volta, diversi temi su come praticare e utilizzare principi di sostenibilità come leve per la produttività e la qualità, seguendo i temi individuati insieme all’università.
A ogni storia viene affiancato il “Commento del Tecnico Agronomo”, il vero catalizzatore del cambiamento presente sul territorio, una figura specializzata che contribuisce a fare rete con altri olivicoltori per consigli e contatti.
E’ con orgoglio che oggi arricchiamo l’Academy con 5 nuovi tecnici agronomi- afferma Marco Violadi Assoprol – Conoscenza e condivisione sono gli asset fondamentali per migliorare la produzione e far crescere il comparto”.
“Abbiamo condiviso il progetto che ha portato alla redazione del Manifesto della Produzione Olivicola sostenibile e partecipato alla stesura grazie all’esperienza di prestigiose aziende e al lavoro dei tecnici agronomi delle nostre sedi – conclude il presidente della Federazione Nazionale Olivicola di Confagricoltura, Walter Placida-Apprezziamo il metodo scelto da Costa d’Oro, che parte dalla condivisione delle esperienze e delle soluzioni, e collaboreremo per lo sviluppo futuro, anche commerciale, dell’intesa”.
La presentazionedel manifesto è stata anche l’occasione per fare il punto sulla campagna olivicola in corso.“La campagna appena iniziata si prospetta tutt’altro che abbondante- ha spiegato Tiziana Sarnari, di Ismea – nonostante quasi tutti i principali competitor mostrino segni positivi. Diversa la situazione dell’Italia, per la quale il calo stimato è la combinazione della naturale alternanza e delle svariate avversità climatiche che si sono susseguite anche quest’anno”.