Quante volte mi è stato chiesto da amici e colleghi dove mangiare qui, dove magiare là, in città o paesi, al mare o in montagna. In alcune occasioni non ho avuto dubbi ed ho espresso al volo la mia opinione, in altre magari no e ci ho pensato qualche minuto in più. Ma in questo momento se qualcuno mi domandasse in riferimento alla città di Biella direi tranquillamente: da “Matteo”.
Biella, capoluogo della omonima provincia piemontese conta circa 45 mila abitanti, sorge ai piedi delle Prealpi omonime, allo sbocco delle valli dell’Elvo, dell’Oropa e del Cervo. Per anni indiscussa capitale dei filati è diventata provincia nel 1992.
Raggiungendo il cuore della città, dove l’altitudine misura 420 metri sul livello del mare, si giunge in una delle piazze più belle e ricche di storia: Piazza Duomo.
Alla sinistra della Cattedrale di Santo Stefano, patrono della città, un antico palazzo ospita l’elegante bomboniera dei coniugi Marra.
Sobria, fascinosa, raffinata ma senza fronzoli, la dimora accoglie con quella classe tutta sabauda il ristorante da “Matteo”. L’interno è decisamente elegante nella sua semplicità, condito da una piacevole nota di modernità. Alle pareti, di una delle sale, spiccano della grandi fotografie di personaggi famosi a livello internazionale. In un’altra una simpatica tappezzeria rende caldo e avvolgente l’ambiente.
Matteo ha alle sue spalle una storia tipicamente italiana, figlio di immigrati, padre siciliano e madre pugliese, degli anni della rinascita del nostro Paese. Poi c’è Francesca, sua moglie, di origine emiliana da sempre al suo fianco. Insieme propongono ai clienti quell’ambiente che, pur rimanendo decisamente informale, dona la rasserenante sensazione di sentirsi come a casa propria.
Discrezione è la parola d’ordine, il fil rouge del locale, in cui nulla è appariscente mentre la vera inquilina, non certo abusiva, è la concretezza. Professionale e garbata, attenta e sorridente, Francesca si muove in sala, sussurrando consigli ai clienti, senza mai fare valere la sua formazione di sommelier AIS. Discrezione dunque ma accompagnata da una carta dei vini di quelle consistenti, redatte con cura e conoscenza delle cantine piemontesi e non solo.
E la cucina? È il frutto delle esperienze di Matteo che è cresciuto in una famiglia di ristoratori. La classica storia italiana, appunto, che ha visto il giovane figlio di immigrati dal Meridione della Penisola, crescere a Torino sotto il mantello di mamma Fiat per poi spostarsi nel Biellese e respirare l’aria delle cucine del ristorante dei genitori.
Nel corso degli anni il suo percorso professionale si è arricchito e ben delineato, sono arrivati i locali gestiti in proprio e le meritate soddisfazioni. Gli studi all’alberghiero di Trivero e le esperienze professionali gli hanno invece consentito di affrontare un percorso declinato sul territorio biellese e non solo.
Partendo da Masserano e continuando all’Alba Marina di Valdengo, gestito dalla famiglia di Francesca dove nacque il connubio sentimentale e professionale. Trascorrono altri anni e la storia continua proprio con il nome di Matteo, dapprima in un locale con sede a Cossato, località famosa per avere dato i natali al celebre Ezio Greggio, poi a Biella vicino alla sede della Provincia per poi approdare, 9 anni fa nella sede attuale.
La cucina di Matteo è ancora oggi ricerca, una continua evoluzione che tende a demarcarsi dallo standard della cittadina laniera senza però scordare il territorio e i suoi sapori.
Tutto si esprime in mare e terra, una miscela ottimale di creatività ed elaborazione che porta a proporre alla clientela una sequenza di piatti mai banale. Quelle che definiamo contaminazioni o meglio ancora commistioni tra le diverse anime si fondono senza confondersi nella cucina di Matteo e Francesca.
La terra piemontese con sfumature modenesi si interseca nelle onde del Mediterraneo e consente di ritrovare nelle ricette ingredienti ambasciatori della filosofia di Matteo Marra.
Sul lato opposto della grande piazza, al civico 10, di recente ha preso vita il “Laboratorio di Matteo”, ovvero il complemento ideale di casa Marra. Bar, caffetteria e lounge per ogni momento di relax goloso della giornata, dove gustare brioche e croissant freschi sformati ogni mattina e, in stagione, panettoni e colombe che profumano intensamente l’ambiente. Inutile dire che è dal laboratorio che escono i dolci e i pani serviti nelle sale del ristorante; e dove si può trovare una selezione di etichette e di prodotti tipici del territorio, sapientemente selezionati, da consumarsi sul posto o da asporto.
Si, in questo momento non avrei dubbi se qualcuno mi chiedesse dove andare per stare bene a tavola a Biella. Darei una risposta: da Matteo e Francesca, lì a due passi dal Duomo, ma come a casa!