La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge n. 63/2024, noto come Decreto Agricoltura. Questo provvedimento introduce disposizioni urgenti per il sostegno alle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per quelle di interesse strategico nazionale. Il Decreto Agricoltura, di particolare rilevanza in un contesto economico complesso come quello attuale, mira a fornire un supporto tempestivo e mirato a settori cruciali per l’economia italiana. Tra le principali misure adottate, vi sono interventi in materia di lavoro, fondamentali per fronteggiare le eccezionali situazioni climatiche che stanno mettendo a dura prova il comparto agricolo.

In particolare, sono stati potenziati gli ammortizzatori sociali, con l’obiettivo di offrire un sostegno adeguato agli operatori del settore agricolo durante straordinarie ondate di calore e altre emergenze climatiche. Questo rappresenta un passo importante per garantire la continuità delle attività agricole in condizioni di emergenza.

Il Decreto introduce inoltre nuove disposizioni per combattere il fenomeno del caporalato, una piaga che da anni affligge il settore agricolo italiano. L’introduzione di misure più severe e mirate si propone di tutelare i lavoratori e di garantire condizioni di lavoro più dignitose. Un’altra novità significativa è l’istituzione, presso l’INPS, della Banca dati degli appalti in agricoltura. Questo strumento innovativo consentirà una maggiore trasparenza e tracciabilità nelle procedure di appalto, contribuendo a contrastare il lavoro nero e a promuovere una gestione più efficiente e regolare delle risorse.

Il commento del presidente Crea, prof. Andrea Rocchi

Il DL Agricoltura, appena approvato, conferisce un nuovo protagonismo al sistema agroalimentare italiano, sostenendo i comparti in difficoltà a causa di fattori estranei, come i conflitti e il quadro geopolitico internazionale, le zoonosi e le fitopatie e, non ultimo, la siccità. Sono previsti incentivi alle imprese e interventi sulla regolazione delle filiere produttive, a tutela del produttore, del consumatore e dei lavoratori”. Così il presidente CREA, prof. Andrea Rocchi, commenta l’approvazione definitiva, e continua: Da presidente del principale ente di ricerca italiano sull’agroalimentare, che ha coordinato il più importante progetto di ricerca pubblica sulle TEA, non posso che accogliere positivamente il provvedimento dedicato alle Tecniche di evoluzione assistita:  sia per la proroga al 31 dicembre 2025 relativa alla sperimentazione in campo, sia per l’ampliamento delle tipologie di piante modificabili, che si estende da quelle resistenti alla siccità e a certi di tipi di patologie a quelle con migliorate proprietà in termini di “qualità” nutraceutiche (antiossidanti, polifenoli, etc.). Una norma che restituisce slancio alla ricerca per una agricoltura sempre più sostenibile, produttiva ed innovativa, in grado di rispondere in maniera adeguata a scarsità idrica e a stress ambientali e biotici di particolare intensità”. Conclude il presidente Rocchi: “Si tratta, dunque, di un provvedimento ampio ed articolato,  che dimostra la ferma volontà del Ministro Francesco Lollobrigida, del Masaf e dell’intero Governo di rilanciare ed innovare un settore strategico per il Paese, che vale il 15% dell’intera economia, con un fatturato di 549 miliardi di euro, e occupa oltre 900.000 persone. CREA Ricerca, dal canto suo, intende contribuire per la propria parte,  fornendo quel supporto tecnico-scientifico e di conoscenza, indispensabile allo sviluppo delle imprese e dell’intero Sistema Italia”.

Il DL Agricoltura

Le misure specifiche, comprese nel DL Agricoltura, con una dotazione di 500 milioni di Euro, infatti, sono dirette a fronteggiare la crisi economica, causata dalla guerra in Ucraina, delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, a cui è data la possibilità di sospendere il pagamento della parte capitale della rata dei mutui o dei finanziamenti; la concessione di crediti di imposta per investimenti in beni strumentali nella ZES unica; il rafforzamento del settore cerealicolo e della pesca. Ristori specifici interessano i comparti che hanno subito danni per fitopatie come l’olivicolo, l’agrumicolo e il vitivinicolo, o per zoonosi. Trovano spazio anche i necessari ristori per le aziende agricole siciliane colpite da siccità.

Per far fronte a questi fenomeni (patologie e siccità) e tutelare la competitività del nostro made in Italy, in un’ottica di lungo periodo e di sostegno all’innovazione, è prorogata  al 31 dicembre 2025 la sperimentazione in campo delle piante ottenute tramite Tea e viene allargata la tipologia delle piante modificabili, che passa ad includere – oltre a resistenza alla siccità e ad alcune patologie – anche migliorate caratteristiche qualitativo-nutrizionali. Il DL volge la sua attenzione anche al tema del lavoro: viene incrementata l’attività di controllo in materia di prevenzione e di contrasto allo sfruttamento lavorativo ed al lavoro sommerso e irregolare e istituisce, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura.

Diversi dispositivi contenuti nel DL Agricoltura sono destinati al corretto funzionamento della filiera agroalimentare, spesso caratterizzata da asimmetrie lungo la catena del valore: è rafforzato il contrasto alle pratiche sleali, attraverso misure a sostegno della trasparenza dei mercati e interventi finalizzati al consolidamento del sistema sanzionatorio.

Coldiretti: un passo importante per la nostra agricoltura

Il Dl agricoltura diventato legge rappresenta per Coldiretti un passo importante per la nostra agricoltura e per il ruolo che dovrà ricoprire in Europa. All’interno sono contenute molte delle proposte che erano state avanzate dall’organizzazione agricola: dalla moratoria sui debiti delle aziende agricole agli strumenti di contrasto al caporalato e al fotovoltaico selvaggio, passando per il sostegno alle aziende per le misure per il contrasto alla xylella e per quello alle filiere in difficoltà fino ad arrivare agli interventi per il problema del granchio blu e alla diffusione della peste suina dovuta alla proliferazione degli ungulati.
Tutti interventi, insieme ad altri, che permetteranno di rispondere in modo più adeguato e completo alle necessità del settore agricolo, che si prepara ad affrontare sfide significative come l’aumento dei costi di produzione e delle tariffe energetiche e gli effetti dei cambiamenti climatici. Ora sarà fondamentale non fermarsi e agire dove ancora servono soluzioni come ad esempio sul tema delle assicurazioni dei mezzi agricoli, che permetterebbe di non aggravare i costi delle imprese agricole e di alleggerire gli oneri burocratici.

Sole 24Ore, Agrifood Summit: Coltivare la sostenibilità per crescere

Le sfide dell’agroalimentare. Sostenibilità, giusta remunerazione,  caporalato e cambiamenti climatici le sfide per un settore che vale 64 miliardi di euro. Leggere su Gustoh24