Il 13 settembre 2024 Mille persone pronte a vivere un viaggio nel gusto, una tavolata lunga 400 metri, sei cuochi stellati che danno lustro alla Calabria intera. Un evento di beneficenza, alta cucina, arte e spettacolo. L’esaltazione dei prodotti locali affidata alle sapienti mani di Caterina Ceraudo, Antonio Abbruzzino, Antonio Biafora, Luigi Lepore, Nino Rossi e Riccardo Sculli

La Cena dei Mille a Parma

Dopo Parma arriva Catanzaro. L’evento si realizzerà , in pieno centro cittadino di Catanzaro, su un lungo tratto di Corso Mazzini, comprendendo anche il largo di Piazza Luigi Rossi, con l’allestimento di 10 tavolate e 1.000 sedie.

Una serata gourmet sotto le stelle che impiega un’imponente macchina organizzativa, e che da giovedì vedrà iniziare l’ultima e conclusiva fase di montaggio di una mensa straordinaria, come questa cena dedicata alla Calabria, alle sue bellezze, e soprattutto alla solidarietà dal momento che il ricavato della serata, voluta dall’associazione “Città del Vento” , sarà devoluto all’associazione sportiva dilettantistica “Gli Insuperabili, che, insieme a una squadra di testimonial capitanati da Giorgio Chiellini, opera a livello nazionale favorendo il calcio come strumento di socializzazione e integrazione per persone con disabilità.

Un evento  organizzato in collaborazione con la Regione Calabria, la Provincia di Catanzaro, il Comune di Catanzaro, la CCIAA di Catanzaro e l’Ordine degli architetti di Catanzaro, e non a caso presentato proprio presso la Cittadella Regionale, con una conferenza stampa cui erano presenti i soggetti a vario titolo coinvolti.

Un incontro moderato da Domenico Gareri, direttore artistico dell’evento, per illustrare le origini de La cena straordinaria che coinvolge istituzioni, aziende agroalimentari locali e ordini professionali, ma soprattutto i sei chef stellati calabresi; ed anche per dare voce a una realtà di valore come “Gli Insuperabili”, che ha potuto contare sul grande senso civico e sulla solidarietà dei calabresi, dal momento che i mille biglietti per la cena sono andati tutti venduti nel giro di poche settimane. Molti ancora avrebbero voluto partecipare, ma chi vorrà potrà comunque contribuire a sostenere la causa benefica, e quindi le attività dell’Associazione “Gli insuperabili”, attraverso il Circolo Acli “Città del Vento – laboratorio sociale aps” utilizzando l’IBAN IT48H0306909606100000145384.

Tutto è nato dal mio incontro con tre amici folli, innamorati come me della nostra città, ovvero Vincenzo Merante Angelo Capoano e Luca Marino, subito sostenuti da altri folli – ha raccontato Alessandro Astorino, presidente di Città del Vento -. Tutti insieme, ispirati dal successo de ‘La Cena dei mille’, esperienza culinaria ideata dalla Fondazione Parma Unesco City of Gastronomy nella città emiliana, ma anche dal senso di convivialità tipico delle tavole calabresi, abbiamo pensato di replicare l’evento nella nostra città per celebrare la nostra ‘calabresità’ e rafforzare il ruolo connettivo del centro storico cittadino”.

A rappresentare gli chef Luca Abbruzzino, Luigi Lepore, Nino Rossi, Caterina Ceraudo, Antonio Biafora e Riccardo Sculli, è stato il loro portavoce, Antonio Abbruzzino, che, dichiarandosi orgoglioso di coordinare i fornelli di un evento così straordinario, ha ribadito “non è stato semplice mettere insieme i sei chef stellati, ma la mission solidale annulla ogni fatica e consolida la collaborazione”.

È l’ennesima dimostrazione che in Calabria si può fare rete, così come ha ricordato anche Domenico Origlia, presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi, che gestirà il Villaggio del Gusto. “Coinvolgendo anche l’Istituto Alberghiero di Soverato, sotto il coordinamento della chef Anita Ferragina, con le materie prime fornite dalle aziende agroalimentari sponsor dell’evento, prepareremo 8.000 finger food, intrisi del gusto prelibato delle eccellenze della nostra terra” ha affermato passando la parola a Davide Leonardi, fondatore e presidente dell’Associazione “Insuperabili”, con cui Città del Vento collabora da tempo.

La cena straordinaria consolida il rapporto instaurato già da anni con l’associazione catanzarese che ha preso parte a nostre attività sociali – ha ricordato Leonardi -, coinvolgendo anche scuole del territorio. Siamo infinitamente grati perché, oltre a garantirci un importante contributo economico, ci permetterà di far conoscere la nostra realtà alle 1.000 persone che parteciperanno alla cena”.

Non potrò mai dimenticare la felicità intercettata nello sguardo dei genitori che, quando siamo andati a Torino, sede centrale dell’associazione, seguivano i propri figli nel campo di calcio, dove ogni barriera viene superata per lasciare fare goal al senso di comunità, a cui intendiamo contribuire” ci ha tenuto a sottolineare Astorino, sin dall’inizio sostenuto dalle istituzioni locali che, come ha precisato l’assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi, credono fortemente in questo evento come “un’occasione che, mettendo insieme competenza, coraggio e passione di giovani che remano nella stessa direzione, costruisce un modello replicabile di promozione territoriale su scala nazionale”.

D’accordo anche l’assessore comunale al turismo e alle attività economiche, Antonio Borrelli, che ha sottolineato quanto “la food experience rappresenti sempre più un elemento trainante per promuovere il nostro territorio, tracciando nuovi percorsi, in cui l’alta qualità unisce e diventa attrattrice di sviluppo”.

È proprio questa la mission perseguita dall’associazione Città del Vento, ma anche dalla Regione, nello specifico dall’assessore all’agricoltura e al welfare, Gianluca Gallo, secondo il quale “questa manifestazione, che valorizza i nostri chef, i prodotti calabresi e fa solidarietà, conferma che la Calabria si può candidare ad essere una Regione capace di meravigliare e costruire una reputazione nazionale diversa, di lanciare messaggi tali da renderla, come già è, terra da scoprire. Tutto, però, orgoglio, consapevolezza e organizzazione, dovrà essere incentrato su un’unica ambizione che è quella della qualità, non solo nella produzione e nella preparazione, ma anche, e soprattutto, nell’accoglienza. E La Cena straordinaria questa ambizione ce l’ha”.