Recovery? “La base è la mole di lavoro fatta da Conte”
Mario Draghi: “L’unità non è un’opzione, è un dovere per amore dell’Italia”. Dopo il caso-sci, la promessa: “Comunicheremo tempestivamente i cambi di regole dovuti alla pandemia”. Poi il passaggio sull’europeismo in replica alle polemiche di Salvini.
“Responsabilità nazionale”, “spirito repubblicano“, il “dovere” dell’unità “per amore dell’Italia”. Queste le parole con le quali Mario Draghi si è rivolto stamane ai partiti per chiedere la fiducia del Senato al nuovo governo, appuntamento che arriva a quattro giorni dal giuramento dei ministri al Quirinale.
“Non vi è mai stato, nella mia lunga vita professionale, un momento di emozione così intensa e di responsabilità così ampia“, dice ai parlamentari, dedicando un pensiero alle vittime del Covid e “a chi soffre” per le conseguenze economiche della crisi sanitaria. Sarà proprio questo il punto di partenza della sua azione: “È necessario combattere con ogni mezzo la pandemia e salvaguardare le vite dei cittadini”, lavorando alla ripresa che arriverà “non prima della fine del 2022”.
Dopo il caso degli impianti sciistici, Draghi si si impegna a “comunicare in anticipo ai cittadini i mutamenti nelle restrizioni” dovute al virus. Poi ringrazia Giuseppe Conte per aver affrontato una situazione così drammatica “come mai dall’unità d’Italia”.