Lo zafferano autoctono di Lonato del Garda entra a far parte del novero delle DeCo, le denominazioni comunali d’origine: l’apposita Commissione, da poco istituita, lo ha inserito nel gustoso elenco che già contava il celebre Os de stòmech e il raperonzolo.
“Quello dell’agricoltura è uno dei comparti più importanti per la nostra comunità – spiega il sindaco Roberto Tardani – e per questo crediamo che anche la DeCo sia uno strumento fondamentale per valorizzare la nostra filiera agroalimentare e zootecnica, e darle sempre più visibilità e riconoscibilità”.
Lo zafferano di Lonato nell’elenco DeCo
La nuova Commissione per la concessione della DeCo si è appena insediata, con il coordinamento dell’assessore all’Agricoltura Massimo Castellini: il primo passo è stato, appunto, l’inserimento dello zafferano di produzione locale nell’elenco dei prodotti lonatesi d’eccellenza. Dovrà possedere particolari caratteristiche: tra queste la delimitazione di produzione e raccolta in territorio di Lonato, il metodo di ottenimento, la lavorazione, il confezionamento.
La Commissione si compone di esperti e professionisti del settore: Marino Damonti, Giovanni Andrea Menni e Cinzia Giraldin, a cui spetta il compito di redigere il protocollo necessario per l’iscrizione dei prodotti nel Registro DeCo, riconoscendone rilevanza e peculiarità così da permetterne la promozione e la salvaguardia sotto il simbolico marchio del “Made in Lonato del Garda”.
La storia della Denominazione comunale di Luigi Veronelli
La storia italiana della Denominazione comunale risale all’anno 1999. Il primo a pensarci fu Luigi Veronelli, lanciando nel 1999 l’idea che i Comuni potessero valorizzare il proprio territorio attraverso le produzioni artigianali e agricole. Risale invece al 2001 la legge approvata dal Parlamento che rende possibile l’intervento dei singoli municipi in materia agricola.
Oggi da segnalare Il vademecum del Club di Papillon per le Denominazioni Comunali di Paolo Massobrio (leggere) e il bel libro di Roberto De Donno (QUI). Impegnato su questo tema anche Riccardo Lagorio.
Che cos’è la DeCo, il marchio comunale
Ad oggi sono centinaia (se non migliaia) i municipi italiani che hanno adottato almeno una DeCo, Denominazione comunale d’origine. Qui sotto vi presentiano due prodotti abruzzesi, di Villalfonsina e Casalbordino in provincia di Chieti.
La Sfogliatella De.Co. di Villalfonsina e il Taralluccio di Casalbordino: un progetto imprenditoriale di uno chef e di un mastrofornaio per due dolci della tradizione abruzzese
Dal blog degli Chef Italiani nel Mondo-CIM (Leggere QUI)