Le performance strategiche per l’economia del futuro: la fotografia del suo stato di salute
Ecomondo 2024: la casa della transizione green è di casa a Rimini fiera!
In apertura di Ecomondo a Rimini fiera è stato presentato gli Stati Generali della Green Economy 2024. promosso dal Consiglio Nazionale della Green Economy, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il patrocinio della Commissione europea e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile
“La Relazione sullo Stato della Green economy del 2024 – ha dichiarato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, che coordina il gruppo di esperti che curano il rapporto annuale- registra un aggravamento della crisi climatica, molto rapido in Italia, confermando che questo aggravamento resta la principale sfida che dobbiamo affrontare. Alcune cose si stanno facendo e alcuni risultati ci sono: le emissioni di gas serra sono diminuite, le rinnovabili elettriche hanno ripreso a crescere e facciamo passi avanti anche nella circolarità della nostra economia. Ma ancora troppo poco, non solo perché la sfida è globale e di vasta portata, ma perché non remiamo insieme, tutti nella stessa direzione. Alcuni rallentano l’impegno in questo cambiamento per altri obiettivi e altre priorità, così il quadro complessivo della transizione ecologica, risulta variegato, con alti e bassi, con poco slancio, con difficoltà, al di sotto dei suoi potenziali”.
Ecco l’Italia delle green economy
Clima ed Emissioni: in calo, in linea con l’obiettivo 2030, ma i disastri climatici la più grave minaccia
Nell’anno in cui 3.400 eventi meteoclimatici estremi hanno colpito l’Italia, alcuni dei quali sono veri e propri disastri climatici che trovano i territori e la politica nazionale impreparati, le emissioni di gas serra sono diminuite di oltre 26 milioni di tonnellate, oltre il 6%, scendendo per la prima volta sotto la soglia dei 390 milioni di tonnellate di gas serra. Si tratta della più grande riduzione delle emissioni di gas serra registrata in Italia dal 1990 ad oggi – se escludiamo il 2009, il 2013 e il 2020, tutti anni di importanti crisi economiche. E, soprattutto, mantenendo questo trend l’Italia raggiungerebbe l’obiettivo del -55% al 2030.
Rinnovabili: in ripresa le rinnovabili elettriche
Nel 2023 l’elettricità da fonte rinnovabile in Italia ha superato il 44% della produzione totale. La nuova capacità di generazione è salita a circa 3 GW nel 2022 e a quasi 6 GW nel 2023. Nel primo semestre del 2024 è aumentata di 3.691 MW, +41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un trend positivo per il fotovoltaico, ancora insufficiente per l’eolico. I dati preliminari per il 2023 vedono miglioramenti per le rinnovabili elettriche, nel 2023 per la prima volta sole e vento hanno generato oltre 50 TWh di energia elettrica, ossia un quinto della produzione nazionale di elettricità. Per raggiungere gli obiettivi europei al 2030 la potenza installata dei nuovi impianti dovrebbe aumentare a 11/12 GW annui.
Risparmio e efficienza energetica: bene edifici e industria, male i trasporti
Nel 2023 i consumi di energia in Italia sono calati di 4 Mtep: quelli di gas di ben 5,6 Mtep, di carbone di 2,2 Mtep e di prodotti petroliferi di 1 Mtep. Gli edifici, nel 2023, sono il settore più energivoro con oltre il 40% della domanda nazionale di energia, anche se hanno ridotto i propri consumi del 5,5%. I trasporti sono il secondo settore per consumi di energia, con il 35% del totale e sono l’unico settore in cui anche nel 2023 i consumi di energia sono aumentati del 2,2%. L’industria, col 21% dei consumi finali nazionali, nel 2023, ha fatto registrare un taglio del 6%.
La circolarità dell’economia: buone le performance di circolarità l’Italia prima per produttività delle risorse
L’Italia, per ogni kg di risorsa consumata, ha generato 3,6 euro di Pil (il 62% in più rispetto alla media UE), al secondo posto Spagna e Francia (3,1). L’Italia è anche prima in Europa per tasso di riciclo dei rifiuti con il 72%). Nel 2022 il tasso di riciclo dei soli rifiuti urbani si è attestato al 49,2% (+1% rispetto al 2021), nello stesso periodo i rifiuti speciali sono diminuiti del 2,1% rispetto all’anno precedente. Di buon livello è anche il tasso di utilizzo circolare dei materialiche, nel 2022, in Italia è stato del 18,7%, di gran lunga migliore di quello medio europeo dell’11,7%.
Capitale naturale: deboli le misure di tutela e ripristino, continua il consumo di suolo, 19,4 ettari al giorno
Per gli effetti dei cambiamenti climatici non si può pensare di reiterare esclusivamente le misure usate in passato, serve un ventaglio più ampio di soluzioni, con una maggiore ricorso a quelle basate sulla natura Tra il 2021 e il 2022 il consumo di suolo è stato di 70,8 km2, pari a 19,4 ettari al giorno e non ha risparmiato neanche le aree a pericolosità idraulica. È il valore più elevato a partire dal 2012, a fronte di una diminuzione della popolazione di circa 206 mila unità.Il suolo consumato copre il 7,14% del territorio nazionale. Nel 2022 i principali interventi di artificializzazione del territorio si sono verificati in pianura Padana e lungo la fascia costiera Adriatica. La superficie vegetata in percentuale della superficie urbanizzata, dal 2016 al 2022 nelle principali città italiane, è pressoché invariata. L’incidenza della superficie verde direttamente fruibile dai cittadini, nel 2021, nei capoluoghi, era in media solo di 8,55 metri quadrati ogni 100 di superficie urbanizzata. Nonostante la crisi climatica porti anche periodi prolungati di siccità e una riduzione della disponibilità media annua di acqua, nel 2023 le perdite della rete sono state pari al 42,2 % a livello nazionale e al 50,5 % nelle regioni del Sud.
Agricoltura: colpita dalla crisi climatica diminuisce la produzione, ma cresce il biologico con circa 95.000 occupati e le produzioni di qualità
Anche nel 2023 la crisi climatica clima ha inciso sulla produzione e sulle performance economiche dell’agricoltura cheha registrato nel 2023 una flessione delle produzioni del 2,5 %. Tra i segnali positivi si registra il continuo aumento delle superfici coltivate con metodo biologico, che al 31 dicembre 2023, sono aumentate del 4,5 % (dell’86,5% negli ultimi 10 anni). La Sicilia è la regione con la maggiore estensione in valore assoluto (413.202 ha, con un incremento del 6,7% rispetto al 2022), seguita da Puglia e Toscana. In Italia le coltivazioni biologiche corrispondono al 19,8% della SAU totale. Gli occupati nel biologico sono 94.441 con un incremento dell’1,8% rispetto al 2022. L’Italia si conferma leader in Europa per numero di prodotti Dop, Igp, Stg (326 nel comparto del Food e 527 nel Wine), pari al 27,1 % del totale europeo.
Mobilità Sostenibile: crescono le auto, poche le elettriche, l’Italia sta perdendo l’occasione dell’e-car
In Italia nel 2023 si sono raggiunte 41 milioni di auto circolanti, e nel 2023 sono cresciute del 19% le immatricolazioni. L’Italia con 694 auto ogni 1.000 abitanti è il Paese europeo con più auto, per stare nella media UE di 560, ci dovrebbero essere 8 milioni di auto in meno. Ciononostante, l’industria automobilistica in Italia è in declino da anni: è scesa all’8° posto. Nel 2023 le immatricolazioni delle auto alimentate a benzina sono aumentale del 22,5%, quelle dei diesel del 6% e quelle delle auto con alimentazioni alternative solo dell’1%. In questo scenario sono aumentate anche le emissioni, seppur di poco, del settore che sono passate da 118,8gCO2/Km del 2022 a 119,5gCO2/Km nel 2023. Il parco circolante sfiora i 41 milioni di auto, l’84% a benzina o diesel. Ancora bassa la quota di auto elettriche circolanti nl 2023: circa 66.000 a batteria (BEV), pari al 4,2% del totale immatricolato, e 69.000, plug-in. Oltre alla crisi dell’auto tradizionale in Italia si sta perdendo anche l’occasione dello sviluppo dell’auto
Verso “Ecomondo” a Rimini fiera dal 5 all’8 novembre 2024
Il salone internazionale dell’economia circolare di Italian Exhibition Group, torna per la sua 27ª edizione. “L’economia di domani: il Green Deal all’avvio della nuova legislatura europea”. 8 novembre il apporto “Gli italiani, le rinnovabili e la green bleu economy“. Leggere su Gustoh24