La Federazione del biologico torna al Salone internazionale dei vini e distillati nell’area dedicata VinitalyBio, dove propone diverse MasterClass con degustazione delle migliori etichette bio
Il vino biologico piace sempre di più. Grande affluenza all’ottava edizione di VinitalyBio, il Salone dedicato al vino biologico certificato, che si sta svolgendo a Verona Fiere all’intero di Vinitaly 2023.
L’Italia si conferma tra i leader mondiali nella produzione di vino biologico, un comparto che sta riscuotendo crescente successo sia a livello nazionale che internazionale.
Con 128 mila ettari di vite coltivata con metodo biologico, il nostro Paese detiene il primato per incidenza di superficie vitata bio: il 19% sul totale della viticoltura nazionale. Negli ultimi 10 anni le superfici di vite coltivate a bio sono aumentate di oltre il 145%.
Inoltre, da un’indagine condotta da Nomisma-Wine Monitor risulta che 1 italiano su 2 preferisce il vino biologico per la qualità legata all’attenzione alla sostenibilità ambientale.
Il vino bio Made in Italy è particolarmente apprezzato anche all’estero, dove vale il 19% dell’esportazione globale di agroalimentare bio, che in termini assoluti ammonta a 626 milioni di euro di vino bio italiano venduto all’estero nel 2022, +18% rispetto all’anno precedente e una quota sul totale dell’export vitivinicolo italiano dell’8% (dati Nomisma Osservatorio Bio).
Nella sezione VinitalyBio sarà possibile partecipare alle MasterClass, organizzate da FederBio per VeronaFiere, dedicate alle principali regioni produttrici di etichette biologiche. Dopo il Veneto, le degustazioni proseguono il 4 aprile con le migliori proposte di Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Marche, Campania ed Emilia Romagna.
“Siamo davvero soddisfatti per la grandissima partecipazione di pubblico alla 55esima edizione di Vinitaly che si riconferma come uno degli eventi di riferimento dell’intera filiera vinicola a livello mondiale – ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio -. Da rilevare il grande l’interesse per il vino biologico, che si distingue unendo l’identità territoriale, data delle denominazioni d’origine, alla certificazione biologica. Il vino bio Made in Italy valorizza le zone di provenienza e premia il lavoro di tanti viticoltori che hanno scelto di produrre in maniera sostenibile a tutela della fertilità del suolo, della biodiversità, contribuendo al contrasto al cambiamento climatico e alla valorizzazione del territorio rurale“.