Subentra a Maurizio Danese, resterà in carica per il triennio 2022-2025
L’elezione è avvenuta il 17 maggio 2022 nel corso dell’Assemblea dei Soci che, dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2021 del Gruppo Veronafiere, ha provveduto anche a eleggere i sette membri del nuovo Consiglio di Amministrazione, secondo quanto previsto dallo statuto approvato il 18 febbraio scorso, e i due vicepresidenti.
Oltre a Federico Bricolo, il Consiglio di Amministrazione è composto da: Romano Artoni, nominato vicepresidente, già consigliere della società fieristica dal 2017 e vicepresidente dal 2017 al 2019 e presidente di UniT, società informatica del Gruppo Unicredit; Maurizio Danese, alla guida di Veronafiere SpA dal 2015 e per due mandati, presidente Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere italiane) e vice presidente Pregis SpA; Matteo Gelmetti, confermato vicepresidente e vicepresidente Ptsclas SpA; Alberto Segafredo, Ad di Ven-to, analista finanziario e membro del Comitato finanza di Fondazione Cariverona; Alex Vantini, presidente Coldiretti Verona; Mario Veronesi, presidente del Gruppo Veronesi SpA.
“Lascio la presidenza di una fiera che oggi si presenta sul mercato totalmente rinnovata nella forma e negli obiettivi – commenta Maurizio Danese – e per questo ringrazio il management, tutta la squadra operativa e i Soci che, in questi due mandati, non mi hanno fatto mancare fiducia e sostegno. A partire dalla prima grande sfida della trasformazione della fiera in società per azioni lanciata al mio insediamento nel 2015 e concretizzata tra novembre 2016 e febbraio 2017. Il bilancio 2021 approvato oggi ci restituisce una fotografia economico-finanziaria di un Gruppo fieristico che, grazie all’aumento di capitale di 30 milioni di euro sottoscritto da tutti i Soci e ai 31,2 milioni di euro di ristori ricevuti dal Governo su istanza di Aefi, può finalmente voltare le spalle alla crisi registrata negli ultimi due anni, la più grave dalla sua costituzione. Sono certo che il nuovo presidente, Federico Bricolo, saprà guidare Veronafiere verso traguardi sempre più competitivi in Italia e all’estero. Nonostante lo scenario globale sia profondamente mutato, la fiera di Verona si conferma asset strategico per la promozione delle principali filiere del made in Italy rappresentate nelle 70 manifestazioni organizzate direttamente in quartiere e nelle 20 nei principali mercati della domanda”.
“Ringrazio il presidente uscente Maurizio Danese per gli importanti risultati raggiunti e per aver guidato la Fiera con fermezza, coraggio e innegabile capacità imprenditoriale anche nei momenti di massima difficoltà; così come il direttore generale, Giovanni Mantovani, i dirigenti e tutti i dipendenti per il grande impegno profuso in un periodo molto complesso – dichiara Federico Bricolo, presidente di Veronafiere SpA – . La sua conferma in CdA, unitamente a quella di Matteo Gelmetti, garantisce la continuità aziendale. Raccolgo un testimone importante e oltremodo sfidante sotto il profilo della competitività della quarta industria fieristica italiana, dell’internazionalità delle manifestazioni a marchio Veronafiere e delle potenzialità di una società divenuta nel tempo un vero e proprio brand di promozione nel mercato globale. Consolidamento e crescita di Veronafiere, oltre a innovazione e rinnovamento, saranno al centro del mio mandato e dell’azione del Consiglio di Amministrazione di alto profilo eletto oggi dai Soci, ai quali esprimo riconoscenza per l’incarico affidatomi”.
Veronese, classe 1966, Bricolo ha alle spalle una lunga carriera nelle istituzioni, che lo ha portato a ricoprire incarichi di primo piano sia nell’ambito del Governo, come sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, sia in Parlamento: tra questi, quelli di segretario della Commissione bicamerale d’inchiesta Antimafia, vicepresidente del Gruppo parlamentare della Lega Nord alla Camera, presidente del Gruppo dei Senatori della Lega al Senato.