Sarà usata anche l’intelligenza artificiale. Marcello Lunelli: “Fondamentale la competenza dei viticoltori e del nostro team di agronomi”
Ha preso il via il 21 agosto, la vendemmia 2024 nei vigneti Ferrari; una data che non si discosta molto da quella dello scorso anno, al pari del livello di complessità dell’annata. Pur preannunciando un buon livello qualitativo, si prevede una resa sensibilmente più bassa rispetto al 2023.
Il 2024 -afferma una nota stampa- ha visto precipitazioni da record: basti pensare che in Trentino le piogge dei primi 6 mesi dell’anno hanno battuto il precedente primato registrato nel lontano 1926.
Fra le conseguenze ci sono state le malattie fungine che hanno messo a dura prova il lavoro degli agronomi Ferrari, che hanno ancora una volta dato prova della propria professionalità nell’affrontare una delle stagioni più sfidanti degli ultimi anni. A ciò si aggiunge il fatto che la conduzione biologica di tutti i vigneti di proprietà e di parte dei vigneti dei viticoltori che conferiscono a Ferrari le proprie uve, comporta notevoli limitazioni in termini di difesa fitosanitaria e di conseguenza ulteriori difficoltà nella gestione.
“La riduzione delle rese – viene spiegato – si deve anche a fenomeni di colatura, ossia la caduta del fiore dopo la sua apertura, dovuti alle abbondanti precipitazioni, nonché alle gelate di fine aprile, fortunatamente di lieve entità, che hanno interessato alcune zone del Trentino”.
Il miglioramento delle condizioni meteorologiche nel mese dal luglio, la buona dotazione idrica dei terreni e il lavoro meticoloso di selezione fatto dai viticoltori, hanno comunque permesso un’ottima maturazione delle uve, che preannuncia un finale di stagione positivo.
Il commento di Marcello Lunelli, vice presidente Ferrari
“Mai come quest’anno si è rivelata fondamentale la competenza dei viticoltori e del nostro team di agronomi – commenta Marcello Lunelli, vice presidente Ferrari – per ottenere uve sane e con un ricco profilo aromatico”.
In cantina, proseguirà nel corso della vendemmia 2024 la sperimentazione di un sistema basato sull’intelligenza artificiale, che acquisisce immagini digitali e, attraverso un algoritmo, è in grado di individuare in modo oggettivo la presenza di difetti dell’uva prima della pressatura.
La vendemmia inizierà come sempre dai vigneti di Chardonnay più a bassa quota per poi proseguire, in un mese circa, fino alle vigne più alte, sia di Chardonnay che di Pinot Nero. Il raccolto avverrà rigorosamente a mano, come previsto dal disciplinare Trentodoc per garantire una selezione ottimale delle uve, che il minuzioso lavoro degli enologi trasformerà poi in bollicine di grande eleganza.