Il 2 aprile a Milano la presentazione del programma del Festival

Si terrà mercoledì 2 aprile alle 11.30 presso l’Auditorium del MUDEC-Museo delle Culture di Milano (via Tortona 56) la conferenza stampa di presentazione del programma della nuova edizione del Festival dell’Economia di Trento.


L’edizione numero 20 dell’ormai storico appuntamento con i temi economici più rilevanti e attuali si terrà dal 22 al 25 maggio. A organizzarla, il Gruppo 24 ORE e Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma di Trento e in collaborazione con il Comune di Trento e l’Università di Trento.

Alla presentazione di Milano ci sarà il Direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini

L’evento sarà trasmesso in streaming.

Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio

Un titolo che riflette i grandi cambiamenti che l’esito delle elezioni negli Stati Uniti produrrà sullo scacchiere internazionale, a partire dagliequilibri geopolitici  e macroeconomici globali. Sono numerosi i rischi e le scelte che ci troveremo ad affrontare e che impatteranno sull’Europa: temi cruciali che il Festival dell’Economia di Trento affronterà con il contributo delle menti più brillanti del mondo economico, accademico e politico a livello nazionale e internazionale il maggio prossimo in una edizione speciale che festeggerà i20 anni della manifestazione.

Con il nuovo titolo il Festival dell’Economia di Trento prosegue nell’impegno rivolto ad analizzare le sfide dettate da uno scenario mondiale caratterizzato da elevata complessità e incertezza proponendo soluzioni e chiavi di lettura.

Nel  2022, infatti, il tema Dopo la pandemia, tra ordine e disordine” mirava ad approfondire i profondi effetti sociali, economici e politici della pandemia, mentre l’edizione 2023 intitolata “Il futuro del futuro. Le sfide di un mondo nuovo” si è impegnata a delineare l’impatto che le grandi trasformazioni tecnologiche e socio-economiche avranno sull’umanità. Nel2024 con “Quo vadis? I dilemmi del nostro tempo” il Festival ha analizzato le grandi questioni che il nostro tempo ci pone, dall’acuirsi dei conflitti nel mondo al crescere di inflazione e debito pubblico, dal cambiamento climatico all’inverno demografico.