La Disneyworld del cibo, Fico il parco agroalimentare di Bologna, si presenta dopo un anno disastroso e lo stop causato dall’emergenza sanitaria con capitali freschi di cinque milioni e un piano strategico triennale per dare vita al nuovo Fico.
Fico cerca il rilancio affidandosi alle idee e all’esperienza del nuovo ad Stefano Cigarini, il manager chiamato da Coop Alleanza e Eataly per risollevare il parco agroalimentare dopo le perdite del 2019. Nel consiglio di amministrazione presieduto da Tiziana Primori, entrano Stefano Dall’Ara, direttore delle Partecipate di Coop Alleanza 3.0, e Nicola Farinetti per Eataly.
L’obiettivo è di riaprire per Pasqua. Emergenza sanitaria e restrizioni permettendo
“Il nuovo FICO – spiega Cigarini, che ha al suo attivo una lunga esperienza nel settore – sarà un parco tematico che stimola i 5 sensi e coniuga passione per il cibo e divertimento, dove ogni visitatore potrà vivere esperienze memorabili: momenti di gioia per i bambini, di scoperta per gli adulti, di contatto con l’eccellenza del cibo italiano per i turisti, programmi educativi per le scuole e possibilità di coniugare business e relax per convegnisti e mondo degli affari. Una giornata speciale per chi ama il cibo e i piaceri della vita. Idealmente, riapriremo il primo giorno dopo la fine dell’emergenza Covid: ipotizziamo di essere pronti per Pasqua”.
A Fico le aziende di eccellenza italiane e le grandi marche del cibo tricolore
Il piano triennale – spiega una nota – ha ottenuto il via libera anche del Fondo Pai-Parchi Agroalimentari Italiani gestito da Prelios Sgr e sottoscritto da oltre 25 investitori e prevede che il nuovo Fico si svilupperà su 100 mila metri quadrati con grandi scenografie che divideranno il parco in 7 aree a tema mentre il divertimento sarà garantito da ‘Luna Farm’. All’interno della struttura, ancora, le aziende di eccellenza italiane e le grandi marche del cibo tricolore offriranno ristorazione, street food, prodotti e produzione dal vivo.
Il piano messo a punto dal nuovo amministratore delegato riprogetta il modello finanziario model di Fico destinato, “a cambiare volto e strategie nei prossimi mesi, anche alla luce dell’enorme impatto avuto dalla pandemia sul turismo mondiale”.
In particolare sono previste “modifiche sostanziali nel lay out e nella modalità di fruizione della struttura, funzionali anche a un diverso approccio di marketing e commercializzazione, a partire dalla introduzione di un biglietto di ingresso” con l’obiettivo di giungere, a fine triennio a risultati positivi e a un nuovo piano di sviluppo.
Quanto al nuovo piano industriale, puntualizza la presidente di Fico, Tiziana Primori, questo “ha visto il coinvolgimento attivo di tutti gli azionisti e degli operatori del Parco, che hanno fatto tesoro dei punti di forza e di debolezza evidenziati nei primi due anni di attività. Il futuro di Fico – aggiunge – potrà contare su 5 milioni di euro di nuovi investimenti: vogliamo sostenere con entusiasmo e nuovi capitali un progetto che resta tra i più innovativi e originali, per valorizzare l’enorme patrimonio agroalimentare italiano. La pandemia ci ha costretto a un ripensamento radicale, ma ripartiremo per fare ancora meglio“.
Il parco emiliano, evidenzia Stefano Dall’Ara, direttore delle partecipate di Coop Alleanza 3.0 “è un grande patrimonio nazionale con prospettive europee e internazionali: un unicum, di cui la città di Bologna può essere orgogliosa e che sarà la punta di diamante della rinascita della città del cibo“.
A tale riguardo, commenta Nicola Farinetti, amministratore delegato di Eataly, “Eataly guarda con fiducia alla nuova linea strategica di Fico: consideriamo questa impostazione coerente con il progetto di narrare, intrattenendo, la meraviglia della biodiversità italiana, orientata verso il rispetto della storia e della terra”.