Si è conclusa (domenica 22 ottobre) l’ottava edizione di «Forme», la manifestazione made in Bergamo dedicata al formaggio, che ancora una volta ha messo al centro i produttori.
«È una grande novità, li abbiamo invitati e abbiamo alzato il livello, ma non è l’unica», spiega Francesco Maroni, presidente del Progetto Forme che nell’anno della Capitale della Cultura 2023 prende il nome di «Forme Cult».
Per tre giorni nei luoghi simbolo della città, tantissimi eventi con prodotti del territorio hanno intrattenuto il vasto pubblico. (Ecco il programma completo: www.progettoforme.eu).
Al taglio del nastro, che a causa del maltempo si è tenuto nella prestigiosa Sala Piatti della Fondazione Mia, era presente l’assessore alla cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti: «Sono giornate imperdibili, facciamo cultura a 360°, dobbiamo essere consapevoli del valore della nostra provincia che detiene il record di 9 formaggi Dop».
Sotto la Loggia Porticata di Palazzo della Ragione è nata così Piazza Mercato del Formaggio, con tutti i prodotti delle Cheese Valleys Orobiche e delle DOP italiane, mentre al Circolino di Città Alta si poteva trovare Il Circolo delle Gastronomia Creativa Italiana, un market dove degustare e acquistare una selezione dei migliori prodotti enogastronomici delle Città Creative Italiane Unesco per la Gastronomia (Alba, Bergamo e Parma).
Oltre a Cheese Labs si sono svolti tanti masterclass con produttori, stagionatori, affinatori, formaggiai e produttori di vino, e alla Domus Magna in via Arena, 9 è stato inaugurato la mostra museale sul tema «Le grandi battaglie a sostegno dell’agroalimentare italiano».
Parma al IV summit internazionale della Città Creative UNESCO
A Bergamo all’ex Monastero di Astino si è svolto il IV summit delle città creative.
L’assessore alla Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, del Comune di Parma, Marco Bosi, ha partecipato al IV Summit internazionale. Le città creative Unesco per la Gastronomia in Italia sono tre: Parma, Alba e Bergamo. A loro si sono uniti i rappresentanti delle Città Creative UNESCO di Merida (Messico), San Antonio (USA), Bergen (Norvegia), Burgos (Spagna), Rouen (Francia), Santa Maria da Feira (Portogallo). Parma ha ottenuto il prestigioso riconoscimento nel 2015.
Tra i temi affrontati quello della possibilità di promuovere l’innovazione attraverso la creatività – “Feeding Innovation through Creativity” – attraverso un momento di incontro e confronto. I partecipanti hanno portato esempi di buone pratiche ed esperienze messe in campo, testimoniando il ruolo delle città creative come incubatori di idee innovative, motore di innovazione e sviluppo economico e sociale, con particolare attenzione alla diversità culturale custodita da ciascun territorio.
Per Parma, l’assessore Marco Bosi ha presentato il progetto del Laboratorio Aperto, luogo fisico dove le persone si incontrano, scambiano idee e realizzano progetti inclusivi, partecipativi e rispondano alle sfide globali secondo i principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, riconoscendo la centralità delle esigenze della comunità e degli individui.
“Anche in occasione del Summit di Bergamo abbiamo potuto dimostrare l’impegno della nostra città come Città Creativa UNESCO per la Gastronomia presentando un esempio concreto – quello del Laboratorio Aperto – dell’impegno per favorire una vera e propria transizione culturale capace di sensibilizzare e responsabilizzare la comunità intera. Nel meeting di Bergamo abbiamo avuto una ulteriore conferma di come la nostra città e la sua progettazione sia un vero e proprio punto di riferimento a livello internazionale” ha commentato l’assessore Marco Bosi.
All’incontro, aperto dal Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, hanno partecipato anche Franco Bernabè, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per UNESCO, Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, Alessio Pascucci, Presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale.
Forme Cult: dove il territorio è cultura
Il 20, 21 e 22 ottobre a Bergamo. Leggere su Gustoh24