Vertice dei ministri del G7
Il Regno Unito, che detiene la presidenza di turno del G7, ha convocato, lunedì 29 novembre, una riunione d’urgenza dei ministri della Salute dei Sette per decidere risposte comuni alla nuova variante Omicron.
La comunità globale deve affrontare una prima valutazione con la minaccia di una nuova variante altamente trasmissibile di Covid-19, che richiede un’azione urgente. E’ quanto hanno convenuto i ministri della Salute del G7 nel corso dell’incontro urgente convocato per discutere gli sviluppi in merito alle preoccupazioni legate alla variante del coronavirus, Omicron.
I ministri del G7 hanno ribadito l’impegno a portare avanti gli impegni nel communique dei leader del G7 a Carbis Bay e nella dichiarazione dei ministri della Salute del G7, nonché nel vertice sulla salute globale e nelle dichiarazioni del G20 di Roma. I ministri hanno elogiato il “lavoro esemplare del Sudafrica sia nell’individuare la variante sia nell’avvertire gli altri. C’è stato un forte sostegno alla creazione di una rete internazionale di sorveglianza dei patogeni nel quadro dell’Oms”, si legge nella dichiarazione finale. I ministri hanno inoltre riconosciuto la rilevanza strategica di garantire l’accesso ai vaccini, compresa una impennata per l’assorbimento dei vaccini e la disponibilità del Paese a ricevere e distribuire vaccini Covid, fornendo assistenza operativa, “portando avanti i nostri impegni di donazione e affrontando la disinformazione sui vaccini, oltre a sostenere la ricerca e lo sviluppo”. I ministri si sono impegnati a continuare a lavorare a stretto contatto con l’Oms e i partner internazionali per condividere informazioni e monitorare Omicron. I ministri si sono impegnati a tenere un altro incontro a dicembre.
I virologi: «Avanti con le terze dosi»
Il mondo continua a prendere misure preventive contro il diffondersi della variante Omicron in attesa di capire quanto è contagiosa e soprattutto se e quanto riesce ad eludere la protezione dei vaccini.
Vertice Biden-Fauci
I governi dunque restano cauti e vogliono prevenire possibili nuove ondate alla vigilia delle feste natalizie. In giornata il presidente americano Joe Biden avrà un vertice con il team Covid guidato da Anthony Fauci per avere le ultime informazioni sulla nuova variante e decidere le risposte del governo americano.
Si moltiplicano, -scrive il Sole 24Ore- i casi di positività alla variante al di fuori dell’Africa, segno che si sta diffondendo in tutti i continenti. Le autorità sanitarie del Sudafrica – il Paese che per primo ha indentificato la Omicron – affermano che i casi confermati finora appaiono lievi ma che è presto per trarre conclusioni.
Ieri sera è intervenuto anche il presidente del Sudafrica: «Se i casi continuano a crescere – ha detto Cyril Ramaphosa – il nostro Paese potrebbe dover affrontare una quarta ondata di Covid-19 nell’arco di alcune settimane. Presto sapremo – ha aggiunto – se la variante Omicron provoca una malattia più grave. Stiamo valutando di imporre l’obbligo di vaccino in certe aree geografiche e settori di attività».
Green pass: Ue propone validità 9 mesi
La Commissione europea propone un limite di nove mesi alla durata del Certificato digitale Covid, noto in Italia come Green pass, con possibilità di proroga solo in caso di richiamo (booster). Una stretta che sembra confermare lo scenario, anticipato da Reuters, di un obbligo de facto di terza dose per viaggiare nella Ue nell’estate 2022. Lo ha annunciato il commissario alla Giustizia Ue, Didier Reynders, in una conferenza stampa a margine delle nuove raccomandazioni di Bruxelles sulla libertà di movimento.
La variante Omicron arriva in Italia
Il primo caso è stato individuato in Campania. L’uomo, 55 anni e vaccinato con 2 dosi, presenta pochi sintomi. Cinque familiari, che non mostrerebbero sintomi, sono in isolamento. “Il paziente e i suoi contatti familiari sono in buone condizioni di salute”, comunica l’Istituto superiore di Sanità in una nota. Il dirigente d’azienda della provincia di Caserta è rientrato nei giorni scorsi dal Mozambico, è atterrato a Milano ed è risultato positivo al Covid-19 con una sequenza genomica riconducibile alla variante scoperta in Sudafrica e Botswana.
Il ministro della Salute Roberto Speranza: “Sono ore delicate”
“Questa nuova variante è un’ulteriore sfida. Dobbiamo mantenere il massimo livello di attenzione e cautela. La scelta di bloccare i voli e vietare gli ingressi va esattamente in questa direzione”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in collegamento video con la Festa dell’ottimismo, che si tiene in Palazzo Vecchio, a Firenze, organizzata dal quotidiano Il Foglio. Un concetto che ha ribadito, ieri domenica, a Mezz’ora in più, il programma televisivo di Lucia Annunziata.
“Nel frattempo – ha detto il ministro – è evidente che mentre gli scienziati continueranno a lavorare noi dobbiamo cominciare la campagna di vaccinazione, strumento fondamentale, e seguire le norme essenziali imparate in questi mesi, distanziamento, mascherina, lavaggio delle mani, che sono i due pilastri per gestire una fase epidemica che ha numeri non semplici in questo momento. I nostri numeri sono leggermente più bassi, ma non c’è alcun dubbio che siamo ancora in una fase molto delicata”.
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 24 novembre 2021, alle ore 15.55 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.
Riportiamo di seguito la sintesi proposta dal Consiglio dei Ministri
A decorrere dal 6 dicembre 2021 viene introdotto il Green Pass rafforzato
1. Obbligo vaccinale e terza dose
Il decreto legge prevede di estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse.
2. Obbligo nuove categorie
Inoltre il provvedimento stabilisce l’estensione dell’obbligo vaccinale a ulteriori categorie a decorrere dal 15 dicembre.
Le nuove categorie coinvolte saranno:
- personale amministrativo della sanità
- docenti e personale amministrativo della scuola
- militari
- forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.
3. Green Pass
Il testo approvato oggi prevede che la durata di validità del Green Pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi.
L’obbligo di Green Pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi; spogliatoi per l’attività sportiva; servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale; servizi di trasporto pubblico locale.
A decorrere dal 6 dicembre 2021 viene introdotto il Green Pass rafforzato; vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti. Il nuovo Certificato verde serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti
- Spettacoli
- Spettatori di eventi sportivi
- Ristorazione al chiuso
- Feste e discoteche
- Cerimonie pubbliche
In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green Pass rafforzato.
Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green Pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca.
Altre misure
Sarà disposto un rafforzamento dei controlli da parte delle prefetture che devono prevedere un piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli entro 5 giorni dall’entrata in vigore del testo e sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno.
Sarà potenziata la campagna di comunicazione in favore della vaccinazione.
Il Governo ha assunto e ha intenzione di assumere in via amministrativa altre decisioni:
- è già consentita la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda;
- aprirà da subito la terza dose per gli under 40;
- se autorizzate, potranno essere avviate campagne vaccinali per la fascia di età 5-12 anni.
Fipe Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, in merito al Green pass rafforzato per il periodo natalizio dichiara in una nota
“Rafforzare le misure di contenimento del contagio è fondamentale sia per salvare quante più vite umane possibile, sia per scongiurare le ipotesi di nuove chiusure, in particolare in un periodo delicato come dicembre. Prima della pandemia, infatti, questo mese da solo valeva circa 9 miliardi di euro per il settore della ristorazione, mentre quest’anno la previsione è di 7,2 miliardi. Si tratta del 10% del fatturato dell’intero anno e del 22% in più rispetto alla media mensile: troppo per un comparto che sta cercando di ripartire e che non può permettersi ulteriori chiusure né ulteriori incertezze. Consentire alle imprese di lavorare significa non solo garantire l’occupazione a 900 mila addetti tra dipendenti e indipendenti ma anche assicurare uno sbocco commerciale che vale 2 miliardi di euro ad una lunga filiera fatta di agricoltori, allevatori, vignaioli, imbottigliatori, pescatori e produttori artigianali e industriali di ogni genere”.