Il Turista Enogastronomico sempre di più in primo piano

Ogni turista -sottolinea sul suo sito Roberta Garibaldi (Consigliere per l’Enogastronomia del ministero del Turismo e Ambassador per l’Italia per conto di WTA), “ha approcci ed attitudini differenti nei confronti dell’enogastronomia. C’è chi, ad esempio, è alla ricerca costante delle novità del panorama culinario, chi, invece, desidera scoprire i piatti ed i cibi tipici del luogo cucinati secondo le ricette della tradizione. Queste differenti modalità non sono univoche e spesso si sovrappongono, con alcuni tratti che mantengono una certa distintività”.

Ma la novità di questi ultimi anni è che quasi tutti i turisti dichiarano di essere mossi, nel progettare una vacanza, da una motivazione enogastronomica. 

Questa motivazione emerge dal “Food Travel Monitor”, il più importante studio internazionale sul turismo enogastronomico, presentato dalla World Food Travel Associaton, che ha delineato nuove dinamiche del mercato del turismo e definito 13 profili psico-culinari del Food Travellers moderno. 

Come fa notare lo studio è possibile identificarsi anche in più di un profilo culinario e le nostre scelte possono cambiare a seconda del periodo.

 

Ecco la lista dei 13 profili psico-culinari del Turista Enogastronomico 

1AUTENTICO: cerca cibi e bevande preparati secondo le ricette e le tradizioni del posto, vuole vivere un’esperienza gastronomica “autentica” (46%)

2. INNOVATIVO: sperimenta e cerca sempre le novità in ambito enogastronomico e le nuove aperture. Infedele, raramente torna negli stessi posti (23%)

3ECLETTICO: cerca una grande varietà di esperienze, un po’ di tutto. Sceglie un’osteria italiana una sera e un ristorante tailandese in quella successiva (44%)

4. SOCIAL: cerca esperienze social legate al food, anche in contesti privati (social eating) per incontrare amici e trascorrere del tempo con la propria famiglia, seduti a tavola (30%)

5. LOCALE: cerca ristoranti e bar rigorosamente del posto, che possono variare dal pub frequentato dai locali al ristorante gourmet dove non troverà troppi turisti (35%)

6. BIOLOGICO: cerca ristoranti biologici. L’origine degli ingredienti delle ricette hanno la stessa importanza del menù (17%)

7. GOURMET: cerca ristoranti gourmet e cammina con la guida Michelin sotto al braccio (18%)

8. AVVENTUROSO: cerca cibi e bevande unici, con il desiderio di assaggiare di tutto, anche piatti inconsueti e lontani dalle proprie abitudini alimentari, come gli insetti ad esempio (19%)

9. BUDGET: cerca opzioni low-budget, senza il desiderio di un cibo in particolare, ma attento alla spesa (22%).

10. ABITUDINARIO: cerca ciò che già si conosce, evitando sorprese, come chi cerca la pizza ovunque nel mondo (14%)

11. ESTETA: cerca un’esperienza dove l’ambiente ha la precedenza sul cibo ad esempio un ristorantino romantico o a tema (15%)

12. VEGETARIANO: cercare ristoranti e cibo vegetariani e /o vegani (8%)

E infine al 13 posto TRENDY: cerca esperienze legate al cibo, trendy e alla moda. Luoghi per vedere gente e per essere visti. Essere “cool” è di primaria importanza (11%).

Il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano a cura di Roberta Garibaldi QUI!