Il 30 ottobre a Noceto (Pr) promosso dalla Wine and Food Academy (che si svolge da ottobre a giugno 2024/25) una serata speciale con i vini del monastero di San Masseo (Assisi) della comunità monastica di Bose e con un menu del territorio parmense e il piatto DE.C.O di Noceto “Stracotto di Asinina” preparato dallo chef Urbano Tozzi
Le Denominazioni Comunali (De.Co.), nate dall’intuito di Luigi Veronelli (giornalista e critico “sociale”), da tempo assumono un ruolo strategico non solo nella salvaguardia delle produzioni locali, ma anche nella promozione del territorio sul mercato globale. Le De.Co. potrebbero essere accostate ad una sorta di “carta d’identità” dei prodotti di un territorio e proprio per questo la serata organizzata dalla Wine and Food Academy per promuovere i vini dei monasteri e le DE.CO. nella Trattoria del Gatto Gambarone a Noceto in provincia di parma ha assunto una particolare importanza per tutto il territorio.
Ma ecco la cronaca della serata.
La Wine AND FOOD ACADEMY, diretta da Raffaele D’Angelo in collaborazione con la trattoria Gatto Gambarone di Noceto, recentemente riaperta grazie a una nuova proprietà e alle mani esperte dello Chef Urbano Tozzi, ha riunito a tavola mercoledì 30 ottobre frate Michele Badino della Comunità monastica di Bose-Monastero di San Masseo (Assisi) con i suoi vini dell’Abbazia e Lamberto Colla, Presidente della Commissione sulle De.C.O. -Denominazione Comunale di Origine- del comune di Noceto, per una cena che ha portato a tavola lo stracotto di asinina, a rappresentare il primo ristorante che con una specifica vetrofania lo testimonia sul territorio di Parma.
Da ricordare che le De.C.O. a seguito della legge statale n. 142 del 1990 consentono ai comuni italiani la facoltà di disciplinare prodotti agroalimentari e attività culturali nell’ambito geografico di competenza. In questo senso il comune di Noceto grazie alla Commissione capeggiata da Lamberto Colla ha saputo distinguere una serie di prodotti tipici, ambasciatori del territorio locale che sono stati raccolti nel ricettario Noceto a tavola. Vi sono riportate le ricette per le preparazioni di tanti piatti tipici, fra cui l’Asinina che nasce in questo caso nell’omonima festa della frazione di Costamezzana di Noceto coordinata dalla Proloco con Nelso Bazzini, presente alla serata.
Analogamente, l’incontro con frate Michele ha portato a tavola i tre vini biologici del monastero, iniziando con il loro Grechetto, Assisi Grechetto DOP Biologico 2023, vinificato appunto da uve Grechetto Gentile in purezza con affinamento solo in acciaio, abbinato all’antipasto: zampone in crosta di pane e zabaione, un piatto nobile con origini antiche. A seguire il Masseum 2022, analogamente da uve Grechetto Gentile in purezza, ma che prevede un affinamento di circa sei mesi in barrique. È stato il vino di accompagnamento al primo: tagliatelle fatte a mano con ragù di pasta di salame. In entrambi i casi, la gioventù dei due bianchi e la sua caratteristica acidità hanno pulito bene i palati dalla grassezza delle due prime portate.
Con il secondo, lo stracotto di asinina appunto, il Rubeum Rosso Umbria IGT 2023, da uve Merlot in prevalenza e Malbec. Anche in questo caso essendo un vino giovane, sono prevalse le note di freschezza finale, frutto anche dell’affinamento solo in acciaio, senza eccessive spinte tanniche. L’esuberanza dello stracotto, grazie alle aromaticità delle tante spezie nel suo brodo succulento, hanno prevalso sul vino.
Il breve racconto di frate Michele, architetto della comunità monastica di Bose che ha anticipato la degustazione, durante la cena è stato motivo di riflessione su come la vigna sia una metafora della vita. Il susseguirsi delle stagioni porta la pianta alla caduta delle foglie durante l’inverno, con il dolore della potatura che come ferite conduce a una immagine di morte e resurrezione: con la primavera la pianta rinasce e manifesta tutta la sua forza vitale.
A seguire, con una torta di noci dalle ricette del monastero, il Doron, passito di Grechetto frutto della vinificazione delle uve da vendemmia tardiva. Infine l’elegante Vermut che sfrutta le stesse uve, ma che poi inebria grazie alla complessa composizione della ricetta segreta di erbe officinali, con note balsamiche e decisamente agrumate.
Pasquale Massaro, attuale gestore del Gatto Gambarone ha così ricevuto la vetrofania ufficiale impegnandosi a garantire il rispetto della ricetta dello stracotto di Asinina, magistralmente cucinato per i numerosi commensali su letto di purea di patate.
Wine AND FOOD ACADEMY, ora APS, associazione di promozione sociale ha in programma un nutrito calendario di eventi fino all’estate 2025. Prossima occasione, venerdì 22 novembre, sempre alla trattoria Gatto Gambarone, con una degustazione di Barbera piemontesi ed emiliane, sotto al guida dei Sommelier Roberta Lanero e Thomas Coccolini Haertl.
Scarica il calendario completo con le prossime iniziative QUI
Wine and Food Academy
L’Accademia del buon vino e del buon cibo, fondata a Parma nel 2016, è un’officina di “sapori e saperi”. Da marzo 2024, con il riconoscimento di APS, riprende le sue attività con slancio, promuovendo incontri con esperti e professionisti del settore.
Nella stagione autunno-inverno 2024/2025 (programma disponibile su www.wineandfoodacademy.it), gli eventi esploreranno temi affascinanti e coinvolgenti del mondo del cibo e del vino. Proponiamo incontri enogastronomici di spessore per approfondire questi temi, coinvolgendo produttori, viticoltori, scrittori, giornalisti, amministratori e artigiani del gusto, tutti riuniti a Parma, cuore pulsante dell’Emilia e città creativa UNESCO per la gastronomia.
Wine and Food Academy – APS, Via Baganzola 189 – loc. Baganzola (PR) www.wineandfooacademy.it
La Guida Oro, i Vini di Veronelli 2025
A Bariano (Bergamo) l’Anteprima nazionale dell’edizione 2025. La prima guida ai vini d’Italia, curata e pubblicata dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, sarà presentata in anteprima venerdì 15 novembre presso l’ex Convento dei Neveri a Bariano (BG), dove, a 20 anni dalla scomparsa, è stato recentemente inaugurato Il Veronelli, luogo, fisico e simbolico, che accoglie e raccoglie il cuore del patrimonio culturale di Luigi Veronelli. Leggere su Gustoh24