Attraenti e contemporanei questo è il nuovo corso dei vini pop rock emiliano-romagnoli che debutta al prossimo Vinitaly in programma a VeronaFiere dal 6 al 9 aprile. Nuovo anche il concept grafico del Padiglione 1 – storica “casa” dei vini dell’Emilia-Romagna – incentrato sul claim “Vieni VIA con Me” , che invita ad un viaggio tra le meraviglie enologiche della regione, da Rimini a Piacenza.
L’annuncio a Casa Maria Luigia di Modena alla presenza del padrone di casa Massimo Bottura, chef tristellato che quest’anno festeggia i 30 anni dell’Osteria Francescana, degli assessori regionali Roberta Frisoni ed Alessio Mammi, di Davide Frascari Presidente di Enoteca Regionale Emilia-Romagna e di Carlo Cracco nella veste di produttore di vini a Santarcangelo di Romagna assieme alla moglie

Attraenti e contemporanei, questo è il nuovo corso dei vini emiliano romagnoli che prenderà il via ufficialmente in occasione dell’imminente Vinitaly in programma a VeronaFiere dal 6 al 9 aprile. Il meglio dell’enologia dell’Emilia Romagna sarà presente come sempre nel padiglione 1 che quest’anno veste una grafica da giardino delle meraviglie. “Vieni via con me” è il claim scelto con il volo di una farfalla a suggerire di volare VIA (il richiamo alla VIA Emilia) e la traiettoria del suo librarsi a delineare la sagoma dell’Emilia-Romagna. I visitatori si troveranno così catapultati in un mondo speciale, rappresentato da un suggestivo giardino (quello del vigneto emiliano romagnolo che si snoda lungo la via Emilia da Rimini a Piacenza) vestito di fiori e calici anche nelle pareti interne .
Nella quattro giorni veronese il padiglione dell’Emilia Romagna sarà poi animato da ottanta espositori ed 17 masterclass ed impreziosito dalle leccornie dello chef tristellato Massimo Bottura che quest’anno con la sua Osteria Francescana festeggia i 30 anni di attività.

«Il nuovo concept grafico del padiglione dell’Emilia Romagna – ha detto Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura e agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la Ue – invita ad intraprendere il viaggio alla scoperta delle eccellenze enologiche regionali, che inizia tra i filari delle colline piacentine e finisce tra quelli vista mare di Rimini. Le mille sfumature di colore dei nettari dell’Emilia-Romagna colmeranno altrettanti fiori-calici dalle forme diverse – sono sempre parole di Mammi – leit motiv delle pareti del padiglione regionale. Inoltre i nostri vini si presentano alla manifestazione di riferimento per il vino in una forma rinnovata e contemporanea, ciò anche per mostrare la coesione di un territorio che, ha scelto di fare squadra per lavorare in maniera unitaria per posizionare la qualità del vino emiliano-romagnolo a un livello sempre più alto».
Presenti 80 espositori e sei Consorzi di vini a denominazione
Durante Vinitaly, ad animare il Padiglione 1 saranno, con i loro prodotti già affermati e nuove proposte, gli stand di 80 espositori: piccole, medie e grandi aziende che raggiungeranno il polo fieristico per sviluppare nuove occasioni di business con buyer stranieri e operatori italiani. Ad affiancarli anche sei Consorzi, rappresentanti di alcuni tra i più importanti vini a denominazione della regione: dal Consorzio di Tutela del Lambrusco al Consorzio Vini di Romagna; dal Consorzio di Tutela Vini dei Colli di Parma al Consorzio Emilia-Romagna; dal Consorzio di Tutela Vini dei Colli Piacentini al Consorzio di Tutela dei Vini Doc Bosco Eliceo.
Tra i produttori anche nomi noti alla scena della ristorazione nazionale, come lo chef Carlo Cracco, produttore di vini a Santarcangelo di Romagna (RN) assieme alla moglie Rosa Fanti, presenti a Verona con la loro cantina per confermare l’attrattività esercitata da questa terra anche in ottica imprenditoriale.
«L’Emilia-Romagna è conosciuta in tutto il mondo per le sue eccellenze enogastronomiche – ha poi sottolineato Roberta Frisoni, Assessore Regionale a Turismo, Commercio e Sport – e attorno a questo ricchissimo patrimonio si sono sviluppati un brand e un prodotto turistico, la Food Valley, che generano oltre 92 milioni di indotto e sono uno degli elementi trainanti della nostra offerta di vacanza».
«Degustare un buon vino insieme alle prelibatezze della nostra cucina- ha proseguito l’Assessore Frisoni – in luoghi iconici in cui si rivive l’esperienza degli affascinanti processi produttivi tramandati di generazione in generazione, avvolti da un’innata vocazione all’ospitalità e circondati dalla genuinità delle persone, rende “food & wine in Emilia-Romagna” un’esperienza autentica e sincera come il buon vino! Abbiamo una Food Valley unica, circondata da un’offerta ricchissima di arte e cultura, natura e motori. Dalle prossime edizioni di Vinitaly, la promozione turistica dei nostri splendidi territori affiancherà sempre di più la narrazione sul vino e porteremo a Verona tante esperienze di vacanza per il turista foodie».

Vino e cibo protagonisti assoluti
Oltre al vino, protagonista indiscusso del padiglione sarà il cibo, grazie alla prestigiosa collaborazione con lo chef Massimo Bottura e il suo ristorante “…al Massimo”, il nome è stato coniato apposta per Vinitaly. Il menu, realizzato da Francescana Family, offrirà ai visitatori un’opportunità unica per sperimentare l’armonia tra cucina stellata e migliori produzioni regionali. A Vinitaly, inoltre, si celebrerà il trentesimo anniversario dell’Osteria Francescana con un premio speciale che sarà consegnato a Massimo Bottura il 6 aprile.
«Da sempre, abbiamo lavorato a stretto contatto con i produttori di vino, creando abbinamenti capaci di esaltare le nostre creazioni gastronomiche – ha spiegato lo chef Massimo Bottura – Le carte dei vini dei nostri ristoranti sono il frutto di una ricerca attenta, con una selezione che spazia dalle etichette iconiche a quelle di piccoli vignaioli indipendenti, sempre con l’idea di valorizzare la biodiversità e l’identità del vino italiano».
«Partecipare al Vinitaly- ha continuato Bottura – quindi, non è solo un omaggio al vino, ma un modo per rafforzare questo dialogo tra cucina e viticoltura, tra chef e produttori, con l’obiettivo comune di raccontare l’eccellenza italiana e il suo legame profondo con il territorio».
I menu del ristorante …. al Massimo
In base alla giornata, nel menu del ristorante si alterneranno alcuni dei piatti più rappresentativi della Francescana Family: dal “Cacio e Pere” e “Beautiful, psychedelic, spin painted cotechino, charcoal grilled with glorious colors as a painting” un piatto ispirato all’arte di Osteria Francescana alla “Rosetta della Domenica” del ristorante Cavallino; dallo “Short ribs forever” del ristorante Al Gatto Verde al “Tortellino del Tortellante”, fino alla “Zuppa Inglese” di Franceschetta58.
«L’Emilia-Romagna è l’unica regione che prende il nome da una strada che ci unisce tutti, da Piacenza a Rimini. – ha poi concluso l’assessore Alessio Mammi – Il vino fa parte dell’identità del nostro territorio, grazie al lavoro dei produttori, delle imprese, dei consorzi. Nel 2025 abbiamo in previsione l’impiego di 21 milioni di euro per il vino, attraverso investimenti per le cantine, ristrutturazione dei vigneti, promozione nazionale, europea e verso paesi extra Europa. Il vino in questa fase storica è sotto attacco: dobbiamo studiare con produttori, cantine e consorzi nuove strategie di promozione e difesa e far sentire la nostra voce in Europa, per un mercato giusto, attento alla reciprocità sull’export e capace di rispondere anche sul piano della difesa fitosanitaria, senza la quale metteremmo a serio rischio le produzioni».
