Incontro ONAV con il catanese Danilo Trapanotto
Un interessante incontro con tanto di degustazione, per poter conoscere e apprezzare al meglio alcuni degli aspetti affascinanti del vulcano Etna, sotto il profilo enologico e di realtà vitivinicola apprezzata a livello internazionale.
Questi gli ingredienti della masterclass che nelle scorse sere, nei locali del ristorante “Orgoglio di Calabria”, la Delegazione ONAV di Cosenza ha organizzato in collaborazione con la Delegazione ONAV di Catania, insieme per fare conoscere ed apprezzare ai soci cosentini le differenze e le peculiarità che rendono l’Etna un’isola nell’isola, anzi un vero e proprio continente enogastronomico, e che tante diverse espressioni riesce a fornire del proprio territorio e dai diversi versanti. Vini diversi ed eccellenti, anche a distanza di pochi chilometri tra una cantina e l’altra, in base all’esposizione al sole, al vento, alle escursioni termiche e al tipo di terreno e alle colate laviche che lo contraddistinguono e che lo hanno travolto e rimodellato nei secoli.
A spiegare agli amici calabresi le caratteristiche di ‘A Muntagna (come i catanesi chiamano il vulcano attivo più alto d’Europa), è stato il delegato ONAV di Catania Danilo Trapanotto che, oltre ad essere il delegato più dinamico d’Italia (la delegazione da lui guidata, infatti, è in cima alla classifica per numero di iscritti, oltre che per attività interessanti durante tutto l’anno), è anche consigliere nazionale dell’Organizzazione di Assaggiatori di Vino con sede ad Asti, nello storico Piemonte, punto di riferimento della viticoltura mondiale.
Anche la Sicilia e, in particolare, l’Etna oggi parlano un linguaggio internazionale nel mondo del vino e lo fanno con quei vitigni autoctoni che sempre più vengono apprezzati anche all’estero. Così, Danilo Trapanotto ha condotto gli associati calabresi lungo i sentieri delle vigne etnee, alla scoperta del Nerello Mascalese e del Nerello Cappuccio, per le uve a bacca rossa, e del Carricante, per quelle a bacca bianca, facendo scoprire e degustare alcune etichette di aziende vulcaniche.
Tra queste, Azienda Di Rachele, Serafica, Al Cantàra, Nicola Gumina, Terre di Montalto, La Gelsomina, passando così dai vari territori: da Nicolosi a Randazzo, da Viagrande fino a Milo (unica zona del vulcano, quest’ultima, dove l’Etna Bianco può essere definito “Superiore”, secondo il Disciplinare).
“Desidero ringraziare la Delegazione ONAV di Cosenza e i colleghi per questa bella serata – ha detto a conclusione dell’incontro Danilo Trapanotto. – Condividiamo con gli amici calabresi il senso dell’accoglienza e dell’ospitalità, tipiche della Magna Grecia e oggi nostre prerogative in fatto anche di turismo e di esperienze vissute in cantina e nelle masterclass. Naturalmente, aspettiamo gli associati calabresi e le altre Delegazioni sull’Etna, per vivere insieme la nostra passione per il vino e, in particolare, per il vino etneo”.