“L’export a livello nominale è salito ancora nel 2024, ma per il 2025 possiamo puntare a quota 700 miliardi” commenta Mario Pozza, presidente di Assocamerestero
Assocamerestero lancia il “Calendario 2025 per il Made in Italy all’estero”, una roadmap che identifica i settori chiave in cui il Made in Italy può crescere significativamente nel corso dei prossimi 12 mesi. L’indagine è stata condotta tra le camere di commercio italiane presenti all’estero, rappresentanti di alcuni paesi, appartenenti al G20, tra i più promettenti e dinamici, con l’obiettivo di estendere l’iniziativa ad un numero di mercati significativamente superiore il prossimo anno.
Export record nel 2024
Nonostante le incertezze geopolitiche ed economiche, l’export italiano ha raggiunto livelli record nel 2024, superando i 650 miliardi di euro, con un incremento del 3,7% rispetto all’anno precedente. Per il 2025, l’obiettivo del sistema Italia è ambizioso: raggiungere i 700 miliardi di euro, un risultato che rappresenterebbe oltre un terzo del PIL nazionale, sostenuto da una crescita di oltre il 7% per il prossimo anno e una media del 4,2% nel biennio successivo.
I settori individuati – dal food and drink ai settori high-tech, dal design e moda all’energia, dalla farmaceutica all’aerospazio – riflettono la crescita della domanda internazionale di qualità, innovazione e competenze italiane.
Un successo reso possibile anche grazie all’attività delle 86 Camere di Commercio italiane all’estero, che offrono assistenza strategica e operativa alle imprese per affrontare le complessità tecniche, normative e burocratiche dei singoli mercati esteri.
Il commento di Mario Pozza, presidente di Assocamerestero
“L’export a livello nominale è salito ancora nel 2024, ma per il 2025 possiamo puntare a quota 700 miliardi con la possibile ripresa anche dei volumi degli scambi internazionali – sottolinea Mario Pozza, presidente di Assocamerestero -. Settecento miliardi equivale a oltre un terzo del Pil. Ecco perché è quanto mai opportuno pianificare investimenti mirati a livello internazionale, attraverso una strategia di medio periodo, che possa avvalersi anche della conoscenza dei mercati che i rappresentanti delle 86 Camere di commercio possono offrire “da imprenditore a imprenditore”.
Il quadro offerto dalle Camere, che hanno contribuito a realizzare il Calendario, è molto positivo ed evidenzia con chiarezza come in un momento storico come questo ci siano sempre opportunità inedite per il Made in Italy. “Sono in atto grandi cambiamenti – prosegue Mario Pozza –, e mai come ora si stanno aprendo mercati fino a pochi anni fa impenetrabili. Penso all’Africa, legata allo sviluppo del Piano Mattei, ma penso anche al Messico, ad altri Paesi dell’America Latina, e alle cosiddette tigri asiatiche che sono tornate a ruggire. Senza dimenticare due colossi come Cina e soprattutto India, e senza trascurare i nostri partner storici in Europa e Nordamerica. In momenti di grande transizione come questo occorre investire sul futuro, osservando con attenzione – e sul campo – le dinamiche attuali e le tendenze emergenti. Per questo ci auguriamo che il Calendario 2025 per il Made in Italy all’estero possa fornire primi spunti su Paesi e settori a più alta potenzialità per l’export e gli investimenti italiani”.
I Paesi di sbocco del nostro mercato
- Canada
- Settori chiave: Agroalimentare, design, edilizia, innovazione tecnologica, sostenibilità, intelligenza artificiale.
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Contesto: Il Canada continua a essere una meta privilegiata per le imprese italiane, con una crescente attenzione ai settori tradizionali (design, edilizia) e alle nuove aree legate all’innovazione tecnologica.
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Prospettiva futura: Innovazione, mobilità e intelligenza artificiale, insieme all’implementazione di pratiche di sostenibilità trasversali ai settori, sono le sfide attuali che saranno sempre più presenti in un prossimo futuro.
- Stati Uniti
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Settori chiave: Automotive, manifatturiero, lusso, tecnologia, energia.
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Contesto: Gli Stati Uniti rappresentano una sfida per le imprese italiane, richiedendo una strategia a lungo termine e una particolare attenzione alle normative dei differenti Stati.
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Prospettiva futura: Le imprese italiane dovranno monitorare le dinamiche politiche dopo le elezioni presidenziali, che potrebbero influire sul commercio internazionale, con possibili ritorni a politiche protezionistiche. Le opportunità, però, rimarranno forti, soprattutto in settori legati alla manifattura e alle politiche di incentivo alla produzione locale.
- Messico
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Settori chiave: Automotive, innovazione tecnologica, aerospaziale, agroalimentare, farmaceutico.
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Contesto: Il Messico si conferma hub strategico per le aziende italiane, in particolare per l’accesso ai mercati americani. La sua industria automotive e le opportunità nell’innovazione tecnologica sono cruciali.
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Prospettiva futura: Sebbene ci siano incertezze politiche e sfide burocratiche, il Messico continua a essere una porta privilegiata per l’intero continente americano. Il rafforzamento degli accordi di libero scambio contribuirà a mantenere alto l’interesse per il mercato.
- Australia
- Settori chiave: Manifattura, costruzioni, food & beverage.
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Contesto: L’Australia offre opportunità significative in settori come costruzioni e food & beverage, soprattutto grazie a un mercato meno burocratizzato rispetto ad altri paesi.
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Prospettiva futura: Pur nella saturazione di alcuni settori, l’Australia resta una meta interessante, soprattutto grazie alla forte presenza della comunità italo-australiana e alla stabilità economica.
- Corea del Sud
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Settori chiave: Moda, agroalimentare, macchinari, arredamento, aerospaziale.
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Contesto: La Corea del Sud è un mercato ricettivo al Made in Italy, con particolare attenzione a qualità, innovazione e design. Settori come moda, agroalimentare e macchinari offrono opportunità solide.
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Prospettiva futura: Sono previste – pur nella lieve flessione economica – crescita e l’innovazione a partire dal 2025, con forti opportunità per le aziende italiane, in particolare nelle tecnologie avanzate.
- Sudafrica
- Settori chiave: Rinnovabili, costruzioni, alimentare.
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Contesto: Il Sudafrica rappresenta il trampolino di lancio per l’Africa subsahariana. Settori come le energie rinnovabili e le infrastrutture offrono ampie possibilità di crescita.
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Prospettiva futura: La crescita del Pil, già rallentata dal 2023, continuerà ad essere tiepida anche nel 2025, risentendo dei vincoli fiscali, dei lenti progressi nelle riforme a sostegno della crescita e della bassa produttività del lavoro. È però previsto che il Paese riprenderà una crescita più sostenuta nel 2026-27. Le imprese, quindi, possono valutare investimenti a lungo termine nei settori strategici.
- Argentina
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Settori chiave: Agroindustria, energia, macchine industriali, oil & gas, minerario.
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Contesto: L’Argentina sta attraversando un periodo di trasformazione economica e politica, ma continua a offrire opportunità, specialmente nei settori industriali ed energetici, ma anche nell’economia della conoscenza.
- Prospettiva futura: Il cambiamento in atto potrebbe portare a nuove opportunità, soprattutto nel settore tecnologico e nell’oil & gas. Investire in Argentina oggi potrebbe significare partecipare a un percorso di crescita nel medio-lungo termine, soprattutto alla luce del Trattato Ue- Mercosur appena siglato, ma che già fa prevedere interessanti sviluppi anche per le nostre imprese.
- Brasile
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Settori chiave: Automotive, food & wine, energia, innovazione, lusso.
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Contesto: Il Brasile continua a crescere in vari settori, ma le imprese italiane devono essere consapevoli delle difficoltà legate alla burocrazia e alla concorrenza internazionale.
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Prospettiva futura: Le sfide politiche ed economiche potrebbero rallentare la crescita, ma il mercato brasiliano offre ancora ampie possibilità per le imprese italiane, soprattutto nei settori di lusso e manifattura.
- Cina
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Settori chiave: Energia, biomedicale, cultura, moda, agroalimentare.
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Contesto: La Cina è un mercato enorme e in continua evoluzione, con una forte domanda per i prodotti italiani. Settori come il biomedicale e la cultura sono in crescita, e la sostenibilità è la chiave del nuovo sviluppo.
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Prospettiva futura: Le sfide sono legate alla crescente competitività locale e alle dinamiche politiche. Le aziende italiane dovranno pianificare a lungo termine e navigare le complessità del mercato cinese, ma le opportunità rimarranno significative.
- Germania
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Settori chiave: Automotive, subfornitura industriale, energia, agroalimentare, healthcare (medico e farmaceutico).
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Contesto: La Germania rimane uno dei principali mercati per le imprese italiane, con forti opportunità nei settori automotive e industriali. Il mercato tedesco è maturo e competitivo, richiede una pianificazione a lungo termine e investimenti continui. Le aziende italiane che ottengono i migliori risultati sono quelle che stabiliscono una presenza diretta, come filiali o acquisizioni. L’innovazione, la transizione energetica e la necessità di soluzioni digitali offrono nuove opportunità. Particolare attenzione va data alle sfide legate alla gestione rigorosa della burocrazia e delle relazioni sindacali, ma anche alla sostenibilità in tutti i settori, e in particolare in quelli chiave come l’energia, che richiederanno un deciso adattamento strategico.
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Prospettiva futura: La trasformazione del mercato tedesco, in particolare per quanto riguarda le politiche ambientali e l’energia, presenterà nuove sfide ma anche opportunità per le imprese italiane. Il 2025 sarà quindi cruciale per le aziende italiane che puntano su innovazione e collaborazioni solide per entrare in un mercato in evoluzione.
- India
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Settori chiave: Arredamento, design, moda, agroalimentare, meccanica avanzata, automotive, energia.
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Contesto: L’India è un mercato in rapida crescita e altamente diversificato, con una classe media in espansione che apprezza il Made in Italy. Le aziende italiane devono adottare un approccio regionale per adattarsi alle specificità locali. Nonostante le grandi opportunità, l’ingresso nel mercato richiede tempo (3-5 anni) e risorse, con un forte focus sulle relazioni personali.
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Prospettiva futura: La crescita della transizione energetica e l’espansione dei settori strategici offrono ampie opportunità, soprattutto con l’aumento degli investimenti internazionali e la partnership strategica italo-indiana.
- Giappone
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Settori chiave: Moda, lusso, alimentare, aerospazio, tecnologia, farmaceutica, chimica.
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Contesto: Il Giappone sta evolvendo verso un mercato che richiede prodotti più innovativi, sostenibili e tecnici. I consumatori giovani sono attenti alla sostenibilità e ai processi produttivi, non solo al brand. Le aziende italiane devono adeguarsi a queste nuove esigenze, soprattutto per i settori tradizionali come la moda e l’alimentare.
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Prospettiva futura: L’Expo di Osaka 2025 sarà un’importante vetrina, ma il successo richiede una strategia a lungo termine (3-5 anni). Adattarsi al nuovo comportamento del consumatore giapponese, sempre più consapevole e attento alla qualità e sostenibilità, è fondamentale per capitalizzare le opportunità.