Le vendite a volume hanno segnato un +1% (pari a 47.383 tonnellate) sul 2023, mentre le vendite a valore registrano un +4,1% (pari a 873.125 milioni di euro)
Consorzio Parmigiano Reggiano Stand B126-C129 al Pad/Hall 26
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano torna a Marca by BolognaFiere, la fiera italiana dedicata alla marca commerciale. L’evento è l’occasione per sviluppare i rapporti di collaborazione con le catene GDO, sia nella prospettiva delle “private label”, sia dello sviluppo a 360 gradi del Parmigiano Reggiano nella prospettiva di valorizzazione della Dop, di profondità della gamma offerta e di supporto alla valorizzazione del brand. Nel corso della prima giornata, il Consorzio ha inoltre annunciato i dati positivi del sell-out totale Italia (distribuzione moderna e discount; fonte: NIQ) nel 2024: le vendite a volume hanno segnato un +1% (pari a 47.383 tonnellate) sul 2023, mentre le vendite a valore registrano un +4,1% (pari a oltre 873 milioni di euro). Il Parmigiano Reggiano sovraperforma a fronte di uno scenario di mercato che nel 2024 ha visto un calo delle vendite a volume totali del -0,9% (pari a 126.884 tonnellate) e una crescita delle vendite a valore del +1,1% (oltre 2 miliardi di euro).
Per il Consorzio, la fiera è anche l’occasione per promuovere l’utilizzo della Dop come ingrediente caratterizzante in prodotti alimentari, ovvero tutti i prodotti composti, elaborati o trasformati che recano nell’etichettatura, nella presentazione o nella pubblicità il riferimento a una denominazione protetta. Dati alla mano, si tratta di un mercato che sta crescendo velocemente: basti pensare che nel 2023 l’industria è stata il secondo canale distributivo per il Parmigiano Reggiano, con una percentuale che si è attestata al 17,1%. Inoltre, nello stesso anno i prodotti contenenti la Dop come ingrediente caratterizzante hanno registrato ottime performance, con un aumento delle vendite a valore del +19,2% e delle vendite a volume del +15,3% (fonte: NIQ-GFK), a dimostrazione del valore aggiunto che fornisce l’uso del nome “Parmigiano Reggiano” nell’etichettatura.
La Dop è infatti un simbolo di eccellenza e di versatilità in grado di conferire un tocco di carattere unico a qualsiasi categoria merceologica, come prodotti da forno, paste ripiene, sughi pronti, creme, secondi piatti, salumi, insalate, olio e dolci. Un esempio perfetto degli oltre 1200 prodotti autorizzati è il Pesto Barilla con basilico da agricoltura sostenibile e Parmigiano Reggiano, prodotto leader nel mercato del pesto, esportato in tutto il mondo, dagli USA al Giappone, che rappresenta il matrimonio tra due realtà simbolo della cucina italiana e della dieta mediterranea.
Il Consorzio ha dunque salutato con grande favore l’entrata in vigore nello scorso maggio del Regolamento UE 2024/1143 sulle Indicazioni geografiche, che contiene un articolo sui prodotti trasformati che utilizzano come caratterizzante un’Indicazione geografica e recepisce alcuni principi generali già applicati dal Consorzio, quali l’obbligo a non utilizzare prodotti comparabili e a usare una quantità minima dell’IG al fine di caratterizzare il gusto del prodotto. Inoltre, è divenuto obbligatorio per l’operatore stabilito nell’UE notificare preventivamente ai consorzi l’intenzione di commercializzare un prodotto che utilizza una IG come ingrediente caratterizzante. Il nuovo Regolamento si è affiancato al Dec. Lgs. 297/04 italiano che, già dal 2004, prevede che i consorzi debbano autorizzare i prodotti trasformati che usano un IG come ingrediente caratterizzante. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano attualmente dà l’autorizzazione quando la Dop è presente al 4% sul prodotto finito minimo e al 15% per i prodotti lattiero-caseari come le creme e i formaggini fusi.
Al via la ventunesima edizione di Marca 2025
Nove padiglioni per l’unica manifestazione europea che espone la Distribuzione moderna organizzata (Dmo), Dal 2026 partnership tra Adm e BolognaFiera. Leggere su Gustoh24.